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La creatività: cuore dell’agire divino

Cosa c’entra la creatività con Dio? #3

Terzo articolo sul tema della creatività, vista come esigenza improrogabile per la Chiesa, per affrontare in chiave generativa i cambiamenti e le sfide del mondo attuale.

di Stefano Bucci *

«Invito tutti ad essere audaci e creativi in questo compito di ripensare gli obiettivi, le strutture, lo stile e i metodi evangelizzatori delle proprie comunità» (Francesco, Evangelii Gaudium, 33). Questo invito di Papa Francesco diviene oggi un’esigenza improrogabile per la Chiesa, sfidata dai cambiamenti in atto a ripensarsi e ad intraprendere nuove vie di creatività. Ma come agisce la creatività? Quale è la sua dinamica?

Indizi per cogliere una dinamica della creatività divina

Proviamo a descrivere ora una ‘fenomenologia teologica della creatività’. Osservando cioè come Dio agisce nel corso della storia della salvezza, e così anche il suo Figlio Gesù Cristo, si può riscontrare una medesima dinamica che rivela il movimento della sua divina azione creativa e approfondisce il senso teologico della creatività stessa.

L’azione creativa divina si realizza nel contesto di una situazione di ‘tensione’: in Genesi essa vede contrapposti caos e cosmo, ma in altri episodi l’agire divino pone in essere la sua creatività a partire da situazioni di evidente crisi per trasformarle in opportunità vitali. Si pensi ad esempio alla situazione di Israele in Egitto (Es 1,1 – 2,25); oppure all’agire di Gesù, che spesso opera in situazioni di crisi segnate dal male.

Questa situazione critica iniziale viene valutata in modo nuovo da Dio: non a caso per prima cosa Egli fa ‘luce’ (Gen 1,3) sul creato. Così anche in Esodo, ad esempio, Egli accende un roveto che arde e fa luce sulla vicenda di Israele (Es 3,1 – 4,31). Così anche Gesù molte volte ‘fa luce’ sull’esistenza delle persone e restituisce loro un nuovo sguardo sulla realtà. Il primo movimento della creatività si concretizza in un’azione si svelamento: la realtà, vista attraverso lo sguardo della creatività, si mostra in modo nuovo rivelando le opportunità in essa insite.

A questo punto è tempo di individuare con lucidità il proprio ‘firmamento’ e di fissare i ‘limiti’ della propria azione per favorire la vita (Gen 1,9-13). Prendendo di nuovo come analogia la vicenda esodale è questo il tempo delle piaghe. Un tempo ‘generativo’ che seleziona la vera priorità (non è un caso che in questo frangente sia il tema del ‘figlio’ che spinge il faraone a lasciar partire Israele). L’agire del Figlio diviene generativo per le persone che incontra in modo correlato al suo farsi dono consumandosi per Amore.

Al quinto giorno della creazione si ‘sperimenta’ la vita (Gen 1,20-23). Essa dovrà passare attraverso molte umiliazioni, ma troverà una via di bellezza, che Dio riesce a contemplare presente nel creato — mettendola in luce per ben 7 volte – e che nel tempo si realizzerà per l’umanità. Anche il Popolo di Israele attraverso le umiliazioni del deserto giunge all’alleanza sinaitica (Es 24,1-11) per approdare poi alla Terra Promessa. Così anche la vicenda di Gesù attraverso la morte giunge alla pienezza della Risurrezione.

Una dinamica utile anche per l’uomo

Essere consapevoli di questa dinamica della creatività può aiutare a definire un possibile itinerario di cambiamento utile ad affrontare le crisi prospettate dalla complessità. A partire da una situazione di tensione, da un problema, da una crisi, le persone e le organizzazioni possono mettere in atto una dinamica creativa rispettando i tre passaggi descritti: a) Guardare le cose sotto una luce nuova, dando corpo ad un’opera di discernimento, alla luce dello Spirito; b) Definire le priorità e scegliere quelle azioni generative che si ritengono capaci di attuare processi reali di cambiamento; c) Sperimentare, nella consapevolezza che solo se si accetta il rischio di sbagliare è possibile trovare la via d’uscita ai problemi attuali.

«Gesù Cristo può anche rompere gli schemi noiosi nei quali pretendiamo di imprigionarlo e ci sorprende con la sua costante creatività divina» (Francesco, Evangelii Gaudium, 11). Così anche noi, lasciandoci ispirare dai movimenti spirituali della creatività qui accennati, possiamo riprendere fiducia e ridisegnare il volto delle nostre comunità in modo creativo perché il Vangelo continui a ricreare il mondo nell’Amore.

*Centro Missione Emmaus

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