Le Palme e il Triduo: grazie Gesù!
Rubrica a cura di Oriana Danieli. A questo numero ha collaborato Katia Gambaro
Cari bambini, la Quaresima è quasi finita e siamo arrivati alla Domenica delle Palme che segna l’ingresso di Gesù a Gerusalemme e l’inizio della Settimana Santa, cioè gli ultimi giorni di Gesù passati sulla Terra. Questo vuol dire che manca una settimana alla Pasqua, che è la Festa più importante per noi Cristiani, perché ricordiamo il giorno in cui Gesù è Risorto, vincendo, così, la morte e donandoci la possibilità di ricevere il perdono di tutti i nostri peccati e di poter andare in Paradiso con Lui.
Nella Settimana Santa ci sono tre giorni che la Chiesa ricorda in modo particolare, e sono: il Giovedì Santo, il Venerdì Santo e il Sabato Santo. Questi tre giorni vengono chiamati “Triduo Pasquale”. Vediamo insieme da vicino cosa succede durante il Triduo: Giovedì Santo: è il giorno in cui si ricorda la Cena del Signore, meglio conosciuta come l’ultima cena di Gesù con i suoi discepoli. E’ il momento in cui Gesù istituisce l’Eucaristia, pronunciando le parole “Questo è il mio corpo… questo è il mio sangue…”, e in cui compie la lavanda dei piedi ai suoi discepoli. Con questo gesto del “lavare i piedi” Gesù ha voluto insegnarci l’importanza del donarsi all’altro -una persona alla volta- per essergli amico al punto da farsi suo servo (servo per amore), senza paura di “piegarsi” per amare completamente.
Venerdì Santo: è il giorno in cui si celebra e ricorda la Passione e crocifissione di Gesù. La Chiesa ci invita a praticare il digiuno (o a mangiare di magro, per chi non può saltare i pasti) in segno di penitenza e attesa per la domenica di Pasqua. Possiamo unirci anche noi alla Passione di Gesù rinunciando ad uno svago particolare, a cibi golosi o troppo elaborati.
In questo giorno la Chiesa piange Gesù che muore, ma questa sofferenza presto si trasformerà in gioia. Da questo abbiamo la certezza che il male (la morte) non vince mai, ma piuttosto che è stato vinto da Gesù una volta per tutte, attraverso la sua Risurrezione e il perdono dei peccati. Dalla croce, infatti, Gesù dice le parole “Perdona loro…” insegnandoci che, anche nelle difficoltà più penose, non si deve mai smettere di amare gli altri e che Dio ci vuole bene, anche se pecchiamo. L’importante è pentirsi del male commesso e raccontare tutto a Dio nella confessione. Sabato Santo: è il giorno in cui ricordiamo il luogo dove è stato riposto il corpo di Gesù, il sepolcro, che è fatto come una piccola casetta con una stanza sola e una porta di pietra.
Questo è il giorno del silenzio e della riflessione per pensare alla morte di Gesù e prepararsi alla sua Risurrezione.
E’ l’unico giorno dell’anno in cui non si celebra la messa, ma solo l’Eucarestia. Nella notte tra il Sabato Santo e la Domenica di Pasqua Gesù risorgerà, e noi potremo festeggiare la Santa Pasqua con Lui, ringraziandolo per averci donato la possibilità di cancellare i nostri peccati e di averlo come Amico per sempre!
[su_heading]LA BIBBIA E I SANTI A CARTONI ANIMATI[/su_heading]
Per la Rubrica “La Bibbia e i Santi a cartoni animati”, in cui vi facciamo conoscere i cartoni (a colori) che raccontano le vicende e le vite delle persone che hanno fatto la storia della Chiesa e della nostra religione (il Cristianesimo), in questo numero vi facciamo finalmente conoscere questa bellissima serie di cartoni animati sulla vita di Gesù, dal titolo: “Gesù, un Regno senza confini”.
In questo episodio vedremo l’entrata trionfante di Gesù in Gerusalemme, che è ciò che ricordiamo nella Domenica delle Palme. Con la supervisione di mamma, papà, nonni o tata lo potrete guardare qui, a questo indirizzo internet: https://www.youtube.com/watch?v=Ifkz3gv39lY&t=4s.
Buona visione!
Nota per i genitori e gli educatori/insegnanti: questo breve cartone può essere utile anche a catechismo o a scuola. Potrete corredare il racconto del video con il testo che trovate scritto qui, leggendolo in aula e poi stampandolo e donandolo ad ogni bambino.
[su_heading]Domenica delle Palme – 28 marzo 2021[/su_heading]
Cari bambini, alla fine del cammino quaresimale possiamo riflettere sul fatto che in ogni dolore si può nascondere un possibile principio di gioia: è Dio che, se lo lasciamo fare, con tenacia agisce a nostro vantaggio, permettendoci di ricominciare a vivere. Non possiamo evitare la sofferenza, ma possiamo dare un senso al dolore facendolo diventare amore verso gli altri. Gesù ce lo ha dimostrato. Se non ci alleniamo a riconoscere la presenza di Dio nel quotidiano, quando i giorni si faranno difficili rischieremo di crederlo assente, precipitando nella tristezza e nella delusione. È la domenica delle palme. Seguendo il racconto della passione e morte di Gesù in croce ci diciamo: NON PUÒ FINIRE COSÌ! E noi sappiamo che … non finisce così!
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Signore,
insegnaci ad amare con tenerezza chi ci rifiuta,
a stare accanto con delicatezza a chi ci allontana,
a porgere un sorriso a chi ci guarda con sospetto,
a offrire il nostro aiuto a chi non ce lo ha chiesto.
Tu che hai affrontato con coraggio la tua sorte
donaci un cuore tenace, capace di costruire ponti
con i fratelli che incontriamo lungo la via.
Amen
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