Il Garden Club per il recupero del Bosco della Maddalena
Un prezioso “polmone di verde”
A breve un convegno per verificare tempi e finanziamenti
Il Bosco della Maddalena non dovrebbe richiedere “presentazioni” in quanto costituisce, da oltre 50 anni, uno dei principali “polmoni di verde” dell’isola d’Ischia e, come tale, è segnalato in tutte le monografie, le guide e gli articoli riguardanti il patrimonio boschivo della nostra isola.
Si estende, nel Comune di Casamicciola Terme, per oltre 44 ettari e si compone di due “biotipi” forestali: una pineta, piantumata tra gli anni ’35/’59 del ‘900 dal Corpo forestale dello Stato, e da un bosco di lecci, alternati con querce e castagni.
Questi luoghi sono tra i più panoramici dell’isola. Da essi, infatti, si gode la contemporanea vista, dall’alto, di Ischia, del suo porto, del Castello Aragonese, dell’isolotto di Vivara e, quindi, di Procida. Da sempre è stato luogo privilegiato per passeggiate e più impegnative escursioni, anche per la bellezza e la varietà del sottobosco.
Ancor prima della piantumazione dei pini, già il D’Ascia, nella sua “Storia dell’isola d’Ischia (1867, pag.52), nel capitolo relativo a Casamicciola, descriveva i monticelli detti del Montagnone, ramo di quello del Rotaro, come luoghi che “spiegano i loro tappeti di eterna variopinta verdura, che nelle stagioni dei fiori l’aere circostante rendono balsamico e lo spirito del passeggero riempiono di voluttà”.
In altra sede si potrà dare notizia della successiva trasformazione in pineta e delle origini della denominazione, tanto del Bosco, quanto della pubblica via che ne consente l’accesso. I pini della Maddalena sono stati piantumati a distanza molto ravvicinata, di conseguenza sono cresciuti molto in altezza per assorbire la maggior quantità di luce e di aria. Da lontano apparivano come un fitto ed impenetrabile strato di velluto verde scuro disteso sulla collina. Col passare dei decenni, pur avendo superato numerose patologie che avevano colpito altre pinete di Ischia, anche i pini di questo “Bosco” hanno manifestato segni di “sofferenza”.
Da ultimo, l’intero Bosco ha subìto l’invasione di un insetto che ne ha determinato il progressivo e totale disseccamento. Trattasi della “Toumeyella Parvicornis”, conosciuta anche come “Cockerell” e come “Cocciniglia tartaruga del pino”, per la particolare morfologia del corpo delle femmine adulte. Queste cocciniglie espellono enormi quantità di melata che danno al pino un aspetto lucido; successivamente, sulla melata si sviluppano muffe fuligginose che fanno assumere, alle cortecce ed agli aghi, un colore nero intenso, ostacolando, così, la fotosintesi e contribuendo all’indebolimento degli alberi. Tale invasione si accentua con la dispersione naturale nell’ambiente circostante, causata dal vento e dalla “foresìa” (trasporto passivo su altri animali).
Quindi, si riscontrano, sui pini, ingiallimento e perdita degli aghi; segue il declino generale, fino al disseccamento dell’intera pineta.
I competenti organismi istituzionali non sono rimasti inerti di fronte a questo disastro annunciato. La Regione Campania, infatti, già nel 2015 ha dettato misure finalizzate a contrastare la diffusione di tali cocciniglie (Decreto n. 52 del 29 luglio 2015). Gli interventi, però, non sono andati a buon fine. Il Bosco della Maddalena ne ha subito le conseguenze. Al primo allarme lanciato dalla Regione Campania sono seguite altre iniziative pubbliche. Ci si riferisce, in particolare, al progetto della Città Metropolitana di Napoli (ex Provincia): nell’ambito dei progetti denominati “Green infrastructures”, il 23 gennaio 2019, furono stanziate somme ingenti da utilizzare in difesa delle aree boschive del territorio, tra i quali rientravano, testualmente, il Bosco della Maddalena e del Castiglione, siti nel Comune di Casamicciola.
Ulteriori impegni risultano assunti dal Sindaco della Città Metropolitana di Napoli il 9 maggio 2019 nell’ambito degli stessi progetti “Green infrastructures” e nuovamente concernenti il Comune di Casamicciola con particolare riferimento al Bosco della Maddalena. È da verificare se a tali decisioni abbia fatto seguito la relativa erogazione dei finanziamenti.
Al contrario, sono in fase di erogazione i finanziamenti ottenuti dal Comune di Casamicciola in applicazione del bando di concorso relativo agli anni 2018/2023, avente per oggetto il piano strategico di forestazione. Questi fondi potrebbero essere utilizzati per dare inizio al recupero del Bosco della Maddalena.
Queste le problematiche concernenti i molteplici profili di interesse naturalistico, botanico, morfologico ed anche storico-sismico che costituiranno oggetto di approfondimento e di dibattito tra esperti di varie discipline nel corso di un convegno in corso di organizzazione da parte del Garden Club in coordinamento ed a sostegno del Comune di Casamicciola.
In attesa di poter decidere la data, ancora da definire a causa dei persistenti divieti di incontro e circolazione, sembra opportuno seguire, nell’immediato futuro, le norme ed i provvedimenti che saranno adottati dall’Unione Europea.
Sarà da valutare, infatti, se le future iniziative europee potranno incidere positivamente sulla salvaguardia delle “oasi naturalistiche” come fonte e sostegno dello sviluppo economico e dei livelli occupazionali che risultano tanto penalizzati dal persistere della pandemia da coronavirus.
Paola Morgera