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Gesù, confido in te!

Rubrica a cura di Oriana Danieli. A questo numero ha collaborato Katia Gambaro


Bambini, ancora buona Pasqua! Si, perché il “Tempo Pasquale” non è finito: dura per ben 50 giorni! Lo sapevate? Comincia con la domenica di Pasqua, in cui si celebra la Resurrezione di Gesù, e finisce con la festività della Pentecoste in cui si ricorda la discesa dello Spirito Santo tra gli Apostoli. Questo fatto rappresenta la nascita della Chiesa.
E’ bello pensare che la gioia della Resurrezione, causa della nostra salvezza e segno della Misericordia di Dio, dura più del Tempo di Quaresima nel quale abbiamo preparato il nostro cuore e riflettuto sulle nostre tante e piccole colpe, non è vero? Possiamo davvero dire che la Misericordia di Dio non ha fine!
E questa grande Misericordia la festeggiamo proprio la prima domenica dopo Pasqua, che quest’anno porta la data dell’11 Aprile. La festa della Divina Misericordia è stata resa ufficiale da Papa Giovanni Paolo II nel 1992, ma in realtà è una richiesta fatta direttamente da Gesù nel 1931 ad una suora polacca di nome Faustina che aveva la grazia di parlare con il Signore!
Lui stesso le aveva detto: “Io desidero che vi sia una festa della Misericordia. Voglio che l’immagine, che dipingerai con il pennello, venga solennemente benedetta nella prima domenica dopo Pasqua; questa domenica deve essere la festa della Misericordia” Così, lei dipinse l’immagine che Gesù le aveva mostrato e che voi potete vedere in queste pagine!
Sapete una cosa bambini? Tra i tanti grandi motivi che ci sono per festeggiare la Misericordia di Dio c’è anche quello di aiutare i cristiani ad avere davvero fiducia nel Signore. Il Vangelo di questa domenica, infatti, parla proprio della mancanza di fiducia che l’Apostolo Tommaso aveva avuto quando gli era stato detto che Gesù, dopo la sua Resurrezione, era apparso agli altri Apostoli mentre lui non c’era.
Aveva detto infatti: «Se non vedo nelle sue mani il segno dei chiodi e non metto il mio dito nel segno dei chiodi e non metto la mia mano nel suo fianco, io non credo».
Così, otto giorni dopo, Gesù tornò nel luogo in cui stavano gli Apostoli e disse: «Pace a voi!». Poi disse a Tommaso: «Metti qui il tuo dito e guarda le mie mani; tendi la tua mano e mettila nel mio fianco; e non essere incredulo, ma credente!». Gli rispose Tommaso: «Mio Signore e mio Dio!». Gesù gli disse: «Perché mi hai veduto, tu hai creduto; beati quelli che non hanno visto e hanno creduto!».

Tommaso era un testardo, ma, il Signore, ha voluto proprio un testardo per farci capire una cosa più grande: quando Tommaso ha visto Gesù, non ha detto: “E’ vero: il Signore è risorto!”.
No! Lo ha riconosciuto direttamente come Dio! Ed è stato proprio il primo dei discepoli a fare questo, sapete? Finalmente era stata proclamata la divinità di Gesù e Lui veniva adorato come meritava.
Anche noi, cari bambini, siamo tutti un po’ testardi.
E’ facile scoraggiarci e pensare che se il Signore non esaudisce subito un nostro desiderio, allora non ci ascolta e non ci ama; ma non è così.
Non scordiamo mai che Gesù, che è Dio, si è fatto uomo ed ha offerto quella vita sulla croce per noi. Ha sconfitto la morte per noi e bussa sempre al nostro cuore, ogni volta, per ricordarci quanto ci ama! A volte potremo non capire i suoi metodi, ma non smettiamo mai di avere fiducia in Lui perché, come abbiamo visto per il Tempo della Pasqua, il frutto di chi crede è la gioia e non importa quanto possano durare le nostre difficoltà: quella gioia durerà sempre di più!


La Bibbia e i Santi a cartoni animati

Per la Rubrica “La Bibbia e i Santi a cartoni animati”, in cui vi facciamo conoscere i cartoni(a colori) che raccontano le vicende e le vite delle persone che hanno fatto la storia della Chiesa e della nostra religione (il Cristianesimo), oggi vi parliamo della vita di Santa Faustina Kowalska e del Culto della Divina Miseridicordia, a lei collegato. Questo video, in cui in realtà stavolta non c’è un vero e proprio cartone animato, ma comunque una bella storia avvincente, è stato realizzato da un frate francescano che qui, al Kaire dei Piccoli, conosciamo da tanto tempo e a cui vogliamo tanto bene: fra Attilio Gueli. Con la supervisione di mamma, papà, nonni o tata lo potrete guardare qui. Buona visione!

La Divina Misericordia per i bambini – Canale Youtube Frate Attilio Gueli


Nota per i genitori e gli educatori/insegnanti: questo breve filmato può essere utile anche a catechismo o a scuola. Potrete corredare il racconto del video con il testo che trovate scritto qui, leggendolo in aula e poi stampandolo e donandolo ad ogni bambino.


RICICLO E MI DIVERTO

LAVORETTI CON LA CARTA DELLE UOVA DI PASQUA

Cari bambini, vi siete ricordati di conservare la carta delle uova di Pasqua? Bene, perché con questi lavoretti che vi stiamo per proporre sarà divertentissimo creare tante cose dalle semplici carte delle uova di Pasqua. Siete pronti? Incominciamo… Sapevate che è possibile riciclare la carta delle uova di Pasqua? Una volta, un nonno ci ha raccontato che, tanto tempo fa, si ben raccomandava ai suoi nipotini di non buttare via questa carta così particolare, e sapete perché? Lui la usava nell’orto come spaventapasseri! Proprio così! In primavera, con le semine, quella carta diventava per lui preziosa: sventolando a destra e a sinistra mandava bagliori in tutto l’orto, spaventando così gli uccelli che desideravano mangiare i semi delle sue future verdure. Ora i modi fantasiosi per riciclare la carta sono aumentati, ed ecco cosa possiamo fare:

La bandierina spaventa-passeri:

Tagliate dalla carta un rettangolo, ritagliate via una “V” su un lato. Con del nastro adesivo fissate la vostra bandierina ad un bastoncino di legno, facendo attenzione ad eventuali schegge presenti. Inserite la bandierina nel terreno o nei vasi da proteggere: grazie ai suoi lati riflettenti sarà un ottimo spaventapasseri per le tenere piantine.

La bacchetta scintillante:

Ritagliate la carta delle vostre uova in tante lunghe striscioline. Prendete in mano tutte le striscioline e arrotolatene insieme un’estremità. Nella parte arrotolata mettete un pezzetto di nastro adesivo affinché rimangano tutte insieme. Con un altro pezzetto di nastro adesivo fissate le striscioline su una bacchetta di plastica (se l’avete, può andar bene anche una bacchetta per i palloncini). Prendete ora in mano la vostra bacchetta scintillante e divertitevi a muoverla su e giù per vederne i bagliori.

Lo specchio per le bambole:

Ritagliate dalla carta un piccolo rettangolo, incollate la parte colorata ad un cartoncino (la parte metallizzata dovrà rimanere visibile). Decorate il vostro cartoncino con un pennarello disegnando una cornice tutt’attorno. Ora lo specchio è pronto per essere usato dalle vostre bambole!

L’aquilone:

Ritagliate dalla carta un grande rombo. Procuratevi due bastoncini di legno e sistematene uno, quello lungo, verticalmente sulla mediana, mentre quello corto mettetelo orizzontalmente. Dove i due bastoncini si intersecano fissateli con un pezzetto di nastro adesivo. Fissate ora ogni estremità dei bastoncini al rettangolo di carta, con del nastro adesivo. Nel punto d’incrocio fra i due bastoncini legate uno spago, meglio se di nylon (quello da pesca va benissimo). Ritagliatele ora dalla carta dell’uovo delle striscioline e usatele per creare una catenella. Sistemate la catenella in basso, per formare la coda dell’aquilone.

Biglietti d’auguri e copertine di libri:

Se la carta dell’uovo ha dei grandi disegni, ritagliateli e usateli nei vostri lavori di decoupage e collage, oppure anche per creare e decorare un biglietto d’auguri o la copertina per i libri o per i quaderni di scuola. La carta dell’uovo di Pasqua ha una superficie leggera e non assorbente, può essere quindi usata per rivestire anche quei libri destinati a sporcarsi, come ad esempio il ricettario di cucina! Per rivestire il libro prendetene le misure, ritagliate la carta e poi fermatela, con del nastro adesivo, nella parte interna. Date sfogo alla vostra fantasia! Buon divertimento!

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