Ben ritrovati, cari bambini! Sapete che domenica 16 maggio è un giorno speciale? Si perché la Chiesa festeggia l’Ascensione di Gesù al cielo.
“Ascensione” è una parola che deriva dal latino e che vuol dire salita. Per noi cristiani, l’Ascensione è la salita al cielo del nostro Signore, come scrive l’Evangelista Marco: “In quel tempo, Gesù apparve agli Undici e disse loro: «Andate in tutto il mondo e proclamate il Vangelo a ogni creatura. Chi crederà e sarà battezzato sarà salvato, ma chi non crederà sarà condannato. Questi saranno i segni che accompagneranno quelli che credono: nel mio nome scacceranno demòni, parleranno lingue nuove, prenderanno in mano serpenti e, se berranno qualche veleno, non recherà loro danno; imporranno le mani ai malati e questi guariranno». Il Signore Gesù, dopo aver parlato con loro, fu elevato in cielo e sedette alla destra di Dio. Allora essi partirono e predicarono dappertutto, mentre il Signore agiva insieme con loro e confermava la Parola con i segni che la accompagnavano”.
Gesù, prima di salire al cielo, appare ancora una volta ai suoi Apostoli e li sprona a portare a tutti il suo amore. Non è la prima volta che Gesù li invita a fare questo! Perché è così importante? Perché Gesù ci ama immensamente e ci vuole a tutti i costi con sé ed è per questo che il suo desiderio è che tutto il mondo si converta! Prima di salire al cielo consegna agli apostoli questo grande compito, ma è un invito che anche noi, a nostra volta, dobbiamo fare nostro! Anche a noi, infatti, oggi Gesù dice: “Andate in tutto il mondo e proclamate il Vangelo”.
Questo non significa che, appena finita la Messa, dobbiamo fare le valigie e partire! Il mondo, per voi piccoli che non siete ancora grandi, è qui, è la vostra vita di ogni giorno con i vari impegni, gioie, difficoltà. È la vostra famiglia, la vostra scuola, i vostri nonni, i vostri amici.
Il Signore vi chiede di amare prima di tutto questo vostro “piccolo mondo” per arrivare forse, un giorno, a portare proprio a tutti il messaggio di Gesù! Però attenzione! È indispensabile credere, cioè fidarsi di Dio.
Certo se non credo, se non ho fede, che cosa testimonio? Voi credete nei vostri genitori? Avete fiducia che tutto quello che fanno è perché vi vogliono bene? Se vi dicessero di andare in giro per il mondo a raccontare a tutti il loro amore per voi, lo fareste? E cosa raccontereste? E come possono capire gli altri che ciò che raccontate è vero? Sicuramente la felicità che provate per l’essere amati dalla vostra famiglia si vede dai vostri occhi, dal vostro comportamento.
Così è con Dio: Lui ci ama così tanto che la nostra gioia dovrebbe essere talmente grande che non dovrebbero servire parole. Al solo guardarci, al solo vedere come ci comportiamo, tutti dovrebbero dire: “Ma quanto amore ha nel suo cuore? Si vede che è un amico di Gesù!”.
Addirittura il Signore ci assicura che Lui sarà sempre al nostro fianco e, se crediamo davvero in Lui ed aiutiamo gli altri a fare altrettanto, saremo in grado di fare cose incredibili! Serpenti, veleni? Niente paura! Sono esempi forti che Gesù fa per farci capire che non ci saranno mai difficoltà così grandi che noi non potremo superare, se siamo davvero suoi amici!
Tutto è possibile a Dio e agli amici che Dio ha scelto! A noi, dunque, il compito di far conoscere al mondo questo grande Amico. Sicuri che il Signore sarà con noi tutti i giorni, fino alla fine del mondo, proprio come ci ha promesso!
La Bibbia e i Santi a cartoni animati
Per la Rubrica “La Bibbia e i Santi a cartoni animati”, in cui vi facciamo conoscere i cartoni (a colori) che raccontano le vicende e le vite delle persone che hanno fatto la storia della Chiesa e della nostra religione (il Cristianesimo), essendo maggio il mese del Rosario, questa volta vi proponiamo un video non con un cartone, ma con la recita di un Rosario speciale e tutto dedicato a voi piccoli: il Rosario con le 5 dita.
Con l’aiuto di questo bravissimo sacerdote reciteremo insieme un Rosario prezioso perché preziose saranno le intenzioni su ogni dito della mano. Scoprirete un modo nuovo per recitare il Rosario che siamo sicuri vi piacerà tantissimo e che ripeterete spesso a casa o a catechismo.
Con la supervisione di mamma, papà, nonni, educatore o tata lo potrete seguire qui:
Buona visione, ma, soprattutto, buona recita del Santo Rosario!
La storia di Santa Restituta
Cari bambini, il 17 maggio festeggiamo la solennità di Santa Restituta, patrona (=protettrice) della nostra isola insieme a San Giovan Giuseppe della Croce. Avrete sicuramente sentito parlare di lei almeno una volta, ma non tutti, forse, conoscono la sua storia e il motivo della sua Santità.
Scopriamola insieme: Restituta nacque molti secoli fa a Cartagine (una città in Tunisia, sul nostro Mar Mediterraneo) e studiò alla scuola di San Cipriano, Vescovo del posto. Lì un gran numero di Cristian, furono arrestati e trattati malissimo per aver scelto di non vergognarsi della propria fede in Gesù. Fra loro c’era anche Restituta, che fu messa su una barca per essere arsa dalle fiamme.
Dio però decise di punire le persone che fecero questo bruttissimo gesto e così le fiamme si diffusero anche sulla barca dove stavano tutti. Un Angelo, intanto, accompagnò lungo tutto il tragitto via mare il corpo senza vita della Santa, che arrivò sulla spiaggia di San Montano.
Lì vivevano pescatori, agricoltori, commercianti e naviganti. Una parte della popolazione era cristiana e, in particolare, si racconta che c’era tra di loro una donna di nome Lucina che amava aiutare il prossimo, a cui il Signore aveva inviato in sogno un angelo che le annunciava l’arrivo del corpo di Restituta e che questa sarebbe diventata la protettrice dell’isola.
Lucina allora radunò il popolo per accogliere il corpo della martire che fu portata a Lacco Ameno, dove è ora custodito nel Santuario a lei dedicato. Una leggenda narra che quando la barca toccò la spiaggia, per miracolo questa si riempì di gigli bianchi: i gigli di Santa Restituta.
Da quel momento la si festeggia ogni anno, tra lo spettacolo delle luci, l’allegria delle bancarelle di dolci e momenti di preghiera e messe, a partire dall’ 8 maggio, fino ad entrare nel vivo della festa nei giorni 15, 16, 17 e 18. E quando arriva l’ultima sera dei festeggiamenti, la statua della Patrona viene deposta dal trono, si canta l’inno in suo onore e, tra la commozione di tutti i presenti, si saluta la dolce fanciulla.
Anche quest’anno, per il secondo anno di fila, la pandemia frena le celebrazioni, ma la nostra isola non rinuncia a dare un omaggio alla sua Santa patrona e così, dall’8 al 18 maggio, nella piazza a lei intitolata a Lacco Ameno troviamo esposte nove grandi fotografie con i riti che da sempre coinvolgono tutti i fedeli, in attesa che – speriamo dal prossimo anno – le celebrazioni possano tornare in presenza.
Mancheranno ancora una volta le processioni, le luci colorate, le bancarelle e i fuochi d’artificio, ma ci saranno canti e inni trasmessi con degli altoparlanti, e almeno quest’anno potremo partecipare alle Messe: il culto a Santa Restituta non si ferma!