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Da lago a porto: vecchie e nuove storie sul porto di Ischia

Conferenza alla Biblioteca Antoniana – Presentata dal Centro Studi Isola d’Ischia

Era tradizione del Centro Studi Isola d’Ischia organizzare, il 13 giugno, presso la Biblioteca Antoniana, sua sede storica, il convegno degli intellettuali, che soleva chiudere la stagione dei suoi appuntamenti. Quest’anno, la data del 14 giugno ci è parsa quindi di buon auspicio per finire in bellezza una stagione, ahimè, un po’ povera a causa del Covid. La proposta è stata la conferenza in presenza dell’archeologa dott.ssa Alessandra Benini sul tema Da lago a porto: vecchie e nuove storie sul porto di Ischia, e ha suscitato un tale interesseche in soli tre giorni dall’annuncio – con obbligo di prenotazione – si è arrivati al tutto esaurito. L’evento è stato comunque seguito sia attraverso la pagina FB della biblioteca che attraverso l’emittente locale.

La conferenza s’inserisce nella lunghissima battaglia in difesa del Porto di Ischia – e in particolare del Tondo di Marco Aurelio – iniziata nel lontano 21 maggio 1990 con l’allora Presidente del Centro Studi, prof. Agostino Di Lustro, che promosse un “Appello dei Soci alle Autorità competenti ed agli organi di Stampa per la salvaguardia del Porto d’Ischia” come è documentato nel terzo volume degli Atti del Centro Studi. La battaglia è stata ripresa più volte e continuata nel 2004, e poi ancora nel 2016 con il geologo dottor Antonino Italiano, a quel tempo Presidente del Centro Studi. In una nota di allora si legge: “il  Centro Studi Isola d’Ischia esprime viva preoccupazione per la stabilità dell’isolotto che adorna lo specchio acqueo del porto di Ischia a causa delle diffuse lesioni e crolli perimetrali causati da vetustà e da vortici delle acque di scarico degli aliscafi che approdano nelle vicinanze” e “… rischiando di rovinare del tutto a causa degli urti dei natanti e dei vortici causate dalle eliche” documentati dalla stampa isclana e nazionale. Il grido venne inviato alla Soprintendenza, alla Giunta Regionale della Campania, al Comune di Ischia, al Direttore del Compartimento Marittimo di Napoli, tramite Circomare Ischia, senza purtroppo sortire alcun effetto.

L’impegno di tutela e di salvaguardia del Tondo oggi trova ancor più consistenza grazie alle nuove scoperte archeologiche di cui ci ha parlato la dott.ssa Benini. Con un excursus a ritroso, l’archeologa ci ha testimoniato, anche grazie a dipinti e mappe che è riuscita a reperire, l’evoluzione di quell’isoletta in mezzo al lago che nel 140 d.C. Marco Aurelio, futuro imperatore, citò in un esercizio di retorica al suo maestro Frontone; questi  gli rispose: “L’isolotto, che è troppo piccolo per resistere al mare aperto, è protetto dall’isola più grande proprio come un padre protegge i figli dagli affanni della vita e della politica”.

Grazie agli ottimi ingrandimenti di vari dipinti, la dottoressa Benini ci ha illustrato come sul Tondo insistesse senz’altro un edificio, negli ultimi tempi adibito a riparo per gli attrezzi da pesca, in precedenza, pare, vera e propria dimora. Il lago venne alla fine trasformato in porto per volontà del re Ferdinando II e inaugurato il 17 settembre 1854: uno dei porti più sicuri d’Italia per la sua configurazione naturale.

In occasione di un danneggiamento apportato al Tondo un paio di anni fa, la studiosa, di concerto con l’allora comandante del Porto Andrea Meloni, e accompagnata dai suoi collaboratori Giulio e Gaetano Lauro, ha potuto effettuare due brevi immersioni, di mezz’ora l’una, attorno all’isolotto scoprendo, a soli 5 m di profondità, la presenza dei resti di pavimentazione in marmo, soglie e tracce di intonaci alle pareti stesse: testimonianze di una villa marittima romana.

Alessandra Benini ha concluso che questa scoperta “È solo un minuscolo tassello di un’altra fetta della storia di Ischia, che è tutta da scoprire.  Ci tengo a ribadire che questo non deve preoccupare nessuno, nessuno vuole togliere il suo porto a Ischia, però questa scoperta deve essere un monito per tutti, primo tra tutti l’ente Comunale, di avere un occhio di riguardo per il Tondo, per il porto e per i suoi fondali”.

In attesa che magari una delle pulizie periodiche dei fondali permetta di effettuare una ricognizione più approfondita, fornendoci ulteriori elementi, dai giovani di Darwin Studios, grazie al supporto ed alla collaborazione di Tour Angels ed alla consulenza dell’archeologa stessa, è stata anche preparata una ricostruzione virtuale, assolutamente ipotetica, di come poteva essere la villa.

Ischia continua dunque a riservarci delle sorprese riguardo al suo passato e abbiamo più che mai il dovere di proteggere quello che già è stato scoperto. Il Centro Studi s’impegna a non abbassare la guardia riguardo al Tondo di Marco Aurelio.

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