Cari bambini, siamo nel pieno dell’estate e ci avviciniamo ad una data molto importante per la Chiesa e per tutti noi: l’Assunzione di Maria in cielo che si festeggia proprio domenica 15 agosto.
Ma che vuol dire esattamente? La Vergine Maria, terminata la sua vita sulla terra, fu portata in Paradiso da Gesù, sia con l’anima che con il corpo, cioè fu assunta, accolta in cielo. E, dopo Gesù, fu la prima persona a risorgere dalla morte. Che grande privilegio! Ma Maria se lo meritava tutto, cari bimbi, perché è la mamma del Figlio di Dio! E proprio Dio le aveva concesso la Grazia di nascere senza peccato affinché potesse dare alla luce Gesù bambino! Che meraviglia!
Però, cari bambini, anche se, da subito, si raccontava di come gli Apostoli videro venire Gesù a portare in cielo la sua santissima Mamma, l’Assunzione di Maria, non è scritta nei vangeli ed è proprio per questo che domenica leggeremo, nel Vangelo di Luca, di un altro momento molto importante per Maria e per tutti noi: l’incontro con la cugina Elisabetta.
Si racconta, infatti, di come Maria, dopo che l’Arcangelo Gabriele le annunciò che sarebbe diventata la madre del figlio di Dio, decise di andare ad aiutare la cugina Elisabetta che era incinta di sei mesi.
Di questo era stata informata proprio dall’Angelo: “Appena Elisabetta ebbe udito il saluto di Maria, il bambino sussultò nel suo grembo. Elisabetta fu colmata di Spirito Santo ed esclamò a gran voce: «Benedetta tu fra le donne e benedetto il frutto del tuo grembo! A che cosa devo che la madre del mio Signore venga da me? Ecco, appena il tuo saluto è giunto ai miei orecchi, il bambino ha sussultato di gioia nel mio grembo. E beata colei che ha creduto nell’adempimento di ciò che il Signore le ha detto». Allora Maria disse: «L’anima mia magnifica il Signore e il mio spirito esulta in Dio, mio salvatore, perché ha guardato l’umiltà della sua serva. D’ora in poi tutte le generazioni mi chiameranno beata. Grandi cose ha fatto per me l’Onnipotente e Santo è il suo nome; di generazione in generazione la sua misericordia per quelli che lo temono. Ha spiegato la potenza del suo braccio, ha disperso i superbi nei pensieri del loro cuore; ha rovesciato i potenti dai troni, ha innalzato gli umili; ha ricolmato di beni gli affamati, ha rimandato i ricchi a mani vuote. Ha soccorso Israele, suo servo, ricordandosi della sua misericordia, come aveva detto ai nostri padri, per Abramo e la sua discendenza, per sempre». Maria rimase con lei circa tre mesi, poi tornò a casa sua.”.
Cari bambini, le parole di Elisabetta, ispirate dallo Spirito Santo, confermano a Maria che l’incontro con l’Arcangelo Gabriele non era un sogno, ma era tutto vero! Elisabetta le dice che lei è veramente benedetta tra tutte le donne perché è la madre del Signore! Chissà quante domande si era fatta Maria fino a quel momento! Chissà cosa aveva tenuto nel suo cuore dopo aver ascoltato quello che le aveva annunciato l’Angelo.
Ecco, ora, finalmente, può spalancare quel cuore e cantare di gioia al Signore con le bellissime parole del Magnificat (Magnificare il Signore) che abbiamo letto! Maria, infatti, riconosce che la missione datale da Dio è una benedizione, non solo per lei ma per tutti, nonostante tutte le difficoltà da affrontare!
È così piena dell’Amore del Signore, che vede solo tutte le meraviglie che Lui ha compiuto il lei! E da quel momento, e fino alla sua Assunzione in cielo, quell’amore e quella gioia non la abbandoneranno mai!
E anche noi, cari bambini, vogliamo gioire perché grazie a lei abbiamo la speranza che un giorno anche noi potremo salire in cielo ad abbracciare Gesù!