Quattro piccole imbarcazioni operano nell’area marina protetta “Regno di Nettuno” intorno le isole di Ischia e Procida per tenere pulito il mare
Quattro spazzamare sono operativi nelle acque intorno alle isole di Ischia e Procida di fronte al golfo di Napoli, all’interno dell’area marina protetta “Regno di Nettuno”. Le imbarcazioni, dell’associazione Hester – nata nel 2017 in difesa dell’ambiente e per valorizzare la cultura e la storia locale – operano in piena sinergia con l’ente pubblico area marina protetta e la Capitaneria di Porto.
Hanno iniziato la loro attività di salvaguardia della biodiversità marina nel mese di luglio 2021 e hanno un duplice obiettivo: la pulizia delle acque superficiali e la prevenzione della biodiversità dagli abbandoni da parte dei natanti. Ogni giorno i quattro spazzamare salpano dai porti ischitani di Casamicciola Terme, Sant’Angelo, Ischia Porto e da quello di Procida per monitorare e raccogliere ogni tipo di rifiuto in mare.
Qualche giorno fa è stata avviata un’operazione di pulizia e bonifica in collaborazione con il Nucleo subacquei dei carabinieri e l’ausilio di uno spazzamare Hester, nel tratto di mare davanti il porticciolo turistico di Lacco Ameno, uno dei sei comuni dell’isola di Ischia.
Due sedie di plastica, un lettino e un tavolino, tante, tante, ma tante bottiglie di plastica, un vaso in vetroresina, una decina di nasse, un parabordo, una rete da giardino, una carcassa di barca in vetroresina e alcuni tubi di ferro: questi i rifiuti recuperati in un piccolo specchio d’acqua abbastanza trafficato da imbarcazioni turistiche.
“Un’operazione importante per la tutela del nostro mare e della sua biodiversità. – sottolinea il direttore del Regno di Nettuno, Antonino Miccio – Serve un cambio di passo imminente, un’inversione di tendenza nel rapporto con l’ambiente che ci circonda. Noi continueremo a divulgarne biodiversità e bellezza, promuovendo buone pratiche con l’aiuto di chi ha già intrapreso la strada giusta per il futuro del pianeta”. In questi giorni le forze dell’ordine continuano il loro incessante lavoro – sia a terra che in mare – di monitoraggio per tutelare l’ambiente.
I carabinieri di Ischia hanno denunciato tre subacquei per pesca di frodo ed elevato sei sanzioni amministrative a due associazioni del posto per violazione della normativa che regola le immersioni in aree protette. Inoltre i militari della Guardia Costiera hanno portato alla luce alcune reti fantasma abbandonate sui fondali che sono molto pericolose per l’ecosistema marino. Una delle due aveva una lunghezza di venti metri e il peso di circa 30kg e giaceva su un fondale roccioso a 35 metri di profondità, l’altra, dall’estensione di cento metri, aveva il peso di circa 250kg.
Fonte: Lorenzo Russo – CittaNuova