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Insieme, attenti al bene comune

Sabato 21 agosto 2021 gli Scout dell’A.G.E.S.C.I. Napoli 8 (Associazione Guide e Scouts Cattolici Italiani) – un’associazione giovanile educativa che si propone di contribuire alla formazione della persona nel tempo libero e nelle attività extra-scolastiche, nata nel 1974 e diffusasi ormai su tutto il territorio italiano -hanno potuto vivere un’esperienza di servizio sulla nostra isola. In collaborazione con i ragazzi del Liceo Statale di Ischia, che hanno aderito all’iniziativa, hanno ripulito la zona antistante il porto di Ischia.

Il gruppo A.G.E.S.C.I. Napoli 8, è un punto di riferimento per i giovani dei quartieri di Soccavo, Rione Trainano e Pianura e conosce già la nostra isola: anche l’estate scorsa, infatti, ha attivamente operato con la pulizia della foce vecchia e della Pineta Nenzi Bozzi.

“Lo scopo principale dello scoutismo – ha dichiarato l’assessore all’ambiente del comune di Ischia Carolina Monti, che ha fortemente voluto questo evento – è quello di formare buoni cittadini attenti al bene comune”. L’assessore, che ha accolto gli ospiti al porto di Ischia, ha inoltre affermato che sarebbe propensa ad impegnarsi in prima persona per la realizzazione di un gruppo scout isolano.

L’occasione di servizio, offerta dunque da Carolina Monti, in accordo con l’Associazione “Plastic-Free” e il Liceo Statale di Ischia, grazie anche all’impegno e all’attenzione in tale direzione del dirigente scolastico Assunta Barbieri, è servita a coltivare l’amore per la nostra terra e a far crescere la consapevolezza che bisogna averne cura, che bisogna difenderla e preservarla.

Questi i punti fermi che le Guide e gli Scouts Cattolici italiani si sono proposti negli anni di portare avanti e che hanno, in visita sulla nostra isola, lasciato come guida ai tanti giovani del liceo, scuola che da sempre si impegna in questo senso.

L’attività si è svolta nel Parco Pubblico della Pagoda. I partecipanti sono stati accolti oltre che dall’Assessore Monti, da Jessica Iaccarino, Referente di Plastic Free, i cui volontari sono da sempre impegnati nella pulizia di boschi, pinete e arenili, costantemente pronti a sensibilizzare grandi e piccoli sulla problematica dei rifiuti abbandonati.

Tale attività è stata estremamente importante perché il Parco è uno dei primi luoghi che si incontra, sbarcando sull’Isola Verde. E proprio nella zona che, soprattutto in questo periodo, accoglie i tantissimi turisti che arrivano ogni giorno, i giovani sono stati impegnati congiuntamente nella raccolta di plastica e altri rifiuti presenti nella zona. E hanno così potuto mettere in pratica uno degli articoli della legge scout, “Ama e rispetta la natura”.

Qui di seguito alcuni commenti a caldo dei ragazzi dell’associazione impegnati nel progetto, nei quali si percepisce tutta l’emozione per la missione portata a termine sull’isola.

“Personalmente, credo sia un’esperienza da rifare perché ho contribuito a dare una mano nel servizio che ci è stato proposto. Migliorare il nostro territorio”. (Valeria,17 anni)

“Recarci a Ischia ci ha permesso di fare qualcosa di utile per l’ambiente e per chi lo vive. Mi sono impegnata, nel migliore dei modi. E’ stato bello fare il tutto ridendo, scherzando e conoscendo altri ragazzi della mia età”. (Martina,17 anni)

“Il servizio eseguito a Ischia mi ha permesso di conoscere nuove persone e mi ha dato la possibilità di ripulire parzialmente alcune zone di Ischia”. (Francesco,17 anni)

“L’opera fatta ad Ischia mi è piaciuta molto. Mi ha fatto conoscere nuove persone e sono stato felice di poter contribuire a pulire il bellissimo parco del porto di Ischia”. (Antonio,17 anni)

Insomma, esperienza gratificante per tutti. In primis i ragazzi che hanno fatto ogni sforzo per riuscire nell’impresa, e anche i capi educatori che li hanno accompagnati.

E per tutti i partecipanti la possibilità di stare a contatto con la natura, elemento essenziale che era venuto a mancare nella vita di molti di loro, a causa delle difficili restrizioni che siamo stati costretti a subire negli ultimi tempi.

Infatti, come da poco emerso dal consiglio episcopale permanente, e ricordato più volte anche dal cardinale Bassetti, uno dei danni più gravi, provocati proprio dalla pandemia in corso, è stato quello della “frattura educativa”, aggravata da un contesto poco favorevole alla socializzazione stessa dei giovani.

E’ dunque auspicabile oggi uno sguardo nuovo, che miri alla creatività e alla progettualità e che sopperisca alla grave emergenza educativa che i nostri giovani stanno vivendo. Proprio la realtà associativa del “metodo scout”, ancora assente sulla nostra isola, e che mette in gioco i bambini e ragazzi in un modo originale ma attenendosi a regole e principi sani, potrebbe essere una vera chiamata che Dio ci sta rivolgendo come comunità isolana.

di Annalisa Leo

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