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Cari bambini, come state? La scuola è alle porte e, dopo mesi di meritate vacanze, si torna a imparare! Conoscere è importante, sapete? Perché? Perché la conoscenza è la differenza che c’è tra un parere personale e la verità.

I pensieri personali possono essere tanti, ma la verità è solo una. Per aiutarvi a capire meglio questo argomento leggiamo assieme il Vangelo di Marco che sarà proposto domenica 12 settembre: “In quel tempo, Gesù partì con i suoi discepoli verso i villaggi intorno a Cesarèa di Filippo, e per la strada interrogava i suoi discepoli dicendo: «La gente, chi dice che io sia?». Ed essi gli risposero: «Giovanni il Battista; altri dicono Elìa e altri uno dei profeti». Ed egli domandava loro: «Ma voi, chi dite che io sia?». Pietro gli rispose: «Tu sei il Cristo». E ordinò loro severamente di non parlare di lui ad alcuno.”

Cari bambini, tra le domande che Gesù fa ai suoi discepoli, c’è una parola, molto piccola con un significato molto grande. Quale è? È “ma”. Vedete, bambini, i luoghi che Gesù sta attraversando con i suoi discepoli sono abitati da pagani, cioè da persone che non credono in Dio o che si sono fatti un’idea sbagliata di Lui perché non lo conoscono.

Quando Gesù chiede ai suoi discepoli “ma voi chi dite che io sia?”, sottolinea che loro non sono come gli altri. I discepoli, infatti, sono i suoi amici, quelli che hanno fatto esperienza di Gesù e con Gesù. Loro lo conoscono, quindi, sanno la verità. Ed infatti Pietro, ispirato dallo Spirito Santo, rivela la vera identità di Gesù: Lui è il Cristo.

A questo punto, e solo ora, Gesù racconta apertamente quello che dovrà accadere e, cioè, che dovrà molto soffrire, essere crocifisso e risorgere per la salvezza del mondo. Bambini, per caso vi è venuta in mente una domanda? Vediamo se la indoviniamo: come mai Gesù dice di non dire nulla a nessuno? Se le altre persone non sanno la verità, perché non Lo conoscono, allora perché non possono sentirla dagli apostoli? I motivi sono molti.

Il principale è che era troppo presto perché la missione di Gesù non si sarebbe compiuta subito. Anche gli apostoli non erano ancora pronti, nonostante fossero “i chiamati” dal Signore. Pietro stesso, che un secondo prima aveva riconosciuto che Gesù è il Cristo, ora fatica ad accettare che Lui dovrà morire. Ma c’è anche un’altra motivazione: la Fede è una Grazia che viene data dal Signore.

Può essere un suo dono gratuito o una risposta alle nostre preghiere, ma, in qualsiasi modo si raggiunga la vera conoscenza del Signore, è un qualcosa che non può essere uguale per tutti perché l’incontro di Gesù con ognuno di noi è personale.

Per questo non è possibile “convincere” nessuno dell’esistenza di Dio, anche se è la verità, perché, la verità, si trova solo tramite la conoscenza personale di Gesù.

Quindi non possiamo fare nulla? Ma certo che possiamo! Parlare del Signore e dimostrare che siamo suoi, attraverso le nostre opere, è un modo di aiutare gli altri a cercare il loro incontro personale con Gesù, anche se sappiamo già che il primo passo lo fa proprio il Signore attraverso di noi!!!

Quindi, cari bambini, buona conoscenza a tutti!!


Parola del Mese

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