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Pregare, amare, donare e perdonare

L’8 e il 9 ottobre scorso, per volontà del parroco, Don Gino Ballirano, è stato ospite nella Basilica Santa Maria Maddalena di Casamicciola Adolfo Affatato, l’ultimo figlio spirituale vivente di Padre Pio.

Gli incontri, che hanno visto la partecipazione di fedeli provenienti da molte parrocchie dell’isola, sono iniziati con la catechesi sui “Carismi di Padre Pio”, testimonianza meravigliosa di una vita, quella di Adolfo impreziosita dalla presenza di uno dei Santi più amati e popolari del Novecento: Padre Pio da Pietrelcina, partito per il cielo il 23 settembre 1968.

Accolto da tutti con affetto, Adolfo Affatato, 84 anni, ha raccontato episodi toccanti e commoventi, ricordi dei quindici anni vissuti accanto al Santo. Racconti di vita quotidiana, che ha tramandato ai posteri nei suoi scritti, che raccontano un Padre Pio vissuto in una maniera molto personale, quasi privata.

“Adolfo vieni qui”, queste le parole che il testimone vivo del Santo di Pietrelcina ricorda fervide ancora nella sua mente, pronunciate dal Santo in un affollato corridoio mentre ritornava nella cella per riposare, dopo una funzione nella chiesa di San Giovanni Rotondo. Affatato, allora giovanissimo, si era recato alla Santa Messa per mera curiosità, per vedere da vicino il frate di cui tanto si parlava nel suo paesino. E aveva continuato “Ti aspettavo da tanto tempo, sii un degno figlio perché il mondo è stanco delle parole e ha bisogno di esempi”. Quella chiamata, a suo dire non meritata, che gli stravolse in pochissimo tempo la vita e che lo avrebbe portato a farsi testimone di Padre Pio per tutta la durata della sua vita terrena, la ricorda ancora con sentimenti misti di gioia e tanta commozione.

I temi trattati durante la catechesi di venerdì sono stati vari, e hanno riguardato i carismi del frate di Pietrelcina: il dono dell’ubiquità, le stimmate, le lotte infinite che il frate aveva con il demonio, ma anche il suo rapporto conflittuale con la Chiesa ancora dubitante, e l’importanza della preghiera nel quotidiano per tutti i cristiani.

Sabato 9 ottobre dopo aver recitato il Santo Rosario e celebrato la Santa Messa, si è vissuto un momento di testimonianza viva e vera sul rapporto spirituale di Adolfo con il Santo di Pietrelcina.

Di seguito il commento di una coppia di sposi che ha partecipato alla serata e che restituisce la bellezza e la commozione dell’incontro unico che Ischia ha potuto vivere.

“Il nostro parroco Can. Giuseppe Nicolella pochi giorni fa invitava la comunità parrocchiale a partecipare all’incontro nella Parrocchia di S. Maria Maddalena a Casamicciola Terme con il Sig. Adolfo Affatato, circa la sua testimonianza in quanto ultimo figlio Spirituale di Padre Pio, avendo ricevuto un mandato dallo stesso Padre Pio. “A tutte le persone a cui parlerai di me e mi accoglieranno, entreranno nel mio cuore e lì resteranno per l’eternità, chi mi invocherà con fede, avrà tanti doni” queste le parole che il Santo aveva annunciato a uno dei suoi figli spirituali, Alfredo, quando era ancora un giovane.

Abbiamo partecipato alla catechesi con la gioia nel cuore. Io e mio marito Beppi da sempre ci sentiamo attratti in modo particolare dalla figura di questo grande Santo contemporaneo.

Conoscere la sua vita e i suoi miracoli tramandati è un conto, ma conoscere la vita e miracoli di un Santo attraverso la testimonianza diretta di una persona che lo ha conosciuto, gli ha parlato, gli è stato accanto per tanti anni ed è tutt’ora vivente, e tutt’altra cosa.

Oltre a soffermarsi su alcuni dei Suoi carismi, come il suo saper scrutare dei cuori, la veggenza, la bilocazione, Affatato ha narrato di come il Santo avrebbe scelto di abbandonare l’io umano, affidandosi all’io divino fatto nella sua vita di silenzio, meditazione e preghiera. La sua vita intera è stata scandita da fede, confessionale e altare.

Secondo le parole di Alfredo, Padre Pio già viveva in Paradiso pur essendo sulla terra. Sentiva la Madonna costantemente presente vicino a lui. E la preghiera, che riteneva essenziale per ogni credente, era da lui intesa come manifestazione di Dio nella nostra vita. E il proposito che il Santo si era posto era la via unica per la santità: la vita è breve, la mente limitata, ogni gesto buono, ogni sorriso, ogni parola che possiamo donare deve essere fatta senza aspettare, perché la nostra vita è una ascesa lenta di fede ai fini dell’amore di Dio.

Costruzione di una vita nuova nella dimensione del Padre Celeste fissando le stelle e senza voltare lo sguardo mai indietro, fissi sulla Luce divina che è dentro ciascuno, cercando Dio dentro di noi e non fuori, perle d’amore vivo lasciate a un figlio in eredità e che riassumono il messaggio di Padre Pio per l’eternità e nell’eternità dell’amore. Tanto chiare da far affermare al Santo in più di una occasione: “Non entrerò in Paradiso fin quando non entrerà l’ultimo dei miei figli.” e “Io sono stato creato ad immagine e somiglianza di Dio in me, il potere creativo divino che mi arriva tramite lo Spirito Santo. Non lascerò questa Terra senza aver testimoniato la presenza di Dio in me, affinché tutti vedano attraverso la mia persona un riflesso della Sua Luce che risiede nel mio cuore. Io e il Padre siamo tutt’uno e io sono una scintilla della sua luce infinita.” Così Adolfo, accompagnato da sua moglie, ha salutato quanti come noi hanno potuto per qualche ora respirare aria di santità immersi in un mondo ormai lontano sentendolo vicino e vivo” – Antonietta e Beppi

di Annalisa Leo
Foto di Lubrano

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