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Trick or Treat? No, grazie! Io scelgo la carriola della carità

Sabato 30 ottobre, vigilia di Halloween. Una festa consumistica che nella forma attuale, importata dagli Stati Uniti, non ha nulla a che fare con la nostra cultura, la nostra tradizione e la nostra fede. Eppure si sta radicando fortemente nel nostro tessuto sociale, soprattutto fra i più giovani.

E provare a far comprendere che bisogna rifiutarsi di aderire, senza cognizione di causa, ai vari modelli che continuamente ci vengono presentati e proposti, diventa un’impresa ardua, una missione quasi impossibile.

Così, lì dove il “catechismo teorico” non potrebbe sortire l’effetto sperato, il parroco don Giuseppe Nicolella opta per la strategia “catechismo pratico” e torna a organizzare (dopo lo stop obbligato a causa della pandemia) piccole, allegre e festose “spedizioni missionarie” guidate dalle catechiste, formate da bambini e ragazzi raggruppati secondo le diverse fasce di età, supportate da qualche genitore di buona volontà e “armate” di carriole addobbate a festa con tanto di cartello di presentazione.

Il mandato ricevuto è lo stesso per tutti i partecipanti: bussare alle case della parrocchia e annunciare il passaggio della “Carriola della carità”! Mettersi in cammino e chiedere per chi è meno fortunato, farlo con gioia ed entusiasmo, con convinzione, e con il piacere di stare finalmente insieme.

Per tutto il giorno le strade della parrocchia si sono rallegrate al passaggio delle comitive dalle urla festanti e al suono delle loro campanelle; le porte che si aprivano e le carriole che si riempivano si traducevano in espressioni di grande soddisfazione sui visi di tutti i bambini.

Quanta delusione, invece, se un campanello o un citofono suonava a vuoto e nessun sorriso li accoglieva! Al termine del percorso, la stanchezza si è fatta sentire, soprattutto tra i più piccini. Eppure la domanda ricorrente è stata la stessa: “Quando lo rifacciamo?”.

Prima di tornare a casa, un saluto a Gesù nella chiesa di san Domenico, dove era solennemente esposto per le Sante Quarantore. Con gli occhi puntati sull’ostensorio, pareva che ognuno volesse dirgli: “Missione compiuta, Maestro!” Noi, invece, guardando i nostri bambini e ragazzi, e volgendo poi lo sguardo a Gesù Eucaristia, Gli chiediamo che il piccolo seme, gettato nel cuore di ciascuno, cada come nella buona terra e porti frutto, che venga su e cresca, e giunga a dare il trenta, il sessanta e il cento per uno.

E che benedica e protegga il nostro parroco, don Giuseppe, che costantemente ci trasmette, con il suo esempio, la determinazione e il coraggio, lo spirito di sacrificio e il senso di unità, fondamentali e indispensabili per continuare a svolgere il delicato servizio a cui siamo state chiamate, in un tempo in cui l’annuncio del Vangelo assume sempre più il carattere di sfida.

Ecco di seguito impressioni e commenti di alcuni protagonisti della Carriola della carità:

“È stata una bella giornata e una bella esperienza, stando insieme ad altri bambini. Ho visto con i miei occhi cosa significa far parte di una comunità parrocchiale” Elisa Panariello – II elementare

“È stata un’esperienza fantastica! Grazie, grazie, grazie” Christian Mattera – II elementare

“Anche se mi sono stancato perché ho camminato tanto, è stato bello!” Antonio Di Frenna – II elementare

“Mi è piaciuto tanto stare con il mio gruppo di catechismo” Mirko Brancaccio – II elementare

“La carriola della carità è stata molto bella perché si aiutano persone che hanno più bisogno di noi” Giovan Giuseppe Trani – II elementare

“Ma lo facciamo anche l’anno prossimo? Mi è piaciuto molto andare per aiutare gli altri” Greta Trani – II elementare

“È stata la prima volta che ho partecipato alla carriola della carità. Ho iniziato a capire cosa significa beneficenza, ma mi sono anche divertito” Cristian Sposato – II elementare

“Ho trascorso un bel pomeriggio insieme a tutti gli amici e abbiamo raccolto tanti doni” Elio D’Amato – II elementare

“È stato divertente perché sono stato tanto tempo con i miei amici e abbiamo raccolto tantissimi doni per le persone meno fortunate” Francesco Mattera – II elementare

“Ho partecipato alla carriola missionaria, mi sono divertito ed emozionato perché era anche il giorno del mio compleanno. È stato un piacere raccogliere doni per gli altri” Salvatore De Blasio – II elementare

“Per me è stata una nuova esperienza raccogliere cibo e altro per le persone bisognose. Sono contenta di aver partecipato alla carriola missionaria” Anna Tartaglia – II elementare

“Ho conosciuto nuovi amici e abbiamo raccolto tante cose per chi ha bisogno” Francesco Manzi – II elementare

“Sono stato felice di aver partecipato alla carriola missionaria. Donare è bello!” Gianni Boccanfuso – II elementare

“Per me è stata un’esperienza bellissima e spero si rifarà” Giorgio Migliaccio – III elementare

“È stato bello fare qualcosa di utile per chi ha bisogno” Christian Conte – III elementare

“È stata un’esperienza bellissima! All’inizio non volevo andare, però poi mi sono anche divertito. È stato bello camminare insieme, andare per le case, vedere tanti sorrisi e portare la carriola” Mattia – III elementare

“È stata una giornata molto bella insieme ai miei amici… abbiamo aiutato le persone bisognose… anche l’anno prossimo vorrei partecipare” Alessandro – III elementare

“È stata una giornata bellissima, ho scoperto luoghi nuovi e conosciuto altre persone… un’esperienza da ripetere” Salvatore – III elementare

“La giornata è stata fantastica ed è stato bello incontrare il mio amico Salvatore” Lorenzo – III elementare

“È stata una bella esperienza, mi è piaciuto tanto stare con i miei amici e aiutare le persone bisognose” Daniel – III elementare

“Quello che mi è piaciuto di più è che ero sempre io a bussare alle porte” Sophia – III elementare

“Sono molto felice di aver partecipato alla Carriola missionaria, non solo perché sono stato con i miei amici ma soprattutto perché ho aiutato chi ha bisogno” Francesco Palamaro – III elementare

“L’esperienza della carriola missionaria è stata per me molto significativa perché ho potuto condividere con i miei amici la gioia di poter donare a chi ha bisogno” Chiara Mazzella – IV elementare

“Per me è stata la prima volta che ho partecipato alla carriola della carità e mi è piaciuta tantissimo quest’esperienza perché abbiamo potuto aiutare le persone in difficoltà” Diana Pandolfo – IV elementare

“È stato bello partecipare alla carriola missionaria, è un’opportunità per aiutare il prossimo. Spero di rifarla presto” Marco Mazzella – IV elementare

“È la seconda volta che partecipo alla carriola della carità; è stato divertente, ho conosciuto nuovi compagni. Allo stesso tempo si fa una buona azione. Non ricordavo fosse così bello, spero di rifarlo presto” Francesco Pio Mattera – IV elementare

“Per me è stata la prima volta che ho partecipato alla carriola missionaria; è sato molto bello e spero di rifarlo” Caterina Mazzella – IV elementare

“Anche per me è stato bello ed è stata la prima volta, ma spero si rifaccia perché abbiamo fatto un gesto di bontà aiutando le persone bisognose” Joseph Mazzella – IV elementare

“Io mi sono divertito e ho provato un senso di gioia” Mauro Sunch – IV elementare

“È stato bello e divertente stare tutti insieme; mi è piaciuto molto vivere questa esperienza” Michela Falcao – IV elementare

“Sono stata molto contenta di partecipare a questa iniziativa e di portare anche io la carriola, di vederla all’inizio vuota e poi riempirsi di doni, diventare man mano sempre più pesante, soprattutto d’amore” Melissa Topo – IV elementare

“Come già avvenuto l’ultima volta che è stata organizzata, i miei bimbi Marco e Alessio hanno voluto partecipare e ne sono stati contentissimi. Hanno raccontato il percorso fatto, i doni raccolti, il bello di stare in compagnia degli amici e delle catechiste. Grande divertimento. Grazie di cuore al parroco!” Maria Rosa – una mamma

“La carriola missionaria è importante per insegnare ai nostri figli che “dare” è fondamentale; che le cose materiali sono importanti ma quando si dà si riceve il centuplo; che dare non vuol dire fare l’elemosina ma significa aiutare a rimettersi in carreggiata; che se si lavora insieme per raggiungere un obiettivo, si riceve più gioia” Ivana – una mamma

“È stata un’esperienza molto significativa, i bambini sono diventati “uno” per compiere questa magnifica missione… hanno portato tanto buonumore a tutti. A turno hanno spinto la carriola e hanno svolto con allegria il loro compito” Linda – una mamma

“Per me è sempre un’emozione… vedere i piccoli che si impegnano a collaborare e si danno da fare per aiutare i più bisognosi, mi riempie il cuore. Aiutare gli altri è una cura di benessere per il proprio cuore” Rosy – una mamma

di Giulia Ruggiero

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