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L’Associazione Volontari Ospedalieri, AVO,dedica gratuitamente parte del proprio tempo libero al servizio degli ammalati degenti negli ospedali, o degli anziani nelle case di riposo.

Scopo dell’AVO è di assicurare una presenza gratuita e amichevole per qualche ora alla settimana in ospedale per offrire agli ammalati calore umano, ascolto e aiuto per lottare contro la sofferenza, l’isolamento e lo scoraggiamento.

L’impegno del volontario consiste essenzialmente nell’ascolto, nella presenza discreta e disponibile, è quindi esclusa qualunque mansione-tecnico professionale, che rimane di competenza esclusiva del personale medico e paramedico.

È una presenza che integra e non sostituisce i compiti e le responsabilità della struttura pubblica, ma collabora con gli operatori sanitari per umanizzare gli ospedali.

Anche sulla nostra isola l’associazione AVO opera concretamente a sostegno delle persone sofferenti che vivono soprattutto in questo periodo un disagio evidente.  Questa la dichiarazione di una delle associate AVO e le foto che testimoniano l’amore che i volontari sono riusciti ad effondere nelle loro tante visite, in questi giorni di festa.

“Questi due anni di pandemia, ci hanno molto provati perché la nostra missione di dare conforto, ascolto e parola e aiuto nei piccoli gesti, all’interno dei reparti dell’ospedale A. Rizzoli d’Ischia è venuto a mancare.

Comunque, non abbiamo fatto mancare la nostra presenza e il calore umano verso le persone sofferenti. Il 20 dicembre siamo stati in ospedale, accolti calorosamente dal Direttore Sanitario Dottor Nunzio Quinto,dal Dottor Ciro Di Gennaro e dal personale infermieristico.

Previo controllo antigenico, muniti di visiera e guanti alcuni volontari hanno portato i pensierini nei reparti. Immensa gioia da parte di tutti noi. Siamo stati anche a Villa Mercede accolti dal Dottor Pasquale Mennella e con i nonnini, attraverso le finestre, abbiamo intonato canti natalizi. Anche al Don Orione ci hanno accolto calorosamente il Dottor Alfonso Scarpa e dal suo staff.

Infine, i nostri cuori si sono meravigliosamente emozionati, quando siamo arrivati dai bambini di Suor Edda. I Babbo e le Babbe Natale “avolini” sono arrivati in carrozza, con tanti doni per i bambini, i quali ci hanno accolti con urla di gioia, gli occhi che brillavano, per l’entusiasmo. Essere in sintonia con i bambini ci fa sentire parte integrante del loro mondo colorato. Camminiamo tutti insieme verso un unico progetto d’amore prendendoci per mano.”

di Antonella Pirozzi

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