Passeggiate e contatto con la natura diventano una vera a propria terapia nel Regno Unito dove i medici possono già prescriverle in ricetta
Nel Regno Unito le lunghe passeggiate nel verde, a pieno contatto con la natura, non sono più un suggerimento consigliati dai dottori insieme alle terapie convenzionali, ma possono essere prescritte in ricetta dal medico come vere e proprie terapie.
La prescrizione verde, così è stata ribattezzata questa ricetta medica, diventa realtà grazie al nuovo piano di ripresa da Covid-19 annunciato lo scorso anno dal Governo inglese che prevede, tra i tanti punti, il ristabilire una connessione con la natura per gli effetti positivi che questa ha sulla salute mentale e fisica delle persone. Per attuarlo erano stati stanziati ben 4 milioni di sterline nel progetto pilota di due anni e ad oggi iniziano già a stimare i benefici.
Il contatto con la natura, i cui benefici sono noti da millenni, è il mezzo con il quale i politici inglesi vogliono ritornare alla propria normalità, stravolta dall’epidemia di Coronavirus. Le prescrizioni verdi punterebbero proprio a ricreare infatti una “nuova normalità”.
Camminate in giardini, nei parchi, nei boschi o lungo le coste. Queste le nuove terapie che i medici ed i servizi sanitari e sociali possono prescrivere per gestire l’ansia e lo stress generati dall’emergenza sanitaria in corso grazie alla natura.
Non bisogna per forza percorrere chilometri e chilometri per beneficiare di Madre Natura, qualunque passeggiata all’aria aperta dove si è immersi nel verde va bene poiché questa rafforza non solo il nostro sistema immunitario, ma promuove l’attività fisica, rilassa corpo e mente. Ed in molte scuole inglesi ed internazionali, le escursioni nel verde fanno già parte dell’orario delle lezioni.
Il passare più tempo nel verde cambia anche l’approccio del singolo alle aree rurali che vengono viste diversamente con questo nuovo modo di intendere la natura che punta a tutelare degli ambienti verdi, ma anche a riqualificare le aree che non ne dispongono.
A Sheffield ad esempio, oltre 60 metri del cortile e dell’area giochi di un scuola primaria erano già stati riempiti da tantissime piante grazie al progetto GoGoGreen che, oltre a ridurre l’inquinamento dell’aria che i bambini della zona respirano, voleva incrementare il benessere psicologico dei piccoli studenti e dello staff con questa vera e propria barriera verde. Le prescrizioni verdi stanno dimostrando, quindi, un enorme potenziale.
Ma per funzionare davvero, devono essere viste come l’inizio di una modalità molto più olistica di erogazione dell’assistenza sanitaria e sociale: parte di una “nuova normalità” post-COVID, una nuova filosofia di pensiero che riprende in realtà ciò che si è sempre saputo: essere a contatto con la natura fa bene al corpo, alla mente e allo spirito.
Fonte: Francesca Capozzi – GreenMe