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Il 31 gennaio presso la chiesa della Madonna Assunta e San Ciro al Ciglio, don Pasquale Mattera, insieme a don Antonio Scala, ha celebrato la Santa messa della mattina invitando l’associazione APO, che sostiene i malati oncologici dell’isola d’Ischia. Un momento sentito e commosso, non solo per i volontari della associazione che hanno aderito all’invito, ma anche per l’intera comunità della frazione del Ciglio a Serrara Fontana.

“Oggi siamo chiamati ad essere testimoni dell’amore di Dio, come i Santi che non hanno avuto paura di essere uccisi nel suo Nome, convertiti all’amore di Dio Stesso. Essere testimone del dolore e della sofferenza è forma di martirio, proprio come San Ciro. Essere perseguitati è una forma di martirio, come ci spiega San Matteo, a causa del nome del Signore.” Queste le parole di don Antonio Scala, durante l’omelia, che hanno ripreso il Vangelo del giorno. “Il seme che germoglia nella terra, morendo, porterà il suo frutto. Morire perdonando il prossimo è migliorare il nostro mondo, la nostra vita.”

Alla fine della Santa Messa don Pasquale Mattera ha sottolineato ai fedeli l’importanza assoluta per ogni credente del miracolo dell’Eucarestia, dono che Dio ha fatto all’uomo che in Lui crede. “Ricevere Dio significa essere santificato della sua presenza, pur non essendo degno, perché Lui solo è medico e medicina, e Lui solo può dare la forza di resistere al male, con perseveranza, combattere la propria battaglia, con la vittoria finale, premio promesso a coloro che a Lui si affidano”.

Di seguito le bellissime parole di Silvio Carcaterra, promotore insieme a Paola Falco e a tantissimi altri volontari che quotidianamente lottano per sostenere e difendere i diritti di coloro che si trovano a vivere una delle battaglie più difficili e dolorose del nostro secolo.

«Grazie a Don Pasquale Mattera la nostra associazione, che si impegna da mesi a sostenere i malati oncologici dell’isola d’Ischia, è stata accolta con affetto dalla comunità del Ciglio, in occasione della festa di San Ciro, Santo Patrono. Dopo aver seguito la celebrazione a noi dedicata, abbiamo allestito un banchetto all’esterno della chiesa con lo scopo di farci conoscere dai numerosi Fedeli accorsi.

Tanti i volontari che non smetteremo mai di ringraziare perché cuore pulsante della nostra associazione e che ci hanno sostenuto anche lunedì a Serrara Fontana. È stata un’esperienza fantastica. E hanno fatto da ornamento i palloncini rossi donati da Palloncinando.

Un gioco di sguardi, una commozione unica che si leggeva negli occhi di tutti coloro che si sono avvicinati a noi e che sembravano volerci dire “sono qua in quanto anch’io mi sono trovato a dover combattere il cancro”, o magari “domani il tuo dolore potrebbe essere il mio”.

Anche questo fa parte della nostra Associazione, dare amore, sensibilità, forza, e dare costante vicinanza ai Pazienti, assicurandoli nella solitudine e nella tristezza e soprattutto eliminando lo sconforto che purtroppo spesso ci prende. Vogliamo e ci teniamo a trasmettere quanto abbiamo scritto, confidiamo in altre occasioni splendide come questa, perché non possono che essere senza alcun dubbio d’insegnamento e un incentivo a farsi vicini a tutti coloro che soffrono il disagio di una patologia oncologica.

Un ringraziamento speciale oltre al già citato Don Pasquale Mattera va anche a tutti coloro i quali hanno creduto in noi donando un’offerta per i pazienti oncologici e per tutti i programmi che la nostra associazione ha stabilito di raggiungere per il bene comune di tutti»

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