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Incontrare gli altri nelle storie

Libera contro la violenza

Don Luigi Ciotti dice che “attaccarsi alla propria identità allontana dall’incontro con l’Altro…che deve essere considerato non come una minaccia ma come un compagno di viaggio. Solo così il diritto del singolo cesserà di essere rivendicazione individuale o tutela di un privilegio e si realizzerà una giustizia più ampia che renderà veramente civili le nostre comunità”.

Questa la base di una serie di incontri, che giovedì 10 febbraio hanno visto protagonista l’istituto IPS Telese Ischia, veri e propri percorsi di ricerca, incontri di condivisione e convivenza sociale per scongiurare sempre di più il pericolo della discriminazione, dell’odio etnico, dell’omofobia e della omologazione culturale.

Nell’ambito del progetto “Uno nessuno e centomila, incontrare gli altri nelle storie” organizzato dal Presidio LIBERA di Ischia e Procida, “Gaetano Montanino” due classi dell’istituto Telese hanno potuto confrontarsi su temi di ampia prospettiva, cercando di conoscere e studiare la realtà per provare insieme a raccontarla per rinnovarla.

Molto sentita la testimonianza di Cristina Rontino che, con l’equipe del centro ascolto Punto D, si batte quotidianamente per difendere coloro che subiscono violenza. La sua partecipazione all’incontro ha dato un forte contributo per la prevenzione di uno dei problemi ancora irrisolti di questo secolo, in questo caso la violenza domestica, soprattutto là dove c’è la presenza di minori da tutelare.

I ragazzi, dopo la visione di alcuni video, hanno potuto affrontare un dibattito aperto nel quale molte sono state le domande rivolte alle dottoresse presenti in aula. “ Il Punto D, grazie all’invito di Miria Baldino, Maria D’Ascia, Marianna Lamonica, ha potuto perseguire l’obiettivo di aumentare sensibilmente la consapevolezza di cosa sia la violenza fisica e quanto sia importante oggi riflettere sul femminicidio, con un incontro che ha messo al primo posto i giovanissimi. E a loro va il nostro ringraziamento per l’attenzione mostrata e l’interesse a questa importante iniziativa”.

La dottoressa Francesca Annunziata, dal canto suo, ha sottolineato nel suo intervento le difficoltà che oggi la donna ancora incontra nell’inserirsi nella società e nel mondo del lavoro. “Come punto D – difesa dei diritti delle donne, abbiamo incontrato gli studenti del quinto anno dell’istituto Telese, per parlare di violenza, prevenzione, paradosso nordico e tutela delle vittime di violenza, che molto spesso è psicologica prima che fisica. 

Tutti possiamo salvaguardare corpo e anima con una maggiore consapevolezza del problema; occorre però, per evitarlo e risolverlo, prima conoscerlo. Questo aiuterà a sanale le ferite inferte”. Ancora molte donne oggi sono intimorite e hanno difficoltà a denunciare le violenze subite.

“I giovani sono il nostro investimento per il futuro: in loro riponiamo la speranza di una società migliore dove la violenza di genere possa trovare sempre meno sbocchi.” Questo quanto dichiarato dalla dottoressa Sara Minicucci, sociologa presso il centro Ascolto punto D.

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