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Uniti per aiutare l’altro

Il Papa, nel 2020, con un messaggio, ringraziava i marittimi per i sacrifici affrontati anche durante la pandemia.

A questo punto non si poteva restare inermi di fronte alla situazione di molti di loro che non riescono a trovare lavoro e per questo sull’isola d’Ischia è nata una collaborazione tra l’associazione di fedeli Stella Maris e la rappresentanza locale del Collegio Capitani: i marittimi che non riusciranno a trovare lavoro saranno aiutati nella loro ricerca da queste associazioni. Questa azione vuole essere un messaggio di consolazione, di incoraggiamento e di speranza. Un messaggio di attenzione e vicinanza da parte di una nota associazione marittima laica e di una associazione di fedeli unite sotto la bandiera della fratellanza.

L’associazione Stella Maris Ischia, fa capo all’Apostolato del mare, ed è l’unica associazione di questo ufficio CEI presente sulle isole minori; è nata il 15 gennaio 2018. In totale in Italia esistono 23 Stella Maris e molte altre sparse per le zone costiere del mondo.

Come previsto dallo statuto, tra l’altro, le Stella Maris devono promuovere il rispetto e la dignità della gente di mare, e giustizia e solidarietà tra queste persone. Devono favorire l’attuarsi di iniziative di promozione sociale e di tutela dei diritti della persona, come pure azioni caritative, educative e formative sempre nel rispetto della dignità della persona, con particolare attenzione ai casi di malattia, debolezza, emarginazione, sofferenza e solitudine sociale, intensificati dalle peculiari condizioni di vita e dalla lontananza dei naviganti dalla comunità familiare e sociale di appartenenza. In generale, queste associazioni danno vita ad ogni iniziativa che si inscriva nella dimensione della carità e della dottrina sociale trasmessa dal Magistero della Chiesa Cattolica, in comunione con la Chiesa locale e gli orientamenti dell’Ufficio Nazionale per l’apostolato del mare della CEI.

Per la realizzazione dei propri fini e per il bene della “gente di mare”, queste associazioni, sempre secondo il loro statuto potranno instaurare rapporti di collaborazione con i comitati territoriali per il welfare della gente di mare e con le istituzioni pubbliche e/o private operanti nel settore, una delle quali è il Collegio Capitani.

Il Collegio Nazionale Capitani di Lungo Corso e di Macchina nasce a Genova il 3 gennaio 1946. Secondo lo statuto è un’Associazione Professionale indipendente senza fini di lucro con Organi, Ordinamento e Amministrazione stabiliti dallo Statuto. L’Associazione ha due Compartimenti, a Napoli e a Genova, e consta di 46 delegazioni ubicate in tutta Italia.

Il Collegio Capitani ha i seguenti scopi: l’assistenza morale e l’elevazione culturale dei Soci; la tutela del prestigio professionale dei Soci in ogni campo, la promozione della solidarietà tra gli stessi, l’assistenza e la protezione dei soci in difficoltà.

Il papa, nel 2020, al termine del messaggio, rivolgendosi sempre ai marittimi, disse anche: “Sappiate che non siete soli e non siete dimenticati. Il vostro lavoro in mare vi tiene spesso lontani, ma voi siete presenti nelle mie preghiere e nei miei pensieri, così come in quelli dei cappellani e dei volontari della ‘Stella Maris’. Il Vangelo stesso ce lo fa ricordare, quando ci parla di Gesù con i suoi primi discepoli, che erano tutti pescatori, come voi. Oggi desidero mandarvi un messaggio e una preghiera di speranza, una preghiera di conforto e di consolazione contro ogni avversità e nello stesso tempo incoraggio tutti quelli che lavorano con voi nella pastorale della gente di mare”.

di Francesco Morgera

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