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La settimana più importante

Ciao bambini! Ormai ci siamo! La Pasqua è vicinissima e, domenica 10 aprile, entreremo ufficialmente nei giorni più importanti dell’anno, iniziando proprio dalla Domenica delle Palme.

Sì, cari bambini, in questo giorno, infatti, si festeggia l’ingresso trionfale di Gesù a Gerusalemme che, cavalcando un umile asino, viene accolto come un re tra i canti festanti del popolo che sventola palme e ulivi in segno di gioia e pace. Come loro, anche noi canteremo “Osanna” e agiteremo le nostre palme benedette seguendo, da questo giorno in poi, il cammino di Gesù attraverso i momenti più importanti della sua missione e della nostra vita di cristiani: la Settimana Santa.

Viene chiamata così perché, come abbiamo detto, sono i giorni che ripercorrono la storia della nostra salvezza donataci da Gesù attraverso il dolore della Sua Passione e la Gloria della Sua Resurrezione. Ma vediamo meglio che cosa accadrà: dopo che Gesù entra a Gerusalemme, acclamato come un vero e proprio re, si prepara al compimento della sua missione e al tradimento che sta per avvenire.

Nei giorni che vanno da Lunedì a Mercoledì, anche noi facciamo lo stesso, unendo il nostro cuore a quello di Gesù. Gli ultimi tre giorni della settimana sono i più importanti perché ricordano gli ultimi momenti di Gesù e, noi, li celebriamo con il nome di Triduo Pasquale. Il Giovedì, che noi chiamiamo Santo, è il giorno in cui si rivive “l’Ultima cena” nella quale, Gesù, spezzando il pane e offrendo il vino ai suoi discepoli, istituisce la Santissima Eucarestia e il sacerdozio. Infatti, dice: “…fate questo in memoria di me”. Questo gesto, lo fanno tutt’ora i sacerdoti durante la Santa Messa che si conclude con la Santa Comunione.  In quella stessa occasione, Gesù compie la “Lavanda dei piedi” ai suoi discepoli insegnando il “comandamento dell’amore” secondo il quale l’amore reciproco è fatto di servizio. Cosa vuol dire? Che Gesù, che è Dio, si mette al servizio di noi che siamo più deboli e fragili e lo fa chinandosi a lavare la parte più umile del nostro corpo: i piedi.

Lo fa come gesto di amore gratuito dicendo: “Vi ho dato un esempio, infatti, perché anche voi facciate come io ho fatto a voi.”. In quel momento, Giuda era uscito per andare a chiamare i soldati tradendo Gesù. Il Venerdì Santo è il giorno della morte del nostro Signore: dopo l’ultima cena, Gesù, fu arrestato e condannato a morire in croce. Dopo la dolorosa offerta della Sua vita per noi, venne deposto in una grotta chiamata “sepolcro”. Nelle nostre chiese, in questo giorno, viene ricreato il giardino del sepolcro nel quale Gesù era stato posto. Noi tutti siamo chiamati a visitarlo ed a pregare col cuore ringraziando Gesù per quanto ha fatto per noi.

Nel Sabato Santo i sepolcri vengono tolti: il tabernacolo è aperto e gli altari sono spogli. Solo la croce è presente nelle chiese: questo è il giorno del silenzio e dell’attesa della Santa Pasqua che, con grande gioia, giungerà la Domenica con la Resurrezione di Gesù!!!! Come vedete, cari bambini, in questi giorni, che sembrano pochi, si compie la salvezza più grande di tutte: la nostra.

Tutto questo viene rivissuto proprio perché non dimentichiamo il sacrificio d’amore di Gesù per noi. Tutto quello che era, tutto quello che aveva, Lui, ce lo ha donato.

Non immagineremo mai quello che ha davvero passato, perché nessun uomo potrebbe sopportarlo, cari bambini, ma questo non deve farci dispiacere, anzi, deve aiutarci a chiedere al Signore di amarlo ancora e ancora per rendere la nostra vita degna del suo sacrificio trasformandola nella vita meravigliosa che Lui ha pensato per noi!

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