Anche questa sera, lo Spirito Santo “invocato” non si è fatto attendere.
Ha soffiato forte come non mai… chissà il tragitto che avrà fatto…?
Mi piace immaginare una forza invisibile che sfiora il faro, entra per quelle che sembrano braccia tese “l’imboccatura del porto” che sono l’abbraccio di Maria di Portosalvo… e soffiando impetuoso si inchina davanti al Redentore ed entra poi con forza fermandosi… davanti al tabernacolo…
Noi eravamo riuniti lì a pensare: come essere più sinodali?
Lui è venuto e ha messo le parole sulla bocca di ognuno. Eravamo strumenti diversi, ma accordati sinfonicamente dall’amore e nell’ amore: l’Ascolto:
i nostri giovani e il futuro: “I giovani non sono il problema, siamo noi il problema, i ragazzi hanno tanta sofferenza e desiderano essere ascoltati, capiti”, “Abbiamo predicato bene, ma dato cattivo esempio”
“La società e la Chiesa”: un giovane dice: “Mi chiedo cosa slega la Chiesa da tutto il resto: la società distrae…”
La grande famiglia di Portosalvo ha una ferita aperta e un chiodo fisso: i giovani. Ma anche un grande potenziale e la capacità di rimettersi in gioco, risvegliando il desiderio di fare “insieme” cose belle.
Davanti al tabernacolo e a Maria…un sogno e una promessa: ascoltiamo e accompagniamo i giovani❣️
Grazie dal profondo del cuore a Pina, Chiara e Peppe
Grazie a tutta l’equipe: viaggiare e bello ma farlo insieme lo è ancora di più…
di Angelo Di Scala – Equipe Sinodo