Venerdì 22 aprile scorso, la comunità parrocchiale di S. Maria Maddalena in Casamicciola si è stretta come dolce famiglia adottiva intorno al giovane fratello Martin, sotto la forte e sicura guida di suor Edda, per accompagnarlo durante la celebrazione eucaristica che gli ha consentito di ricevere, per le mani del nostro Vescovo Gennaro, i sacramenti del Battesimo, dell’Eucarestia e della Confermazione. Una celebrazione solenne anche nella sua semplicità, preparata con il cuore e tutto l’affetto che la comunità ha saputo esprimere e che, siamo certi, ha commosso tutti.
I Sacramenti che gli sono stati impartiti hanno consentito a Martin di entrare a far parte di una famiglia ancora più ampia e altrettanto solida: quella della Chiesa. Così il Vescovo nella sua omelia: «Con questi sacramenti egli entrerà a pieno titolo a fare parte della Chiesa, famiglia dei figli di Dio. Il Signore Gesù con il Battesimo e l’Eucarestia lo unisce profondamente a Lui e con la Cresima gli dona la “pienezza” dello Spirito Santo. Unito a Gesù, potrà rivolgersi a Dio, chiamandolo: Abbà, Padre».
Il Vescovo ha poi proseguito ricordando quanto tale dono sia prezioso, diventare figli di Dio significa infatti avere acquisito la libertà, il battezzato ha infatti un solo Signore: Dio, che lo ama incondizionatamente. «Stupore e gratitudine dovrebbero avvolgerci di fronte a questo dono: eravamo peccatori, lontani da Dio, Gesù ci ha guariti, ci ha liberati dal peccato, ci ha portato con Lui e in Lui in Dio! Non siamo più estranei, ma figli e, se figli, anche eredi. La nostra destinazione è lì dove è Gesù, in paradiso!» Il Signore ci raggiunge sempre – ha proseguito – nei momenti più difficili, rotolando via per noi la pietra dei nostri limiti e dei nostri peccati, così come ha fatto nel sepolcro il giorno della sua gloriosa resurrezione.
E come figli dello stesso padre possiamo sentirci tutti fratelli e sorelle, membra della stessa grande famiglia dei battezzati, che si riconoscono per l’amore reciproco: i figli di Dio amano, mentre i figli del maligno portano divisione, menzogna e divisione. Ma c’è di più: i figli di Dio amano anche i loro nemici, grazie alle virtù dello Spirito Santo, che ci viene donato nei sacramenti e che ci garantisce slanci di amore e generosità tra di noi e ci spinge a buttarci nella vita.
A tal proposito il Vescovo ha poi ricordato le belle parole pronunciate da Papa Francesco lunedì 18 scorso nell’incontro a Roma con gli adolescenti: «Buttatevi nella vita. […] non abbiate paura della vita, per favore! Abbiate paura della morte, della morte dell’anima, della morte del futuro, della chiusura del cuore: di questo abbiate paura. Ma della vita, no: la vita è bella, la vita è per viverla e per darla gli altri, la vita è per condividerla con gli altri, non per chiuderla in sé stessa».