Appunti di viaggio di Don Pasquale Trani
La missione delle parrocchie di Barano e Fiaiano ha portato in Polonia, al confine con l’Ucraina, i generi alimentari raccolti grazie alla generosità degli ischitani
Partenza il 25 aprile alla volta della Polonia, per raggiungere un campo di profughi ucraini in fuga dalla guerra, presso il confine polacco. Abbiamo viaggiato con un pulmino guidato da Rosario, insieme a due agenti della polizia, Manuele e Maurizio, con padre Roman, sacerdote ucraino che a Ischia segue la comunità ucraina, e con la signora Margherita, ischitana di adozione ma di origini polacche, presso la cui casa in Polonia siamo stati accolti all’arrivo in Polonia. Ci ha preceduti di alcune ore un camion della ditta Lombardi, guidato da Luigi e Maurizio Lombardi con il carico di viveri.
In una bella giornata di sole primaverile abbiamo attraversato in giornata il confine con l’Austria, dove ci siamo fermati, nella cittadina turistica di Villach, per celebrare la Messa e…mangiare la pizza (non era poi così male!). Il giorno successivo siamo entrati in Polonia e abbiamo visitato la casa di Margherita, dove, in piena campagna, abbiamo goduto di una strepitosa fioritura primaverile e di un tempo molto mite. E Margherita ha avuto la gioia di riabbracciare una sua sorella, Maria…
Ci siamo quindi diretti a Debice, dove nel pomeriggio abbiamo incontrato il sindaco e visitato il museo delle armi all’aperto, nell’8° anniversario della canonizzazione di papa Giovanni e Giovanni Paolo II…
Giovedì 28 aprile, nel 4° giorno del viaggio solidale in Polonia per l’Ucraina vi offro il frutto della meditazione mattutina del vangelo di oggi alla luce dell’esperienza in corso in Polonia, a quattro passi dell’Ucraina in fiamme…
Dal Vangelo secondo Giovanni (3,31-36):
“Chi viene dall’alto, è al di sopra di tutti; ma chi viene dalla terra, appartiene alla terra e parla secondo la terra. Chi viene dal cielo è al di sopra di tutti. Egli attesta ciò che ha visto e udito, eppure nessuno accetta la sua testimonianza. Chi ne accetta la testimonianza, conferma che Dio è veritiero. Colui infatti che Dio ha mandato dice le parole di Dio: senza misura egli dà lo Spirito.
Il Padre ama il Figlio e gli ha dato in mano ogni cosa. Chi crede nel Figlio ha la vit…ma l’ira di Dio rimane su di lui.”
PACE, dono dall’ALTO
Signore della pace, facciamo proprio fatica a costruire la pace.
Eppure qui si fronteggiano tanti che si dicono cristiani, dunque dovrebbero ascoltare la tua Parola e avrebbero “senza misura” il tuo Spirito di pace.
Ma il tuo invito a credere in Te e “obbedire” a Te, Agnello innocente che ha preferito la tosatura della croce all’uso della violenza in ogni sua forma, spesso si frantuma contro la nostra logica, le nostre ragioni, i nostri stupidi orgogli e soprattutto i nostri interessi.
Pace, ripeti, e rimbomba dentro di noi questa parola alla quale spesso non sappiamo dare un senso.
Vogliamo la pace facendo la guerra, vogliamo la pace seminando zizzania, vogliamo la pace ma, come Tommaso, vogliamo verifiche umane.
In questi giorni vediamo scene che appartengono al cielo e troppe alla terra: persone, volontari di tutto il mondo e di ogni credo e istituzioni (come il Comune di Debice, Polonia) che si danno da fare per alleviare le sofferenze del prossimo; persone che giocano maledettamente alla guerra usando sullo scacchiere del proprio ego malato anche bambini e anziani senza alcuna pietà e residuo di umanità.
Donaci, Signore, la TUA pace, quella pace semplice e pura che non si nutre di cinica logica, ma di AMORE.
E se dentro di noi brillerà solo per un’istante la TUA pace, allora gusteremo con gioia una vita nuova, una pienezza a cui nessuna gratificazione umana può essere paragonata.
“Signore,
insegnami a non parlare come un bronzo risonante o un cembalo squillante,
ma con amore.
Rendimi capace di comprendere
e dammi la fede che muove le montagne,
ma con l’amore.
Insegnami quell’amore
che è sempre paziente e sempre gentile;
mai geloso, presuntuoso,
egoista o permaloso;
l’amore che prova gioia nella verità,
sempre pronto a perdonare,
a credere, a sperare e a sopportare.
Infine, quando tutte le cose finite
si dissolveranno e tutto sarà chiaro,
che io possa essere stato il debole
ma costante riflesso del tuo amore perfetto.”
(S. madre Teresa di Calcutta)
Venerdì 29 aprile
5° giorno del viaggio solidale in Polonia per l’Ucraina.
“VENITE A ME, VOI TUTTI CHE SIETE AFFATICATI E OPPRESSI, E IO VI DARÒ RISTORO.”
Il Vangelo di oggi si ispira alla festa di santa Caterina da Siena, compatrona d’Italia.
Mi fa pensare alla cosiddetta “Chiesa sinodale” che tanto desidera papa Francesco, ossia una comunità capace di farsi “compagna di viaggio” con tanti fratelli e sorelle che sono sparsi ovunque e soprattutto dove c’è più bisogno.
Li abbiamo trovati a centinaia in Polonia dove sostengono l’accoglienza dei circa 5 milioni di ucraini – bambini, mamme, anziani, disabili – che fuggono dalla guerra…
“Far prevalere il noi per il bene comune.
Sottolineare l’unità… Seminare tutti il Bene comune.
Cancellare la parola IO in questo momento e parlare con il NOI.”
(Papa Francesco)
BUONA “GIORNATA DI SEMINA” A TUTTI, mentre il nostro viaggio prosegue verso la nostra Itaca/Ischia…
STANOTTE ABBIAMO PERNOTTATO IN UN VILLAGGIO SPERDUTO DELLA CEKIA, dopo aver avuto problemi al pulmino…Stamattina vediamo di risolvere e ripartire al più presto…