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Bentrovati, bambini! Vi piace questa parola? Quale? “Bentrovati”. Non si usa spesso, vero? Ma qual è il suo significato? Il dizionario dice: “Si usa come formula di saluto a chi s’incontra per via o si trova in casa nostra o altrui”. Insomma, è un’esclamazione per dirci: è bello trovarti qui! Perché vi diciamo questo? Perché nello scrivere questa parola ci è capitato di pensare proprio al Vangelo di domenica 3 luglio nel quale, l’Evangelista Luca, scrive così: “In quel tempo, il Signore designò altri settantadue (discepoli) e li inviò a due a due davanti a sé in ogni città e luogo dove stava per recarsi.

Diceva loro: «La messe è abbondante, ma sono pochi gli operai! Pregate dunque il signore della messe, perché mandi operai nella sua messe! Andate: ecco, vi mando come agnelli in mezzo a lupi; non portate borsa, né sacca, né sandali e non fermatevi a salutare nessuno lungo la strada. In qualunque casa entriate, prima dite: “Pace a questa casa!”.

Se vi sarà un figlio della pace, la vostra pace scenderà su di lui, altrimenti ritornerà su di voi. Restate in quella casa, mangiando e bevendo di quello che hanno, perché chi lavora ha diritto alla sua ricompensa. Non passate da una casa all’altra. Quando entrerete in una città e vi accoglieranno, mangiate quello che vi sarà offerto, guarite i malati che vi si trovano, e dite loro: “È vicino a voi il regno di Dio”. Ma quando entrerete in una città e non vi accoglieranno, uscite sulle sue piazze e dite: “Anche la polvere della vostra città, che si è attaccata ai nostri piedi, noi la scuotiamo contro di voi; sappiate però che il regno di Dio è vicino”. I settantadue tornarono pieni di gioia, dicendo: «Signore, anche i demòni si sottomettono a noi nel tuo nome».

Egli disse loro: «Vedevo Satana cadere dal cielo come una folgore. Ecco, io vi ho dato il potere di camminare sopra serpenti e scorpioni e sopra tutta la potenza del nemico: nulla potrà danneggiarvi. Non rallegratevi però perché i demòni si sottomettono a voi; rallegratevi piuttosto perché i vostri nomi sono scritti nei cieli”». Cari bambini, questo è il grande momento dei discepoli di Gesù che dopo aver conosciuto, vissuto ed imparato gli insegnamenti del Messia, vengono finalmente inviati in ogni dove a diffondere il Vangelo. E come vengono mandati? In coppia! Magari, nei loro pensieri, si erano immaginati di dover affrontare la loro missione da soli e invece si sono ritrovati, anzi, ben trovati, in due. Sì, bambini, perché quante volte, nel loro viaggio, si saranno detti: è bello trovarti qui!

Averti qui, sapere che in questa o quell’altra situazione difficile non ero solo, e che bello sapere che posso contare su di te e tu su di me. È bello essere assieme! Non a caso, cari bambini, il Signore dice: “vi mando come agnelli in mezzo ai lupi”, perché sa che la missione dei discepoli è tutt’altro che facile! Noi sappiamo che gli agnelli non potrebbero mai stare da soli ed essere sé stessi in mezzo ai lupi senza una protezione adeguata che impedisca loro di essere mangiati! E come loro, anche i discepoli non potrebbero mai annunciare il Vangelo in un mondo che non conosce Dio, senza la protezione del Pastore che è Gesù.

Ed è per questo che Lui stesso dice loro di non portare nulla con sé, se non la Sua pace da donare a chi li accoglie, perché ciò che è necessario è già con loro: è Gesù. E chi ha Gesù non teme nulla! Lui lo promette e la storia lo conferma: il Vangelo non si è mai fermato e in ogni tempo, i discepoli, pochi o tanti, non sono mai mancati. Sono questi gli operai che servono al Signore! Quelli che hanno fiducia in Lui! Ognuno nel suo ruolo di consacrato, o genitore, o figlio.

Chiunque di noi può essere quell’operaio che serve al Signore per portare il suo amore in questa grande vigna che è il mondo. E ognuno di noi sa che non deve spaventarsi pensando di dover fare troppo, perché il Signore non ci vuole da soli a fare tutto! Avete letto? Li mandò a due a due! Quindi, bambini, non diamo limiti allo slancio che è nel nostro cuore e che ci chiede di fare del bene! Perché, già ora non siamo soli, ma, se lo chiediamo al Signore, allora potremo addirittura essere in molti!


Parola del mese – Luglio 2022

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