Cari bambini, in questo numero desideriamo parlarvi di un uomo speciale, che per tanti anni è stato sugli schermi delle televisioni italiane e che ora non c’è più, perché è partito per il Cielo il 13 agosto all’età di 93 anni. Quest’uomo si chiamava Piero Angela, e forse alcuni di voi lo hanno conosciuto; certamente, conosciuto lo è dai i vostri genitori, perché il Sig. Angela ha creato e condotto diversi programmi tv (il più famoso è Quark) sulla scienza, la tecnologia, la storia, la natura e l’ambiente, ed era un piacere guardare le sue puntate (dagli anni ‘80 fino ai nostri giorni) che hanno migliorato la qualità della tv italiana, e hanno insegnato a tante persone tante materie in un modo bello e mai noioso. Ma come mai desideriamo parlarvi di lui? Per conoscerlo un po’ di più, e perché anche da qui desideriamo dirgli il nostro grazie. Sì: ringraziamo di cuore Piero Angela che per decenni, con educazione, esperienza e semplicità, ha avvicinato gli Italiani alla Scienza, ma anche la Scienza agli Italiani, affascinandoci e tenendoci “incollati” alla tv per scoprire il mondo; grazie anche per averci insegnato che alcuni dei peggior nemici della cultura sono la noia (un libro è sempre pronto per noi, quando non sappiamo che fare…) e l’assenza di creatività (perché le materie vanno insegnate con passione). Era il 18 marzo del 1981 quando venne trasmessa la prima puntata di Quark: la prima trasmissione televisiva dedicata interamente alla Scienza. Autore e presentatore era appunto Piero Angela, che con tanto impegno ed entusiasmo studiava e raccontava la Scienza, e la prima cosa raccontò agli spettatori fu il significato di quel nome Quark, ‘preso in prestito’ dalla Fisica: infatti un quark è il più piccolo “mattoncino di materia” (materia=sostanza) finora conosciuto; ma in pochissimi, all’epoca, sapevano cosa volesse dire. Nelle sue trasmissioni faceva anche esperimenti di fisica in studio e c’era un disegnatore, Danilo Mainardi, che faceva disegni sugli animali fatti (più o meno) in diretta tv e, infine, c’erano dei video che raccontavano concetti difficili in modo chiaro e comprensibile in molti casi anche per voi bambini. Pensate che Piero era anche appassionato di musica ed ha suonato in un disco del genere musicale jazz. Ha scritto anche tanti libri, come suo figlio Alberto Angela (che ha seguito le sue orme e fa anche lui il suo stesso lavoro, con grande sapienza), ma ahinoi per bambini non ha mai scritto nulla. Troviamo il Sig. Angela, però, in due numeri di Topolino (il 3289 e il 3332) in cui si trasformò in Piero Papera in uno e Peter Quarky nell’altro, per parlare delle scoperte scientifiche proprio a voi piccoli con tanta curiosità e con il desiderio di affrontare nuove avventure e conoscere nuovi aspetti della realtà, che a loro volta aprono a nuove esplorazioni. Allora, vi lasciamo da leggere la sua intervista (ne trovate la prima parte in queste pagine; mentre la seconda e ultima parte la troverete nel prossimo numero del “Kaire dei Piccoli”) che venne pubblicata proprio su uno di questi due numeri di Topolino, e lo salutiamo dicendogli ancora un grande grazie per tutte le cose che ci ha insegnato e per aver voluto tanto bene alla scienza e al ragionamento, ricordandoci però, anche, che “la fede e la ragione sono come due ali con le quali lo spirito umano si innalza verso la contemplazione della verità”, come ha scritto il fisico italiano Enrico Medi, che con queste parole un po’ difficili voleva dirci che è bene cercare di capire il mondo, ma è altrettanto bene sentirci anche creature, perché non tutto è spiegabile, ma Colui che ci ha creati e ha fatto il mondo può spiegarci tutto. Buon viaggio nello spazio, caro Piero!