Login

Lost your password?
Don't have an account? Sign Up

La Sintesi nazionale della fase diocesana

Inizia con questo numero una analisi del documento pubblicato il 15 agosto scorso dalla CEI

Il 15 agosto scorso è stato pubblicato, ed è disponibile online sul sito dedicato al Sinodo, la Sintesi nazionale della fase diocesana del Sinodo voluto da Papa Francesco, che è iniziato nel 2021 e avrà termine nel 2025. Ricordiamo le tre fasi del Sinodo: fase narrativa, fase sapienziale e infine fase profetica, dove saranno restituite al popolo di Dio le scelte evangeliche e pastorali frutto del Sinodo. La fase narrativa è dunque quella in corso attualmente: 2021- 2022 (cui appartiene la Sintesi pubblicata il 15 agosto come resoconto) e 2022- 2023; un biennio nel quale è determinante l’esercizio dell’ascolto, secondo quanto espresso dai due documenti fondamentali pubblicati dalla Segreteria Generale per il Sinodo (Il Documento preparatorio e il Vademecum) e che coinvolge le Diocesi con le singole parrocchie, associazioni e movimenti. Al termine del primo anno si raccolgono i primi risultati e i contributi raccolti diventano oggetto di riflessione da parte delle Conferenze episcopali e dei Sinodi delle Chiese orientali. Per quanto riguarda il proseguimento del Sinodo, rimandiamo a quanto comunicato dal Vaticano nella conferenza stampa tenutasi il 26 agosto scorso e di cui vi diamo conto in un articolo su questo stesso numero.

Dunque la Sintesi nazionale della fase diocesana presenta un “resoconto sintetico del percorso compiuto nell’anno pastorale 2021-22 dedicato all’ascolto e alla consultazione capillare del popolo di Dio”, spiega la CEI. Sono 200 le sintesi diocesane e 19 quelle provenienti da altri gruppi, per un totale di circa 1.500 pagine, giunte alla Segreteria generale a fine giugno. Ricordiamo anche i due incontri nazionali dei referenti delle Equipe Diocesane che si sono svolti quest’anno a Roma, uno intermedio il 18 e 19 marzo e uno finale i 13, 14 e 15 maggio (quest’ultimo incontro è stato prezioso proprio per la stesura della Sintesi) ai quali non hanno mancato di partecipare anche i referenti della Diocesi di Ischia. C’è stato un coinvolgimento ampio ed eterogeneo sia delle chiese locali che di altre componenti. Molte infatti le diocesi che hanno coinvolto in questa prima fase anche il mondo della scuola, della politica e delle professioni. La Sintesi nazionale ci dice che si sono costituiti circa 50.000 gruppi sinodali con i rispettivi facilitatori per una partecipazione complessiva di circa mezzo milione di persone. Si è creata una rete di corresponsabili che sembra durerà anche oltre il Sinodo, cosa che costituisce per ora il primo importante frutto del Sinodo. Si è innescato in tal modo un processo che per molti è stato rivitalizzante e ha contribuito a dare un nuovo slancio a organi di partecipazione pastorale che languivano nella inoperosità, lasciando emergere la possibilità di una Chiesa non esclusivamente imperniata e chiusa intorno al parroco, ma maggiormente impegnata nella costruzione di meccanismi di corresponsabilità. “La Chiesa può essere davvero la casa di tutti – si legge nella Sintesi -, anche se “la parrocchia resta il paradigma strutturante dell’immaginario pastorale e missionario.

Tuttavia nel documento emergono anche i lati non propriamente positivi, i quali però sono da considerare come elementi importanti su cui evidentemente intervenire. Se l’utilizzo del metodo dell’ascolto ha permesso di “non impantanarsi in uno sterile confronto di idee”, ma ha favorito un autentico scambio, con una “metodologia che consente di passare dall’io al noi, dalla conversazione sono emerse fatiche e limiti di tante realtà ecclesiali, molte delle quali sono purtroppo già note, “annose questioni come il clericalismo, lo scollamento tra la pastorale e la vita reale delle persone”, il senso di fatica e solitudine da parte dei sacerdoti – ma anche dei loro collaboratori – e anche “l’afasia di tante liturgie”. Certamente l’esperienza è stata per tutti positiva e si spera che essa possa contribuire al trovare soluzioni a tali problemi, sebbene – si legge nella Sintesi – una buona fetta di clero abbia guardato al processo sinodale con molta diffidenza e superficialità. Nella Sintesi, dopo questa premessa iniziale, si trovano elencati dieci nuclei tematici che sono emersi dalla lettura dei documenti diocesani. Ve ne parliamo nei prossimi numeri. Continua…

Condividi su:

Facebook
WhatsApp
Email
Stampa

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

*
*

su Kaire

Articoli correlati

I 1700 anni del Credo di Nicea

“Occasione straordinaria per essere una luce di speranza nell’oscurità di un mondo diviso e ferito” Il 2025 è l’anno in cui ricorrerà il 1700° anniversario del Primo Concilio Ecumenico di