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Ciao Bambini! Come state? Innanzi tutto, buon inizio di settembre! Che mese speciale questo! Perché? Perché è il mese dell’impegno! In che senso? Nel senso che dopo le lunghe vacanze estive ci si ritrova pieni di nuove energie, pronti ad affrontare nuove sfide e fare nuovi progetti! Si bambini settembre è decisamente il mese dei buoni propositi! Ma quando i propositi diventano davvero buoni? Quando riusciamo a realizzarli con la nostra volontà! Vi ricordate che Gesù ci ha detto quanto sia importante “sforzarci di passare per la porta stretta?”

Benissimo, domenica 4 settembre, in vista di giorni fatti tra la sveglia che suona presto e gli impegni che si susseguono, Gesù, ci offre ulteriori consigli per vivere la nostra vita illuminata dalla luce di Dio Padre. Ascoltiamolo: In quel tempo, una folla numerosa andava con Gesù. Egli si voltò e disse loro: «Se uno viene a me e non mi ama più di quanto ami suo padre, la madre, la moglie, i figli, i fratelli, le sorelle e perfino la propria vita, non può essere mio discepolo. Colui che non porta la propria croce e non viene dietro a me, non può essere mio discepolo. Chi di voi, volendo costruire una torre, non siede prima a calcolare la spesa e a vedere se ha i mezzi per portarla a termine? Per evitare che, se getta le fondamenta e non è in grado di finire il lavoro, tutti coloro che vedono comincino a deriderlo, dicendo: “Costui ha iniziato a costruire, ma non è stato capace di finire il lavoro”. Oppure quale re, partendo in guerra contro un altro re, non siede prima a esaminare se può affrontare con diecimila uomini chi gli viene incontro con ventimila? Se no, mentre l’altro è ancora lontano, gli manda dei messaggeri per chiedere pace. Così chiunque di voi non rinuncia a tutti i suoi averi, non può essere mio discepolo». Cari bambini, le parole di Gesù sono molto strane: “Se uno ama il padre o la madre più di me, non è degno di me”. Ma come? Abbiamo detto che Dio ci ama incondizionatamente, e ora si parla di essere “degni”? Ci hanno insegnato ad amare e rispettare i nostri genitori, ed ora ci viene detto che non dobbiamo volergli “troppo” bene? Tranquilli bambini, procediamo con calma.

Ciò che vuole dire Gesù è che o scegli Dio, o non lo scegli; o metti Dio al primo posto nel tuo cuore, o nel tuo cuore non c’è posto per Lui. Perché dice questo? Non certo per farci amare di meno i nostri cari, al contrario, è perché solo avendo Lui al posto d’onore del nostro cuore, possiamo amare di più! Possiamo amare davvero! Gesù è come una fonte infinita di energia e l’energia che sprigiona è proprio l’amore cioè lo Spirito Santo! È lo Spirito che ci permette di amare chiunque in un modo che sarebbe impossibile da fare senza di Lui! Perché? Perché da soli siamo come piccole batterie: ci convinciamo di fare tanto e bene, ma le nostre possibilità sono limitate e prima o poi ci esauriamo.

Per questo Gesù propone tanti esempi di vita comune, che le persone del tempo conoscevano bene, affinché capissero, e noi con loro, che, come ogni aspetto della vita, anche quello più pratico, ha le sue regole che richiedono saggezza per essere seguite e, a maggior ragione, la nostra vita, le nostre croci e le nostre difficoltà, non possono essere vissute, affrontate e superate se non decidiamo di seguire Gesù con tutto il cuore. Perché? Perché c’è una regola che è impressa nella nostra natura di figli di Dio, cari bambini, e non può essere cambiata! Questa regola ci dice che senza Dio siamo incompleti perché non siamo stati “programmati” per stare senza di Lui! Forse la nostra mente potrebbe non capirlo, sapete? Ma il nostro cuore, cari bambini, lui lo sa bene! E se qualche volta aveste qualche dubbio su questo, allora, non serve fare altro che chiudere gli occhi, ed ascoltarla. Ascoltare cosa? Quella sensazione di mancanza, quella vocina che ci dice che cerchiamo qualcosa, ma non sappiamo cosa. Noi la risposta, cari bambini, l’abbiamo già e siamo sicuri che l’avete anche voi, ma se per alcuni ci fossero dei dubbi, beh, chiedete al vostro cuore: lui sa bene a chi appartiene!


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