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Cari bambini, avete tutti ricominciato la scuola con gioia e con qualche nostalgia per le vacanze trascorse? Ma la vacanza serve proprio a riposarsi e a divertirsi per poi ritornare, con più gioia e nuovo impegno, alla vita di tutti i giorni, proprio come anche a scuola! Ma la “scuola” di Gesù, cari bambini, non termina mai! È una scuola per la vita, per crescere e, assieme al Signore, preparare bene il proprio cuore, per far sì che il mondo e le persone, attraverso di noi, possano incontrarlo. Per questo dura per sempre! Nel Vangelo di Luca, di domenica 18 settembre, incontreremo Gesù che, per farsi capire dai suoi discepoli, propone questa storia: c’è un amministratore a cui vengono affidati tutti i beni di un ricco signore.

L’amministratore ha il compito di custodire tutti gli averi di un’altra persona e di farli fruttare. È lui che con la sua intelligenza, la sua creatività e con il suo lavoro, è chiamato a far aumentare la ricchezza del suo datore di lavoro. Ma l’amministratore della parabola, in realtà, non pensa proprio al suo padrone, pensa invece ad arricchirsi, a fare i suoi interessi e ruba i beni del suo padrone. Naturalmente i suoi imbrogli, dopo un po’, vengono scoperti, e il suo signore vuole vedere i conti, vuole vedere e capire come ha fatto il suo lavoro! L’amministratore disonesto è in trappola! Sa che, se verrà licenziato, nessuno si fiderà più di lui e si troverà senza un lavoro e soldi per vivere.

Voi, bambini, cosa avreste fatto al suo posto? Avreste chiesto aiuto a qualcuno? Beh, quello che ha fatto l’amministratore non è certo la cosa più giusta! Perché? Perché dopo aver trascorso giorni difficili pensando a cosa fare, cerca di farsi nuovi amici e se li fa proprio tra coloro che devono delle grosse somme di denaro al suo padrone: li chiama uno per uno e fa loro dei grossi sconti, così, quando si troverà senza lavoro, potrà essere accolto da loro. Caspita bambini, questo amministratore è disonesto fino alla fine però…che furbo! Ed è proprio per questa furbizia che Gesù lo loda, perché si è impegnato al massimo per tirarsi fuori dai guai. Ma era la cosa giusta da fare? Certo che no! Gesù loda l’ingegno di questo uomo disonesto solo per far capire ai suoi discepoli che la stessa furbizia, lo stesso ingegno, lo devono mettere per il bene, per costruire ciò che è bello, ciò che è buono, per cercare la giustizia e la verità. Facciamo un esempio pratico. Diciamo che uno studente non ha voglia di studiare, ma vuole passare un esame: che cosa farà? Magari passa tante ore a cercare un modo per imbrogliare all’esame nascondendo bigliettini ovunque, e così facendo supera l’esame. Che furbo!

Ma, cari bambini, se tutte le ore perse a scrivere i bigliettini le avesse impiegate a studiare, non sarebbe stato meglio? Perché, oltre ad avere superato l’esame onestamente, avrebbe guadagnato una conoscenza nuova data dallo studio! Quindi, la piccola vittoria disonesta di oggi diventerà una grande sconfitta domani! È questo che Gesù cerca di spiegare! Il Signore ci ama e si fida così tanto di noi da affidarci il mondo intero! E anche voi bambini, benché piccoli, siete amministratori (cioè, avete cura) di ciò che fa parte della vostra vita! Tutti noi siamo chiamati a rendere questo mondo più bello usando la nostra creatività, la nostra fantasia e il nostro amore in modo che il nostro Signore sia contento e soddisfatto della nostra opera!

Il segreto è quello di essere fedeli nel poco, facendo bene il nostro lavoro ogni giorno, proprio come studiare ed aiutare la nostra famiglia e i nostri amici come possiamo. È oggi che mostriamo quello che saremo domani! Perché, se il Signore vedrà che siamo stati disonesti nelle piccole cose, allora nel futuro cosa potrà mai lasciarci? Ma se ci troverà fedeli nel poco, allora, un domani ci affiderà cose sempre più grandi! Quindi bambini, cercate sempre il bene in ogni situazione perché qualsiasi scelta fatta, se fatta con amore, ha una sola conseguenza: un cuore pieno della gioia di Dio!

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