Mia figlia Beatrice frequenta la scuola primaria. Sono il rappresentante di classe e questo impegno mi dà l’opportunità di costruire rapporti personali con le famiglie. Qualche mese fa alcuni genitori mi hanno comunicato alcuni problemi con un alunno. “Francesco – nome di fantasia – è manesco con mio figlio…. oggi ha fatto piangere mia figlia…”
Dopo un breve confronto con le maestre ho capito che Francesco viene spesso isolato dalla classe perché ha un carattere impulsivo e i suoi gesti d’affetto possono sembrare duri. Allora ho chiesto a Beatrice di coinvolgere di più Francesco in classe soprattutto durante la ricreazione, senza isolarlo. Lui è molto buono, deve solo dosare la forza nei suoi gesti d’affetto. Dopo un mese, durante il colloquio dei genitori, le maestre ci comunicano che Beatrice ha aiutato tantissimo questo suo compagno nel sentirsi parte integrante della classe, risolvendo tanti problemi nei rapporti personali con i compagni.
di Lorenzo Russo