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Ciao Bambini! Ci ritroviamo nuovamente insieme e, sempre assieme, siamo giunti alla fine di un altro mese: ottobre. È stato un inizio d’autunno molto particolare e decisamente anomalo, viste le calde giornate trascorse, ma il bello della vita, cari bambini, è che quando tutto ci sembra ormai un po’ scontato, ecco che accade l’impensabile! Questo è esattamente quanto è accaduto nel Vangelo che ascolteremo domenica 30 ottobre e che vi anticipiamo con grande gioia: “In quel tempo, Gesù entrò nella città di Gèrico e la stava attraversando, quand’ecco un uomo, di nome Zacchèo, capo dei pubblicani e ricco, cercava di vedere chi era Gesù, ma non gli riusciva a causa della folla, perché era piccolo di statura. Allora corse avanti e, per riuscire a vederlo, salì su un sicomòro, perché doveva passare di là. Quando giunse sul luogo, Gesù alzò lo sguardo e gli disse: «Zacchèo, scendi subito, perché oggi devo fermarmi a casa tua». Scese in fretta e lo accolse pieno di gioia. Vedendo ciò, tutti mormoravano: «È entrato in casa di un peccatore!». Ma Zacchèo, alzatosi, disse al Signore: «Ecco, Signore, io do la metà di ciò che possiedo ai poveri e, se ho rubato a qualcuno, restituisco quattro volte tanto». Gesù gli rispose: «Oggi per questa casa è venuta la salvezza, perché anch’egli è figlio di Abramo. Il Figlio dell’uomo, infatti, è venuto a cercare e a salvare ciò che era perduto»”.

Cari bambini, chi era Zaccheo? Zaccheo era un pubblicano, cioè un esattore delle tasse che riscuoteva (riceveva) i soldi dalle persone. Spesso e volentieri, questi esattori, usavano il potere del loro ruolo per prendere più soldi del dovuto e tenerli per sé. Quindi, chi era Zaccheo? Un santo? Assolutamente no, bambini, era una persona disonesta. E quindi perché Gesù va proprio a casa sua? Per avere la risposta facciamoci ancora un’altra domanda: chi sono i santi? Alla vigilia della meravigliosa festa che si terrà in loro onore il primo giorno di novembre, vogliamo conoscerli meglio. Abbiamo detto che Zaccheo non lo era; bene, allora chi sono i santi? Persone a cui Dio dona grandi poteri? Persone che sono vissute tanto tempo fa? Nulla di tutto questo, bambini: i santi sono persone semplici, come noi, e nei secoli, fino ad oggi, ne abbiamo avuto (e continuiamo ad averne) tanti esempi: uomini, donne, bambini, poveri, ricchi, studiosi e analfabeti (come il beato Carlo Acutis, la beata Chiara “Luce” Badano, Santa Madre Teresa di Calcutta, San Giovanni Paolo II…). Non c’è un’epoca o un modello per definire un santo, ma sappiamo che tutti i santi seguono un unico modello di vita: quello di Gesù. Ed oltre a questo, sappiamo che tutti, ma proprio tutti, prima di diventare santi, sono stati peccatori. Perché diciamo questo? Per farvi capire che anche Zaccheo, come tutti noi, era chiamato ad essere santo.

Un momento: abbiamo detto che era una persona disonesta, un ladro! Vero, ma come abbiamo anticipato, la vita nasconde sorprese impensabili e, in questo caso, la sorpresa si chiama Gesù! L’incontro con Gesù, cari bambini, sconvolge ogni cosa, spazzando via le ombre del peccato, fino a quel momento commesso, per riempire la nostra vita di amore e luce di salvezza. Infatti, dopo quell’incontro, Zaccheo non sarà più lo stesso! Il suo cambiamento è immediato, tanto da promettere, e mantenere, l’impegno di restituire tutto quanto aveva rubato e anche di più! Perché, cari bambini, non c’è peccato che possa fermare Gesù! Al Signore basta poco: di Zaccheo ha usato la sua curiosità nel volerlo incontrare, ma con ognuno è diverso! Basta un piccolo spiraglio aperto nel nostro cuore che gli lasci lo spazio per entrare ed allora, da quel momento, accade la rivoluzione!

Perché non esiste nessuno che non possa diventare santo, nemmeno la persona che ha causato il peggiore dei mali! Esistono solo persone convinte che a loro non possa succedere, e questo è triste perché noi sappiamo che non è così! Gesù ci chiede solo di conoscerlo, imparare a volergli bene e fidarci di Lui: allora non ci sarà più bisogno di altro perché sarà Lui, insieme al nostro impegno, a farci diventare persone nuove, capaci di amare e compiere il bene perché sanno di essere amate da Dio. Quindi bambini, lo chiediamo di nuovo: chi era Zaccheo? Una volta era un pubblicano. Ed ora? Ora, in Cielo, probabilmente è un santo! Buona festa di Ognissanti!

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