Chicchi di sole, di luce, speranza, bagliori dal passato che approdano ad Ischia: è con queste premesse che, nei primi giorni di un ottobre assolato, ha avuto luogo sull’isola d’Ischia la presentazione ufficiale della sezione territoriale ANPI Isola d’Ischia dedicata a “Teresa Mattei”.
Chicchi – era il suo nome da partigiana, all’anagrafe Teresa Mattei – visse e spese la sua vita all’insegna dell’antifascismo e della giustizia. Pochi sanno o ricordano che fu lei a individuare nel fiore di mimosa il simbolo della Festa della Donna. Nel celebrare una donna che ha avuto all’attivo una guerra, un paio di arresti e parecchie espulsioni per aver manifestato la sua onestà intellettuale, l’Anpi di Ischia, intitolata a lei, Chicchi, la ricorda.
E a rispolverare la memoria di tutti noi ci pensa un giovane, che fortunatamente è divenuto con rapidità intelligente, grazie all’intuizione del Presidente, Marianna Lamonica, il Vice presidente dell’Anpi sezione di Ischia: il nostro Davide Laezza, giovane studente universitario, schiaffeggia la platea con parole tipo resistenza, cultura, rinnovamento, inversione di tendenza.
Che se uno ci pensa, per come stiamo messi e per dove siamo arrivati, non sono affatto termini e concetti scontati. Con queste premesse e la speranza di altrettante promesse, viene facile immaginare tanti, minuscoli, chicchi di sole che si riflettono nei tiepidi autunni della memoria, sognare brulicanti faville di un tizzone appena acceso nei freddi inverni dell’azione, sperare in barlumi di lucciole che si accendono nelle notti di annoiate estati.
Nella Biblioteca Antoniana è stata così presentata la neonata sezione dell’Anpi “Teresa Mattei”. Già il luogo scelto la dice lunga sulla esigenza di far da collante tra i momenti culturali di un certo spessore e le realtà presenti sul territorio. Il presidente Marianna Lamonica e il Vice presidente sono stati presentati dal professore Ciro Raia Presidente Anpi provinciale di Napoli e referente regionale, e solo a causa del covid non è potuto intervenire il professore Leandro Limoccia, presidente di Libera.
Con loro tuttavia c’era la nostra guerriera – ne abbiamo parlato qualche numero fa – Sara Cucciolito, che, giovane e determinata, ha contribuito fortemente (e follemente) alla nascita della Sezione Isolana.
Nel rispolverare la bellezza e la preziosità della nostra carta costituzionale, grazie ai Padri costituenti si è evidenziato che nell’art. 3 quel “di fatto” è stato fortemente voluto proprio da lei, Teresa Mattei.
«Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali. È compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l’eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l’effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all’organizzazione politica, economica e sociale del Paese».
È lei, Teresa Mattei, cui la Sezione ANPI Ischia è intitolata, a volere che venisse aggiunta la locuzione rafforzativa “di fatto”.
L’Anpi non imbraccerà nessun fucile col colpo in canna, né costruirà trincee o rifugi, l’Anpi si propone di fare squadra e resistere attivamente a tutte le forme di sopruso, di manipolazione, di esclusione, di razzismo, di classismo e tutto quel che non concorre al bene comune, dove il ricorso alla memoria significherà anche crescere nel presente, facendo attenzione a quei ricordi che per varie ragioni e a seconda di chi li tramanda, cambiano come cambia la pelle di chi si dichiara testimone: la memoria è un’altra storia e combatte contro il male del secolo, l’indifferenza. L’ANPI è contro ogni conflitto e a favore della sana ed intelligente eresia. Eretico è colui che sceglie in autonomia e non si presta a strumentalizzazioni e/o manipolazioni di sorta.
Il saluto al Comandante della Compagnia Carabinieri, presente in sala, ricorda subito che i carabinieri furono i primi partigiani a schierarsi contro i tedeschi.
L’inaugurazione termina con il monito di Martin Luther King: “Non mi spaventano le parole dei potenti quanto il silenzio delle persone per bene”, e l’unico modo che abbiamo per non restare in silenzio è armarci di cultura e di sapere e questo, chi ha in mano il potere lo sa.
Teresa Mattei è morta nel 2013 a 92 anni; all’epoca del decesso era l’ultima donna vivente fra i membri dell’Assemblea Costituente.
La trasmissione della memoria alle nuove generazioni è la battaglia che ha segnato buona parte della sua esistenza, ai giovani dirà, in una delle sue ultime apparizioni “Siete la nostra speranza, il nostro futuro. Custodite gelosamente la Costituzione. Abbiamo bisogno di voi in modo incredibile. Cercate di fare voi quello che noi non siamo riusciti a fare: un’Italia veramente fondata sulla giustizia e sulla libertà”.