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Guardiamo tutti con amore

Cari bambini, in questa “Parola del Mese” troviamo una delle pagine più belle del Vangelo di Gesù: quella sulle Beatitudini. Avrete già sentito questa parola forse tante volte, ma vediamo più da vicino cosa Gesù ci vuole dire con questo suo “discorso della montagna”, che troviamo narrato nel Vangelo di Matteo (Mt 5, 1-12a), e che la Chiesa ci ha invitati ad ascoltare e leggere nella liturgia del 1° Novembre, giornata di Tutti i Santi. “In quel tempo, 1vedendo le folle, Gesù salì sul monte: si pose a sedere e si avvicinarono a lui i suoi discepoli. 2Si mise a parlare e insegnava loro dicendo: 3«Beati i poveri in spirito, perché di essi è il regno dei cieli. 4Beati quelli che sono nel pianto, perché saranno consolati. 5Beati i miti, perché avranno in eredità la terra. 6Beati quelli che hanno fame e sete della giustizia, perché saranno saziati. 7Beati i misericordiosi, perché troveranno misericordia. 8Beati i puri di cuore, perché vedranno Dio. 9Beati gli operatori di pace, perché saranno chiamati figli di Dio. 10Beati i perseguitati per la giustizia, perché di essi è il regno dei cieli. 11Beati voi quando vi insulteranno, vi perseguiteranno e, mentendo, diranno ogni sorta di male contro di voi per causa mia. 12Rallegratevi ed esultate, perché grande è la vostra ricompensa nei cieli.»” .

Chi sono questi beati di cui Gesù parla? Sono i Santi, ma possiamo esserlo anche noi! Noi? Sì! Tutti! Ognuno di noi può essere un beato, un santo! Abbiamo già parlato di questo, qui sul Kaire dei Piccoli, in passato, varie volte: i Santi non sono delle persone perfette, che non hanno mai sbagliato nella vita o che hanno scelto sempre la via del bene, ma che dopo aver sbagliato, aver fatto il male o essere state lontane dal bene e dal bene più grande di tutti, che è Gesù, hanno sentito nel cuore e capito con la mente che la sola cosa che vale nella vita è farsi abbracciare da Gesù e farsi coccolare dal Suo amore infinito, che non ci giudica per ciò che facciamo, ma anzi è sempre lì pronto che ci aspetta misericordioso proprio per abbracciarci, ed insieme creare tante cose belle nel mondo! Nei beati di cui Gesù ci parla è racchiuso tutto il Suo insegnamento: dovrebbe essere il nostro programma di vita! Quando Gesù ha pronunciato questo discorso sul monte, c’erano tantissime persone che lo ascoltavano.

Oggi, probabilmente siamo di meno, ma per il Signore non sono importanti i numeri, per Lui è importante il cuore di chi ascolta, anche se fosse il cuore di una persona sola, perché quel bene che posso fare io non lo può fare nessun altro al posto mio. Gesù infatti avrebbe dato la sua vita, morendo sulla croce, anche solo per te che leggi… Sì: Gesù mi vuole, ti vuole, ci vuole così tanto bene! Questo lo sappiamo, infatti, perché ha dato la Sua vita per tutti noi, perché le macchie (peccati) sulla nostra anima potessero venir lavate via per sempre, per poter tornare con Lui in Cielo, una volta finito il nostro viaggio qui sulla Terra. Allora proviamo a tenere i nostri cuori puri e liberi dalle tante cose malvagie e negative.

Come Jazmin dall’Australia, che qui nella Parola del Mese vediamo impegnata nella sua vita quotidiana a perdonare il suo compagno che le fa i dispetti… proviamo anche noi ad andare “contro corrente” impegnandoci a vivere queste beatitudini: il Signore non tarderà a farci sentire la Sua pace. Proviamo! Usiamo tutte le nostre forze con le Sue! Un giorno, un padre guardava il suo bambino che cercava di spostare un vaso di fiori molto pesante. Il bimbo si sforzava, sbuffava, brontolava, ma non riusciva a muovere il vaso di un millimetro. Allora il padre gli chiese: “Hai usato proprio tutte le tue forze?”. “Sì”, rispose il bambino. Ma il papà gli disse: “No, perché non mi hai chiesto di aiutarti”. Pregare è scegliere l’amicizia con Gesù, è usare tutte le nostre forze con quelle di Dio nostro Padre, e senza che ce ne accorgeremo sapremo guardare tutti con amore!

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