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Ciao Bambini! Anche stavolta noi del “Kaire dei piccoli” apriamo le porte del nostro piccolo angolino pronti ad accogliere chiunque di voi voglia farsi vicino a noi, agli altri, ma soprattutto a Gesù! Questa è un’occasione un po’ speciale, sapete? Sì, perché domenica 20 novembre festeggeremo la solennità di Cristo Re!

Sapete, bambini, questa festa è importante per diversi motivi: il primo, è che celebrare la regalità di Gesù è un modo per riparare a tutte le offese fatte a Lui che, a partire dal suo tempo e fino ai giorni nostri, continuano da parte di chi non lo riconosce come Dio e sovrano. Per noi cristiani, infatti, Gesù è il Signore della storia e del tempo e, soprattutto, del nostro cuore!

Il secondo, è che questa festa segna la fine dell’anno liturgico (il calendario delle celebrazioni cristiane); da domenica 27 novembre, infatti, entreremo ufficialmente nel periodo di Avvento che ci prepara alla venuta del Natale! Che bello! Ed il terzo motivo, ma non meno importante, è che in questo giorno si celebra anche la Giornata mondiale della gioventù, anche detta GMG. Ne avete mai sentito parlare? No?

È una bellissima festa fondata nel 1985 dal Papa S. Giovanni Paolo II per mettere i giovani, e quindi anche voi, al centro della Chiesa. Il Papa sentiva il desiderio di aiutare i ragazzi a compiere le loro aspirazioni per avere un proprio spazio nella chiesa e nel mondo. Questi incontri si svolgono tutti gli anni in tutti i paesi del mondo e, ogni tre anni, ne viene organizzato uno a livello internazionale dove tutti i giovani di tutte le nazioni, si incontrano e si riuniscono in una città di un paese sempre diverso. Non è una cosa bellissima? Sapete bambini, questo evento porta con sé una grande gioia e tanto entusiasmo da parte di chiunque partecipi.

E se siamo felici noi, cari bambini, chissà come lo sarà Gesù! Vedete: nel Vangelo di Luca di domenica 20 novembre, scopriremo quanto Gesù ha dovuto soffrire per mostrare a noi il vero volto dell’amore di Dio e il vero valore di un Re e forse, non a caso è stata scelta questa data per la GMG.

Scopriamo il perché: “In quel tempo, [dopo che ebbero crocifisso Gesù,] il popolo stava a vedere; i capi invece deridevano Gesù dicendo: «Ha salvato altri! Salvi sé stesso, se è lui il Cristo di Dio, l’eletto». Anche i soldati lo deridevano, gli si accostavano per porgergli dell’aceto e dicevano: «Se tu sei il re dei Giudei, salva te stesso». Sopra di lui c’era anche una scritta: «Costui è il re dei Giudei». Uno dei malfattori appesi alla croce lo insultava: «Non sei tu il Cristo? Salva te stesso e noi!». L’altro invece lo rimproverava dicendo: «Non hai alcun timore di Dio, tu che sei condannato alla stessa pena? Noi, giustamente, perché riceviamo quello che abbiamo meritato per le nostre azioni; egli invece non ha fatto nulla di male». E disse: «Gesù, ricordati di me quando entrerai nel tuo regno». Gli rispose: «In verità io ti dico: oggi con me sarai nel paradiso».

Cari bambini, quante offese ha subito il nostro Signore? Quanto male gli è stato fatto e quante parole cattive gli sono state dette senza che nessuno si rendesse conto che se Lui avesse davvero salvato sé stesso, allora, non avrebbe salvato noi? Sì, bambini, pensiamo un attimo a cosa sarebbe successo se Gesù avesse deciso di mostrare Chi era. Immaginate quali sarebbero state le reazioni di tutti, se eserciti di Angeli fossero corsi in aiuto del nostro Signore. Sarebbe stato incredibile! Tutti si sarebbero inginocchiati, spaventati, riconoscendo che Gesù era davvero Figlio di Dio! Sarebbe successo tutto questo, ma a noi cosa sarebbe accaduto? Chi avrebbe offerto a Dio quella vita così preziosa in cambio della nostra liberazione dal peccato? Nessuno.

Ma Gesù è rimasto lì in silenzio, al suo posto, sulla sua e nostra croce a offrire i nostri peccati perché noi ne fossimo liberi. È rimasto lì a mostrare al mondo, da quel giorno in poi, che un re non è colui che si fa servire e difende il proprio regno e tesoro con gli eserciti, ma è Colui che difende il suo popolo offrendosi al suo posto; perché il suo popolo è il suo vero tesoro! Quindi, bambini, è giusto dare gioia a Dio in cambio di tutto ciò? È bello vedere radunate tutte le persone del mondo con entusiasmo per celebrarlo, dopo che Gesù le ha viste tutte divise e diffidenti sotto la propria croce? Sì, pensiamo che lo sia.

E se lo pensate anche voi, allora, spalancate il vostro cuore, aprite la vostra bocca con un bel sorriso e ringraziate, dicendo: “Grazie Gesù per essere quel re… il nostro re!”

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