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È sul Cammino sinodale che si è concentrata la riflessione dei membri del Consiglio Episcopale Permanente, riuniti il 16 novembre 2022 in sessione straordinaria a Roma, presso la sede CEI di Circonvallazione Aurelia 50. Aprendo i lavori, il Cardinale Presidente si è soffermato sull’importanza del percorso in atto nelle Diocesi italiane che sta consentendo un ascolto diffuso, da ampliare sempre di più per poter parlare a tutti. Un elemento di novità, da valorizzare per il prosieguo del Cammino e all’interno delle comunità ecclesiali, è rappresentato dalla rete dei referenti diocesani, i primi ad aver accettato la sfida del cambiamento.

Nel corso della giornata, i Vescovi hanno approvato il testo dell’organigramma del Cammino sinodale delle Chiese in Italia e si sono confrontati sulla prima stesura della Ratio nationalis per la formazione nei seminari d’Italia che intende aggiornare il testo del 2006. Al Consiglio Permanente è stato anche offerto un aggiornamento sull’impegno delle Chiese in Italia per contrastare il peccato e reato gravissimo degli abusi ed è stato presentato il Primo Report Nazionale sulle attività di tutela nelle Diocesi italiane. I Vescovi hanno provveduto infine ad alcune nomine. 

Preoccupazione per una guerra folle

Il Cammino sinodale, entrato nel vivo del secondo anno della “fase narrativa”, è stato al centro della sessione straordinaria del Consiglio Episcopale Permanente, che si è svolta il 16 novembre 2022 a Roma, sotto la guida del Cardinale Matteo Zuppi, Arcivescovo di Bologna e Presidente della CEI.

In apertura dei lavori, il Cardinale Presidente ha sottolineato che “il percorso che le Chiese in Italia stanno vivendo è un momento importante di ascolto, anche per capire perché tanti non si sentono ascoltati da noi; per non parlare sopra; per farci toccare il cuore; per comprendere le urgenze; per sentire le sofferenze; per farci ferire dalle attese; per parlare a tutti”.

Secondo il Cardinale Presidente, “una delle novità più grandi, uno dei segnali più positivi è la rete dei referenti diocesani: circa 400 che in questi mesi si sono spesi nelle diocesi, promuovendo iniziative, producendo sussidi e inventando strade nuove per realizzare l’ascolto”. “Sono stati i primi – ha osservato – a mettersi in gioco, ad accettare la sfida del cambiamento, a sperimentare un modo diverso di lavorare insieme”.

Nel suo saluto introduttivo, il Presidente della CEI non ha mancato di esprimere “preoccupazione” per le sofferenze della gente e per le “pesantissime ricadute di una guerra folle, che auspichiamo e preghiamo sia fermata subito per il bene di tutti”, condividendo le parole pronunciate da Papa Francesco all’Udienza generale del mercoledì: “Preghiamo affinché il Signore converta i cuori di chi ancora punta sulla guerra e faccia prevalere per la martoriata Ucraina il desiderio di pace, per evitare ogni escalation e aprire la strada al cessate-il-fuoco e al dialogo” (16 novembre 2022).

Organigramma del Cammino sinodale delle Chiese in Italia

Il Consiglio Permanente ha ribadito la validità dei gruppi sinodali, soffermandosi sulla proposta dei tre “cantieri sinodali” (della strada e del villaggio; dell’ospitalità e della casa; delle diaconie e della formazione spirituale) comuni a tutte le diocesi italiane, secondo il documento “I cantieri di Betania” e il successivo Vademecum metodologico “Continuiamo a camminare”. I cantieri, hanno sottolineato i Vescovi, “possono aiutare nell’esercizio di apertura ai mondi che non ci appartengono, quelli con cui pensiamo di non aver nulla da spartire perché sono lontani dall’esperienza cristiana o perché fanno paura”. Con l’invito a osare sempre di più, con grande creatività. Il Consiglio ha poi approvato il testo dell’organigramma del Cammino sinodale delle Chiese in Italia. In premessa viene ricordato che “agli organi statutari della CEI (in particolare Assemblea Generale, Consiglio Episcopale Permanente, Presidenza) spetta la responsabilità di accompagnare i lavori del Cammino sinodale e di compiere le scelte di fondo, in base alle specifiche competenze”. Per sostenere il percorso a livello nazionale, viene costituito un servizio di coordinamento composto dall’Assemblea dei Referenti diocesani, dal Comitato nazionale del Cammino sinodale, dalla Presidenza del Comitato nazionale. Ora si procederà a designare i membri del Comitato e della Presidenza.

Ratio nationalis per la formazione nei seminari d’Italia

Un ampio confronto ha accompagnato la presentazione della prima stesura della Ratio nationalis per la formazione nei seminari d’Italia che intende aggiornare “La formazione dei presbiteri nella Chiesa italiana. Orientamenti e norme per i seminari” del 2006, testo già allineato con le indicazioni di “Pastores dabo vobis” (1992) e ancora punto di riferimento essenziale per tutti i formatori in Italia.

Gli aggiornamenti più significativi riguardano i capitoli relativi alla “Tappa propedeutica” e all’“Itinerario formativo” del Seminario maggiore. L’obiettivo finale è quello di elaborare un testo puntuale, ma aperto ad ulteriori sviluppi, in linea cioè con i grandi cambiamenti epocali, con il Sinodo della Chiesa universale e con il Cammino sinodale delle Chiese che sono in Italia. L’esame del testo proseguirà nei prossimi mesi, coinvolgendo le Conferenze Episcopali Regionali, per presentare alla sessione primaverile del Consiglio Permanente la versione definitiva che verrà poi portata all’Assemblea Generale del maggio 2023. L’impegno per la tutela dei minori e delle persone vulnerabili È costante l’attenzione dei Vescovi sul tema della tutela dei minori e delle persone vulnerabili. Nel corso dei lavori è stato presentato il primo report sulla rete territoriale costituita dopo le “Linee guida per la tutela dei minori e delle persone vulnerabili” del 2019. La rilevazione, effettuata da docenti esperti dell’Università Cattolica del Sacro Cuore – sede di Piacenza, intende verificare lo stato dell’arte nel biennio 2020-2021 in merito all’attivazione dei Servizi Diocesani o Inter-diocesani per la tutela dei minori, dei Centri di ascolto e dei Servizi Regionali. Lo studio offre uno strumento conoscitivo alla Conferenza Episcopale Italiana per implementare le azioni di tutela dei minori e delle persone vulnerabili nelle Diocesi italiane. Al Consiglio Permanente è stato anche offerto un aggiornamento sull’impegno delle Chiese in Italia, riassunto nelle cinque linee di azione assunte dalla 76ª Assemblea Generale (23-27 maggio 2022), circa la formazione di tutto il popolo di Dio e la prevenzione per evitare che il peccato e reato gravissimo degli abusi accada. A queste linee si aggiunge l’Accordo con la Pontificia Commissione per la Tutela dei Minori, firmato il 28 ottobre a Roma dai Cardinali Sean O’Malley e Matteo Maria Zuppi, Presidenti rispettivamente della Pontificia Commissione e della Conferenza Episcopale Italiana. L’intesa mira a promuovere un impegno comune sempre più incisivo nel combattere gli abusi sessuali all’interno della Chiesa. Alla base c’è la condivisione di un approccio integrale e delle buone prassi adottate dalla Chiesa in Italia per la tutela dei minori e delle persone vulnerabili.

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