E così anche per Gabriele arriva il primo giorno alle elementari. Per preparaci al fatidico evento iniziamo a parlarne in famiglia da un po’ ma la sua reazione è sempre stata molto precisa: “non ci voglio andare!”
Gabriele nel suo curriculum scolastico (due anni di asilo nido + tre di infanzia) ha cambiato ben cinque maestre pur frequentando lo stesso istituto. È comprensibile un po’ di diniego da parte sua. Inoltre – non sembra – è timido e deve faticare un po’ per conoscere amichetti nuovi. Ricorriamo quindi alla carta jolly e chiediamo l’aiuto a sua sorella Beatrice, più grande di due anni, che già conosce le regole della nuova scuola. Ed ecco che scatta in lei quel neurone femminile che la fa diventare una mamma. “Gabri, non ti preoccupare, finalmente potrai imparare a leggere e a scrivere. Le maestre sono tenere e la scuola è bellissima. Poi ci sono anch’io lì…!”
Ecco a cosa serve la complicità familiare: basta uno sguardo, un’intesa, che tutto prende il verso giusto.