“Abbiamo portato la vicinanza della Chiesa italiana a questa comunità che vive un momento di grande dolore”, ha detto don Marco Pagniello, Direttore di Caritas Italiana, che nei giorni scorsi è stato sull’isola di Ischia.
“La popolazione dell’isola – ha aggiunto don Pagniello – sta vivendo un momento di grande dolore, rabbia, che spero possa trasformarsi in riflessione comune. Con il nostro accompagnamento, questa comunità cristiana è chiamata sempre più ad abitare e riappropriarsi di questo luogo con protagonismo e responsabilità. Siamo qui a disposizione e capire cosa possiamo fare come Chiesa. La Diocesi ha bisogno del nostro supporto e si sta dando da fare tanto per la propria gente”.
Attraverso la Caritas di Ischia, infatti, grazie a moltissimi volontari, è presente al fianco degli sfollati, dei soccorritori, delle persone – ammalati, anziani ecc. – che vivono nelle proprie case ma non possono uscire. Vengono consegnati viveri, cibo, bevande, farmaci, indumenti, giochi per i più piccoli, e soprattutto si offre un servizio di ascolto psicologico.
L’entità degli aiuti e degli interventi da realizzare dipenderà dai bisogni individuati una volta usciti dalla primissima emergenza. Caritas Italiana, in costante collegamento con la Diocesi, la Caritas diocesana e la delegazione regionale coordinerà gli aiuti e le donazioni e cercherà di sostenere soprattutto le iniziative di partecipazione da parte della popolazione stessa.
“Naturalmente – sottolinea don Pagniello – questo è solo un segno, una goccia che si deve aggiungere a quanto tutti insieme possiamo fare, un tassello nella costruzione di un ecosistema favorevole all’uomo, verso quella “ecologia integrale” indicata da Papa Francesco in cui il valore della solidarietà unito a quello dell’assunzione di responsabilità, personale e collettiva, può produrre risultati concreti e contribuire alla ricostruzione di comunità territoriali consapevoli, solidali e capaci di speranza.”