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Il parroco racconta la generosità dei giovani

i giovani di ischia aiutano a liberare il fango

Don Gino Ballirano, parroco della chiesa di Santa Maria Maddalena di Casamicciola spiega perché è importante la vicinanza di Francesco alla popolazione dell’isola e rivela come sia prezioso lo slancio di energia degli abitanti più giovani, pronti a dare il loro contributo e ad aiutare anche la Chiesa a costruire, insieme, quella coesione sociale necessaria per sanare le ferite.

Don Gino Ballirano risponde al telefono, sente il bisogno di raccontare questi giorni bui, di dolore e lutto, fatti di silenzi, compresi quelli dinanzi a domande che non trovano risposta. Rabbia mista a rassegnazione, per quanto era già successo e si spera non accada più. Risuonano le parole: condono, abusivismo, negligenza sull’isola ferita, ma c’è spazio anche per la luce di chi, come questo sacerdote, non smette di essere accanto alle persone. 

I giovani vogliono aiutare 

“Lo vedo nei giovani, talvolta si pensa che non siano disposti a fare qualcosa per il prossimo, ma qui c’è una voglia enorme di dare una mano, di impegnarsi per la comunità e credo che la Chiesa deve riuscire ad incanalare questa energia, questo amore che arriva dal profondo dei cuori di questi ragazzi”. Don Gino inizia così il racconto del bene che sta emergendo tra le ferite di Casamicciola, dove il ruolo della Chiesa è importante. “Spetta a noi, come pastori non solo il compito di annunciare la speranza del Vangelo, la gioia della nascita di Gesù – che verrà vissuta in modo certamente particolare tra pochi giorni, sottolinea il sacerdote -, ma anche quello di mettere insieme le diverse parti sociali, di favorire l’incontro, di unire in un momento di difficoltà così grande”. 

“La carezza del Papa arriva con la visita del cardinale Krajewski – prosegue il parroco di Casamicciola – e di questo siamo molto grati. Conta moltissimo per la popolazione dell’isola sentire questa vicinanza, in questi giorni poi più volte sia Krajewski che il cardinale Zuppi hanno chiamato, hanno chiesto cosa poteva servire. La Chiesa è davvero vicina”. Sono tanti i momenti vissuti in questo periodo, alcuni drammatici, altri invece conclusi con un lieto fine. “Nelle ore immediatamente successive alla tragedia ho chiamato tanti conoscenti, per sapere dove fossero. Se erano riusciti a mettersi in salvo. Rivederli poi è stato davvero incredibile, lì ho sentito cosa vuol dire essere un pastore, un padre”, conclude don Gino, con la voce rotta dall’emozione.

La preghiera del Papa 

Francesco prega per la popolazione di Ischia colpita dalla frana

All’indomani della tragedia, il Papa ha rivolto il suo pensiero agli abitanti del comune di Casamicciola, nell’isola di Ischia. Lo ha fatto al termine della recita della preghiera mariana dell’Angelus, pregando per le vittime, per i loro familiari e per i soccorritori: “Sono vicino alla popolazione dell’Isola d’Ischia, colpita da un’alluvione. Prego per le vittime, per quanti soffrono e per tutti coloro che sono intervenuti in soccorso.”

Fonte: Andrea De Angelis – Vatican News

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