Il 13 dicembre, giorno di S. Lucia, non è il giorno più corto che ci sia
È incredibile come una semplice rima possa opporsi ad una verità scientifica. Il giorno più corto cade nel solstizio d’inverno, il 21 o 22 dicembre, quando il sole sorge tardi e tramonta tardi. Nel giorno del solstizio d’inverno inizia ufficialmente l’inverno astronomico nell’emisfero boreale (l’estate in quello australe). L’inverno meteorologico inizia invece convenzionalmente il 1° dicembre. Occorre, comunque, fare alcune considerazioni.
Prima dell’introduzione del calendario gregoriano (1582), la celebrazione di S. Lucia cadeva 10 giorni più tardi in prossimità del solstizio d’inverno e questo fu probabilmente dovuta alla volontà di sostituire antiche feste popolari del nord Europa che celebravano la luce nello stesso periodo. Altre tradizioni religiose festeggiano la luce in periodi vicini al solstizio d’inverno, come per esempio la festa di Hanukkah ebraica che dura otto giorni o la festa di Diwali in India.
Va anche precisato che il 13 dicembre il sole nasce prima ma tramonta pure prima che nel solstizio invernale. A Napoli, per esempio, il 13 dicembre, il sole nasce alle 7:19 e tramonta alle 16:36 (durata luce pari a 9 ore e 17 minuti) mentre il 21 dicembre il sole nasce alle 7:24 e tramonta alle 16:39 (durata luce pari a 9 ore e 15 minuti). Il giorno più corto, ovvero quello con meno ore e minuti di luce, cade sempre nel solstizio invernale (con una durata di luce sempre minore procedendo verso nord), a smentire il detto: per S. Lucia s’accorcia la notte e s’allunga il dì.
Fonte: Adriano Mazzarella, in collaborazione con SegnideiTEMPI