Login

Lost your password?
Don't have an account? Sign Up

Buon Natale, bambini! Che emozione! Non possiamo contenerla! Ci siamo preparati tanto! Abbiamo atteso e sperato e avuto fiducia… il Natale del Signore ci porta Gesù: l’Emmanuele, che vuol dire “Dio con noi”!! L’evento è così importante che, come per la Pasqua del Signore, la Chiesa celebra diverse Messe con diverse letture che accompagnano la venuta di Gesù in ogni suo momento, dalla Notte Santa del 24 a tutto il 25 dicembre.

Quello che ascolteremmo assieme è il Vangelo della Notte di Natale scritto dall’Apostolo Luca: “In quei giorni un decreto di Cesare Augusto ordinò che si facesse il censimento di tutta la terra…Tutti andavano a farsi censire, ciascuno nella propria città. Anche Giuseppe doveva farsi censire insieme a Maria, sua sposa, che era incinta. Mentre si trovavano in quel luogo, si compirono per lei i giorni del parto. Diede alla luce il suo figlio primogenito, lo avvolse in fasce e lo pose in una mangiatoia, perché per loro non c’era posto nell’alloggio. C’erano in quella regione alcuni pastori che, pernottando all’aperto, vegliavano tutta la notte facendo la guardia al loro gregge. Un angelo del Signore si presentò a loro e la gloria del Signore li avvolse di luce. Essi furono presi da grande timore, ma l’angelo disse loro: «Non temete: ecco, vi annuncio una grande gioia, che sarà di tutto il popolo: oggi, nella città di Davide, è nato per voi un Salvatore, che è Cristo Signore. Questo per voi il segno: troverete un bambino avvolto in fasce, adagiato in una mangiatoia». E subito apparve con l’angelo una moltitudine dell’esercito celeste, che lodava Dio e diceva: «Gloria a Dio nel più alto dei cieli e sulla terra pace agli uomini, che egli ama»”.

Cari bambini, noi siamo sempre felici quando arriva il Natale, non è vero? Per noi è un momento di gioia, di incontri, di cene e scambi di regali, ed è giusto perché la nascita di Gesù è gioia vera! Però, per apprezzare di più il grande significato di questo immenso dono di Dio, potremo cambiare punto di vista e vivere il Natale guardandolo con gli occhi di chi lo ha vissuto direttamente: Maria, la mamma di Gesù. La meraviglia di questo giorno, cari bambini, nasconde le grandi difficoltà che Maria e Giuseppe hanno dovuto affrontare: il viaggio, il freddo, e la delusione di vedere ogni porta chiusa in faccia nel tentativo di trovare un riparo per loro e, soprattutto, per lei che era così vicina al parto.

Cosa può pensare una mamma nel vedere nascere il proprio bimbo al gelo di una grotta e doverlo posare in una mangiatoia per animali? Ma Gesù ha scelto di nascere così. Perché? Perché fin da subito si è mostrato come il Salvatore! Il Salvatore dal peccato, ma anche il Consolatore nelle difficoltà. Gesù è nato povero tra i poveri, fragile tra i fragili e piccolo tra i piccoli perché né i poveri, né i fragili, né i piccoli potessero sentirsi soli. Perché capissero che se Dio si è fatto come loro, allora questo Dio, non è così distante, ma è molto, molto vicino e pieno di amore. Sapete cosa diceva San Paolo in una sua lettera? “Quando sono debole, è allora che sono forte”, perché Gesù, in quei momenti, ancora di più che in altri, è con noi! E questo ce lo mostra invitando, attraverso gli angeli, dei poveri pastori che, come Giuseppe e Maria, non se la passavano così bene visto che dovevano stare svegli tutta la notte al freddo, a badare al gregge.

La luce di Gesù riscalda da subito il freddo di un cuore triste e solo: dona coraggio a chi teme e speranza a chi dispera. Cari bambini, Gesù, come vediamo, non nasce nel lusso, nel rumore e nelle distrazioni: nasce nel cuore di chi lo cerca, di chi ne ha bisogno, ma magari non lo sa; nasce nel silenzio di chi lo prega. Allora, in tutto questo, cari bambini, perché spesso lo festeggiamo senza invitarlo? Quando il mio pensiero va solo al regalo, alla cena o al pranzo con amici e parenti, alla festa sfarzosa, allora, forse, mi sto dimenticando qualcosa, anzi qualcuno… Mi sto dimenticando di Gesù. Non è forse vero? Può capitare. E allora, che fare? Allora, in tutta questa frenesia, cerchiamo un minuto per pregarlo così: “Grazie Gesù per tutto quello che ci hai insegnato anche nei momenti della tua nascita. Rendici attenti alla tua parola, perseveranti nel cammino della vita e annunciatori gioiosi del tuo vangelo, perché tutti possano conoscerti, amarti e dirti in questo giorno: Auguri Gesù, ti vogliamo bene!”. Buon Natale di Gesù a tutti da noi del “Kaire dei Piccoli”!

Condividi su:

Facebook
WhatsApp
Email
Stampa

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

*
*

su Kaire

Articoli correlati

Chi crede in me, farà opere anche più grandi

Incontri diocesani in preparazione del Giubileo con la biblista Laura Paladino 11,12 e 13 ottobre (II parte) Ripercorre e rileggere lo straordinario racconto della Genesi, in particolare la parte che

oratorio san vito

L’oratorio c’è!

La dispersione dei ragazzi dopo la Prima Comunione nelle parrocchie è un problema annoso che difficilmente trova soluzione: i bambini crescono, richiedono autonomia, si sentono grandi, hanno tanti impegni, scolastici

Nessuno nasce in un corpo sbagliato

Il 13 ottobre 2024 è iniziato dal Teatro Italia di Roma il Tour di Luka Hein, una giovane ragazza statunitense che a 14 anni – con la concomitante separazione dei