Il dialogo interattivo dopo l’alluvione di Casamicciola
Sabato 21 gennaio presso la Curia Vescovile di Ischia, si è tenuto l’evento organizzato dall’Associazione giovanile di promozione sociale “EPOIRITORNIAMO”, in collaborazione con l’Ufficio di Pastorale del Sociale della Diocesi. A fare gli onori di casa le codirettrici della pastorale, Marianna Sasso e Pina Trani, sempre attente ai temi di ecologia e natura e proiettate al mondo dei giovani, risorsa valida oggi per dare vita al progetto e strutturare idee innovative.
Un programma ricco di temi, e tanti i relatori che hanno dato il loro contributo davanti ad una platea giovanissima, segno di una voglia nascente proprio nei ragazzi di rivedere le prospettive di vita moderna.
La giornata si è svolta in due fasi: nella prima si è parlato del ruolo della coscienza ecologica sull’isola con attivisti ed esperti, tra cui il Dott. Yari Cecere, le direttrici della Pastorale Sociale, esponenti di Legambiente, Plasticless e Regno di Nettuno, con il Direttore Antonino Miccio di AMP.
La seconda parte, invece, è stata interamente incentrata sull’alluvione del 26 novembre. Presenti in sala alla tavola rotonda tecnica, moderata da Pasquale Raicaldo, i geologi e volontari Eugenio Di Meglio e Giovanni Caterino, il Dott. Italo Giulivo, Capo della Protezione Civile Campania, e, in collegamento dalle sale operative, l’Avv. Giovanni Legnini, Commissario Straordinario all’emergenza.
Ufficializzata da alcuni mesi, ma operativa da un anno come gruppo informale giovanile, l’associazione, il cui presidente è il brillante Davide Laezza, vuole muoversi rappresentando gli interessi, le passioni e i sogni di una generazione spesso costretta a portare le proprie ambizioni e potenzialità altrove, fuori casa, e invitare a “ritornare” da dove si era partiti.
Questo primo appuntamento di una serie di iniziative finanziate dall’Unione Europea grazie al bando “Solidarity Project” ha avuto come tema l’ecologia e la disinformazione, ed è stato particolarmente indirizzato a sottolineare il valore della divulgazione.
Ecco quanto Andrea Di Meglio, impegnato attivamente nell’associazione e, insieme al giovane Laezza, nuova risorsa anche del team della Pastorale del Sociale della nostra Diocesi, ha dichiarato al termine dell’incontro.
“L’idea di sviluppare una serie di conferenze tematiche da svolgersi sull’isola d’Ischia muove da motivazioni tanto endogene quanto esogene. L’incipiente crisi generale che si è in questi anni diffusa in vari campi di fondamentale interesse sociale, quale l’ecologia, il lavoro, la transizione energetica, unita allo sconcertante dato dell’astensionismo elettorale (quale cartina di tornasole della disaffezione verso l’impegno sociale), rendono assolutamente inderogabile l’esigenza di rilanciare l’impegno civico, soprattutto tra i giovani, i quali, stando a recente un sondaggio del giornale “La Repubblica”, si dicono per il 61% preoccupati e rassegnati rispetto all’attuale quadro socio-politico. Avvertiamo, a tal proposito, da giovani e per i giovani, la profonda esigenza di tornare a trattare qui temi che più di tutti ci interrogano e che condizionano il nostro avvenire. Soprattutto, sarà necessario tornare ad affrontare suddette tematiche con atteggiamento critico e spirito costruttivo fondato sulla realtà, assolutamente lungi da interpretazioni ideologiche, le quali, concretamente, hanno avuto come unica conseguenza quella di fomentare scissioni sociali.
Il cambiamento fondamentale che con questo progetto ci proponiamo di ottenere è proprio questo, ovvero quello di rilanciare un rinnovato approccio critico e giovanile alle cogenti tematiche di attualità. Tale cambiamento è da perseguirsi sia in termini di rilancio dell’interesse nei confronti degli stessi argomenti (quale ritorno, soprattutto giovanile, all’impegno civico) sia relativamente alla maniera di affrontarli. L’opportunità di fare di Ischia un centro attivo di dibattito è ragione di beneficio sia per l’urgenza con la quale occorre incrementare il confronto su taluni argomenti, ma anche, inevitabilmente, per l’isola stessa, la quale ha l’opportunità, con tutto il suo capitale umano e sociale, di varcare i confini che la separano dalla terraferma, per vivere con rinnovato coinvolgimento le sfide del nostro tempo.
In primo luogo, ci proponiamo, come è emerso dall’incontro di sabato, di costruire il dialogo intorno a una partecipazione comunitaria quanto più vasta possibile. Tecnici, istituzioni religiose e civili, associazioni, cittadini, sono infatti ognuno complementare rispetto agli altri, e per questa ragione chiamati insieme a non cessare quella mobilitazione comunitaria iniziata con l’emergenza della frana. Quest’ultima, unita al piano di rilancio del turismo del Comune di Ischia, o al tentativo di introdurre le moderne tecnologie del metaverso, sono quei contesti, positivi e negativi, rispetto ai quali intendiamo concretizzare le riflessioni emerse dai nostri “Let’s Talk”. Per la conferenza di sabato 21 gennaio ci teniamo a ringraziare in particolare, per l’ospitalità e l’ausilio organizzativo offerto, il Vescovo Gennaro Pascarella e i relatori che hanno da subito aderito al nostro invito”.
di Annalisa Leo