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Ciao Bambini! Bentrovati! Come state? Siamo giunti nel bel mezzo del nostro cammino quaresimale e il percorso si fa più affasciante, ma anche più impegnativo e, magari, è facile sentire un po’ di fatica. Ma non abbiate fretta, possiamo sempre fare una piccola pausa, esattamente come ci capita quando percorriamo le salite della nostra bellissima isola che, spesso e volentieri, ci portano ad una delle mete più belle di questo luogo: le sorgenti termali. In questa Terza Domenica di Quaresima, scopriamo che, come noi, anche Gesù è in cammino ed anche Lui è affaticato…ma non sveliamo troppo, lasciamo direttamente la parola al Vangelo di Giovanni che, essendo un po’ lungo, verrà abbreviato affinché voi capiate meglio quello che ascolterete, per intero: “In quel tempo, Gesù giunse a una città della Samarìa chiamata Sicar..: qui c’era un pozzo di Giacobbe. Gesù dunque, affaticato per il viaggio, sedeva presso il pozzo. Era circa mezzogiorno. Giunge una donna samaritana ad attingere acqua. Le dice Gesù: «Dammi da bere». I suoi discepoli erano andati in città a fare provvista di cibi. Allora la donna samaritana gli dice: «Come mai tu, che sei giudeo, chiedi da bere a me, che sono una donna samaritana?». I Giudei infatti non hanno rapporti con i Samaritani. Gesù le risponde: «Se tu conoscessi il dono di Dio e chi è colui che ti dice: Dammi da bere!, tu avresti chiesto a lui ed egli ti avrebbe dato acqua viva». Gli dice la donna: «Signore, non hai un secchio e il pozzo è profondo; da dove prendi dunque quest’acqua viva?..». Gesù le risponde: «Chiunque beve di quest’acqua avrà di nuovo sete; ma chi berrà dell’acqua che io gli darò, non avrà più sete in eterno. Anzi, l’acqua che io gli darò diventerà in lui una sorgente d’acqua che zampilla per la vita eterna». «Signore – gli dice la donna -, dammi quest’acqua, perché io non abbia più sete…»”.

Cari bambini, quante cose vorremo dirvi su questo Vangelo! Ma non possiamo trattenervi troppo, quindi, la prima cosa che faremo sarà farvi una semplice domanda: chi, tra Gesù e la Samaritana, ha bevuto? Sembra una domanda strana, ma se notate bene il Vangelo comincia con un Gesù affaticato ed assetato che chiede dell’acqua alla donna Samaritana, e finisce con lei che chiede dell’acqua a Lui. Buffo, vero? In realtà, cari bambini, c’è un significato molto profondo in tutto questo, sapete? È vero che Gesù è assetato, ma è assetato di noi. Cosa vuol dire? Che l’amore che Gesù ha per noi non gli permette di rimanere indifferente a coloro che ancora non lo hanno conosciuto: Lui ci cerca esattamente come un assetato cerca l’acqua.

Non importa di quale religione, lingua o etnia siamo: ognuno di noi è Figlio di Dio, anche se non lo sa o non gli interessa esserlo. Questo è importante da capire, cari bambini, perché, poiché non tutti siamo uguali, anche il modo di farsi conoscere di Gesù è diverso per ognuno: e in questo Vangelo ce lo dimostra! Gesù, infatti, presso il pozzo, non aspetta di dissetarsi, ma aspetta la donna Samaritana che era giunta lì nell’ora più calda sperando di non incontrare nessuno…ma noi sappiamo che non sarà così. Non solo Gesù è lì in attesa di lei, e di noi, ma parlandole le rivela chiaramente che Lui è il Messia; le dice, infatti: «Sono io, che parlo con te».

Cari bambini, quante volte nel Vangelo abbiamo sentito Gesù parlare al suo popolo in parabole, non sempre facili da capire? Perché ora con una ‘straniera’ è così diretto? Proprio perché lei, meno degli altri, saprebbe riconoscere il Messia avendo una religione differente. Quindi, più ci sentiamo distanti da Lui, più Gesù si fa presente in maniera chiara nella nostra vita, cercando il modo di aprirci il cuore per accoglierlo. E la vita dei Santi ce lo insegna! Quante storie abbiamo ascoltato e quante testimonianze ci sono state lasciate in eredità? Ci fanno capire in quali e quanti modi il Signore ci cerca per realizzare in noi il disegno d’amore che ci ha preparato! Allora, adesso siamo in grado di capire che l’acqua viva di cui parla Gesù alla Samaritana, è proprio Lui! Che è la Vera sorgente dell’amore di Dio per noi.

Cari bambini, ci saranno mille salite nella nostra vita e ci saranno mille sorgenti da scoprire, ma solo una è quella vera, solo una è per la vita eterna: Gesù.

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