85. Dio ha scritto un libro stupendo, «le cui lettere sono la moltitudine di creature presenti nell’universo». I Vescovi del Canada hanno espresso bene che nessuna creatura resta fuori da questa manifestazione di Dio: «Dai più ampi panorami alla più esili forme di vita, la natura è una continua sorgente di meraviglia e di reverenza. Essa è, inoltre, una rivelazione continua del divino». [Dalla Lettera Enciclica “Laudato Sì”]
Da alcuni anni nella programmazione dell’Ordine Francescano Secolare della Campania sono inseriti appuntamenti denominati “Passeggiate Laudato sì”. Tale iniziativa trova fondamento nella lettera Enciclica “Laudato sì”, che il cuore buono ed amorevole di Sua Santità Papa Francesco ha donato al mondo intero. Papa Francesco invita tutti gli uomini di buona volontà a lasciarsi meravigliare dalla bellezza del Creato. La capacità di saper ammirare ogni creatura, da un lato ci riconduce alla Bellezza del Creatore e per altro ci invita alla cura del paesaggio, alla tutela dell’ambiente, alla conservazione della biodiversità.
È un esercizio fondamentale per coloro che amano le componenti ambientali, quello di sviluppare una capacità di esame e conoscenza del paesaggio, dell’intero creato, perché tale capacità comporta di conseguenza il desiderio della tutela, azioni di cura e capacità di andare verso una reale conversione ecologica delle proprie vite, così da renderle ecosostenibili, in armonia con tutte le creature. La spiritualità francescana ha quale fondamento la ricerca e la proposta di una vera fraternità. Francesco e Chiara di Assisi hanno maturato nel loro cammino spirituale il desiderio di una fraternità universale, che investe tutte le creature, tutte le componenti di un Creato meraviglioso, immagine del Creatore. Francesco e Chiara si sentono creature fra le creature in un rapporto di fraternità e sororità pieno, egalitario, di reciproca responsabilità.
Le Passeggiate “Laudato sì” stanno conducendo i francescani secolari sui passi di Francesco tra le bellezze della Campania. L’ultima passeggiata di questo anno fraterno, il 21 maggio, ci ha visti accolti dall’Isola d’Ischia. È il caso di dire che Ischia ci ha coccolati, con le sue bellezze naturalistiche, in un trionfo di biodiversità, con la sua storia, con le sue architetture, con le forme del paesaggio, con la generosità e competenza delle sue genti.
La fraternità regionale della Campania si è data appuntamento a Pozzuoli da dove in circa 170 ci siamo imbarcati per raggiungere Ischia. La gioia di ritrovarsi e il desiderio di raggiungere la nostra meta hanno reso breve la traversata. L’ingresso nell’antico porto di Ischia ci rivelava uno spettacolo indimenticabile, i palazzi di Ischia, la rigogliosa vegetazione, e la gente meravigliosa che ci attendeva, tra questi le nostre sorelle e fratelli delle fraternità dell’Isola, i volontari degli uffici pastorali della diocesi con cui avremmo condiviso la giornata di impegno per il Creato, i rappresentanti dell’amministrazione comunale. L’emozione di quelle braccia alzate, intente a salutarci, apriva la nostra meravigliosa giornata sull’Isola d’Ischia.
Siamo infinitamente grati al Sindaco di Ischia, il dott. Vincenzo Ferrandino, agli operatori diocesani, guidati da Pina Trani e Marianna Sasso, le tante guide ed esperti coinvolti per condurci in un percorso di conoscenza dell’Isola, dal porto antico, dal belvedere della Pagoda, fino al Castello Aragonese, passando per le strade di Ischia porto, attraversando la pineta Nenzi Bozzi, sostando a punta Molino, nell’omonima Torre, allietati qui dalla voce calda di Denis Trani, sulle note di antiche musiche e canzoni in vernacolo locale.
Le varie guide, che ci hanno accompagnato lungo il cammino, sono riuscite a trasferirci spaccati di storia, indicazioni floristiche e vegetazionali, cenni di geologia dell’isola, e soprattutto cultura e tradizioni del popolo ischitano. Nel fare questo, nel condurci per le strade di Ischia, coloro che ci hanno accolto, ci hanno mostrato il volto bello del popolo di Ischia, con una capacità di accogliere, di condividere, di rendere i passi lieti e fraterni. Il cuore della giornata ci ha visti riunirci al Creatore; Colui che tutto ha creato e tutto motiva ci attendeva nella Chiesa del Convento Sant’Antonio dei frati minori.
Lasciando via Pontano e svoltando a destra verso via Mirabella, al pellegrino, in fondo alle rampe di Sant’Antonio, appare la sagoma della Chiesa: uno scrigno di architettura e di spiritualità, e, sulla porta della Chiesa, abbiamo ritrovato il volto sorridente di un frate, fr. Antonio Sannino, che a braccia aperte ci ha donato il suo benvenuto. La fraternità dei frati, guidata da fr. Mario Lauro ci ha accolto, insieme abbia celebrato l’Eucarestia, presieduta da fr. Antonio, e i nostri cuori hanno vibrato alla parola di Dio nel giorno dell’Ascensione. Dopo la celebrazione abbiamo potuto abbracciare don Gino Barillano, il parroco di Casamicciola, che continua a donare il suo cuore per le ferite che Casamicciola ha subito nell’autunno scorso. A don Gino, i Francescani Secolari della Campania hanno voluto donare il risultato di una raccolta fondi, piccolo segno della nostra vicinanza ai bisogni di un popolo che ha sofferto.
La giornata si è conclusa con il saluto allegro di sorella pioggia, in una sorta di benedizione di quella che resterà nella storia della fraternità regionale dell’Ordine Francescano Secolare della Campania, come una giornata bella, trascorsa in famiglia, uno spicchio di fraternità universale che aneliamo nella quotidianità e che Ischia ci ha donato.
Il Signore doni alle genti d’Ischia la sua Pace.
di Mariano Lucio Alliegro – Ministro regionale dell’Ordine Francescano Secolare della Campania
Commenti
Carissimi tutti, sono appena arrivato a casa, il mio cuore, i miei occhi, sono pieni del vostro affetto e dei vostri sguardi. Sono felice di essere fratello tra fratelli e sorelle meravigliose. La nostra storia continua sempre più bella. Una giornata, quella di oggi, trascorsa ad Ischia per l’ultima passeggiata Laudato si’ di questo anno, resterà per sempre con me e il ricordo dei passi tracciati insieme sull’isola Bella, l’isola Verde, l’isola dell’accoglienza riscalderanno il mio cuore per sempre. Oltre a ringraziare i Consiglieri Regionali per il lavoro come sempre generoso e amorevole, ringrazio le fraternità di Ischia e le splendide amiche e amici degli uffici diocesani che hanno tanto e bene lavorato curando ogni aspetto per farci sentire coccolati. Ischia torneremo! Vi abbraccio forte tutti insieme.
Mariano Alliegro – Ministro Regionale
Un’esplosione di gioia. Grazie per tutto ciò che avete fatto: per l’accoglienza calorosa, per l’affetto mostrato, per la cura dei dettagli. Grazie grazie grazie
Mario – viceministro regionale
È stato bello condividere con gli amici della Pastorale Sociale della Diocesi di Ischia, l’accoglienza di un folto gruppo di terziari francescani in occasione della Passeggiata Laudato si’ -Speranza per la Terra, Speranza per l’Umanità- domenica 21 maggio a Ischia nei giardini della Pagoda che si affacciano sul Porto Borbonico. La presenza francescana sull’isola è antica poco meno della istituzione della autonoma Diocesi di Ischia, e i Francescani sono sempre stati buoni amici dell’isola verde e testimoni silenziosi dei suoi giorni migliori ma anche dei drammi avvenuti nei secoli. Con i tanti terziari francescani giunti sull’isola abbiamo condiviso la rievocazione della narrazione dell’apertura del Porto Borbonico ad opera di Ferdinando II di Borbone e la vocazione all’accoglienza di un’isola meravigliosa che non deve perdere semplicità e identità, ma divenire essa stessa testimone di un concetto di essenziale tanto caro al poverello di Assisi e anche al successore di Pietro che oggi ne porta il nome, Papa Francesco. Presenze come quelle dei francescani secolari possono servire a ricordarci che a volte il «meno» è davvero «più» nello spirito della Enciclica Laudato si’ nella quale è contenuto un invito a tutti e a ciascuno di riconciliarsi con sé stessi e la propria umanità, rispettando la natura come parte della creazione e del disegno provvidenziale di Dio.
(Lello Montuori)
Bellissima giornata insieme, grazie per la presenza preziosa di ciascuno di voi sulla nostra isola verde. Bello vivere momenti così ammirando il creato cercando di preservarlo scoprendone le bellezze storiche e naturali. Davvero il cuore esplode con un sentito ” Laudato sii, mio Signore!”
Ora il momento favorevole tocca a noi ….
” Che il nostro meno possa essere di più!” (Lett.Encic. Laudato si’ di papa Francesco).
(Chiara Scotto Di Minico – segretaria OFS Serrara)
È stata una giornata molto bella e si vede dai nostri sorrisi… Grazie a tutti Voi di vero cuore, siete stati preziosi.
(Pina Trani – Co-responsabile della Pastorale sociale e del Creato della Diocesi)
Grazie del prezioso contributo di Lello Montuori, Ersilia Conte, Maria Orlacchio e Lilly Cacace, Denis Trani e Lucia Annicelli siete stati preziosi ed emozionanti…ci vediamo per la seconda parte con Gina Menegazzi. Grazie di tutto dal profondo del cuore… questi sono i momenti che ci rendono orgogliosi della nostra terra.
(Marianna Sasso – Co-responsabile della Pastorale sociale e del Creato della Diocesi)
Grazie a voi Pina Trani e Marianna Sasso per la bella esperienza e la possibilità avuta di incontrare tante persone condividendo con loro un po’ delle bellezze della nostra isola.
(Ersilia Conte)