Cari bambini! Il caldo avanza, i mesi anche, e le giornate, pian piano si fanno sempre più brevi seguendo il normale corso delle stagioni. Il Vangelo che ascolteremo domenica 9 luglio sembra seguire questa tendenza e ci propone poche, semplici, righe, ma piene di significato e luce come solo la Parola di Dio può dare; leggiamolo insieme:
“In quel tempo Gesù disse: «Ti rendo lode, Padre, Signore del cielo e della terra, perché hai nascosto queste cose ai sapienti e ai dotti e le hai rivelate ai piccoli. Sì, o Padre, perché così hai deciso nella tua benevolenza. Tutto è stato dato a me dal Padre mio; nessuno conosce il Figlio se non il Padre, e nessuno conosce il Padre se non il Figlio e colui al quale il Figlio vorrà rivelarlo. Venite a me, voi tutti che siete stanchi e oppressi, e io vi darò ristoro. Prendete il mio giogo sopra di voi e imparate da me, che sono mite e umile di cuore, e troverete ristoro per la vostra vita. Il mio giogo infatti è dolce e il mio peso leggero»”.
Cari bambini, l’Evangelista Matteo racconta di come Gesù, pregando Dio Padre, lo ringraziò di aver “tenuto nascoste queste cose ai sapienti e agli intelligenti per rivelarle ai piccoli”. Ma quali sono queste cose di cui parla? E chi sono i piccoli? Facciamo un veloce passo indietro: poco prima, Gesù stava parlando alla gente riunita attorno a Lui ed era molto dispiaciuto del fatto che, nel tempo, quasi nessuno aveva creduto ai tanti profeti (persone che conoscono il volere di Dio) che il Signore aveva mandato loro per annunciare la Sua parola.
Questo perché il loro cuore era “indurito” e non riuscivano a riconoscere la verità in quello che veniva loro detto. Ciò valeva soprattutto per gli scribi e i farisei: persone che conoscevano le Sacre Scritture (Bibbia), che, all’epoca, si consideravano i più colti e i più intelligenti di tutti e che, più di tutte le altre persone, avrebbero dovuto ascoltare i profeti.
Il Signore però, che vede i cuori, ha un modo tutto Suo di farsi conoscere e, tra tutte le persone, sceglie come amici quelle più umili, semplici, e buone. Questi sono quelli considerati piccoli dal resto del mondo, perché sembrano poco importanti. Se ricordate bene, però, vi abbiamo raccontato tante storie di Santi che erano proprio considerati così, ma che il Signore ha reso dei giganti di fede e di amore, capaci di fare ogni cosa semplicemente perché a Lui volevano bene e si affidavano. E tra i piccoli, cari bambini, ci siete pure voi!
Nessun cuore è più puro di quello di un bambino: noi grandi lo sappiamo bene, e sappiamo che nessuno meglio di voi sa farsi amico Gesù parlandogli cuore a cuore. Sì, bambini: siete voi i veri maestri di preghiera per noi grandi che, a volte, ci dimentichiamo di ascoltare il Signore, proprio come i farisei.
Quindi cari bambini, è a voi che il Signore parla e dice ogni cosa, senza segreti, vi chiediamo di pregare con e per i grandi. Non serve fare molto: solo aprire il vostro cuore a Gesù e invitare i vostri genitori o parenti a fare lo stesso. Non solo passerete bellissimi momenti insieme e da soli, ma aiuterete i “grandi” a riscoprire l’importanza di essere “piccoli”.