Don Camillo D’Ambra, sacerdote da 75 anni
“Decano del Clero Insulano”
“Dono magno per la Chiesa Isclana “
“Perla del Clero Isclano”
Il decano del Clero isclano, il Canonico penitenziere della Cattedrale Mons. Camillo D’Ambra, alunno del Professore Mons. Onofrio Buonocore, prossimo ai 98 anni, nella giornata del 18 luglio ha varcato il traguardo di 75 anni dalla sua ordinazione sacerdotale.
Venne ordinato dall’allora Vescovo di Ischia Mons. Ernesto De Laurentis il 18 Luglio 1948, ad appena 22 anni con una licenza papale, data che prima della riforma liturgica corrispondeva alla festa di San Camillo de Lellis, la sua festa onomastica. ll tempo si è fermato per questo ministro dell’altare dalla scintilla di occhi grandi e amorevoli per ognuno, quasi di fanciullo, un vero uomo di Dio!
Mi piace guardare don Camillo e classificarlo in maniera minima con quattro attributi:
Sacerdote secondo il cuore di Dio
Nella sua lunga vita sacerdotale don Camillo è stato veramente un sacerdote secondo il cuore di Dio, amabile nei confronti dei suoi fedeli che da ogni parte dell’isola hanno ricevuto una parola di conforto e di incoraggiamento; è stato ed è il padre misericordioso del vangelo che ha elargito ed elargisce con bontà e Misericordia ai tanti penitenti che sono accorsi e accorrono a lui nel confessionale, la grazia del perdono.
Ministro integerrimo dell’altare
La missione principale del Sacerdote è quella di celebrare la Santa Eucarestia e perdonare i peccati: nell’oltre mezzo secolo dalla sua ordinazione don Camillo ha attraversato la seconda guerra mondiale, il Concilio Vaticano II, la crisi del 1968… ma nella sua persona non si è mai visto un cenno di cambiamento, la talare che ha portato e che porta profuma di quel legame sponsale che 75 anni fa lo faceva servo di Cristo Ministro dell’altare.
Con quanta delicatezza ha celebrato e celebra ancora oggi la Santa Eucarestia con spirito di servizio con quel portamento unico che ci richiama quella educazione integerrima ricevuta nei seminari del secolo scorso, le sue omelie dal linguaggio semplice, colme di insegnamenti teologici, sono state e sono di sprone ai tanti fedeli che partecipano alle sue celebrazioni Eucaristiche; la padronanza con il messale anche ultimo del 2020 ci traccia il profilo di un uomo di Dio, che non si ferma in una liturgia appiattita e ripetitiva.
Ministro di preghiera
Molte volte, al giorno di oggi, il popolo non vede i suoi ministri condurre una vita di preghiera anzi molto spesso il chiacchiericcio regna sovrano nelle sacrestie; questo è molto diseducativo, non si vedono più ministri che pregano, che recitano il rosario, che si inginocchiano, come se la vita sacerdotale orante fosse diventata una sorta di assistenza psicologica o sociale!
Don Camillo nella sua vita ha consumato il breviario che recita ancora oggi nella forma antica, ha consumato la corona del Rosario, si è mantenuto lontano da ogni tipo di mondanità, conducendo una vita di preghiera, ed è una fornace di preghiera vivente!
Uomo di vasta cultura
Allievo di Mons. Onofrio Buonocore, negli studi classici del seminario isolano ma anche dopo l’ordinazione sacerdotale, don Camillo è stato attento studioso non solo in ambito teologico, si è dilettato anche a scoprire e studiare le bellezze della nostra isola e della sua morfologia; continuatore dell’opera di Mons. Buonocore ha dato in tutta la sua vita il suo contributo alla cultura isolana nello studio dei testi, nella catalogazione dei tanti volumi presenti presso la Biblioteca Antoniana e nella stesura di vari testi autobiografici.
La sua giovialità e la sua pacatezza sono gli ingredienti che hanno caratterizzato il suo Sacerdozio.
Grazie Don Camillo per il tuo Sacerdozio, esempio a tanti sacerdoti e laici! Tu sei il volto bello della Chiesa Isclana, il pilastro che regge la nostra millenaria diocesi. Che il 75°anno di ordinazione sacerdotale sia il trampolino di lancio per un nuovo tratto fecondo di ministero, affinché il Signore ti conservi ancora come un “ape laboriosa che produce buon miele” tra noi come “perla preziosa della Chiesa Isclana”, con l’augurio che il prossimo traguardo siano i tuoi 100 anni di vita.
Grazie don Camillo perché in Te e nella tua immutata giovinezza si vede il volto del Pastore Buono, quel Volto Santo che ti sei sforzato di vedere e di mostrare a tutti ogni giorno. Ti auguriamo di salire ancora per tanto tempo all’altare della tua Giovinezza!
Il ringraziamento al Signore che ha benedetto il tuo cammino, lo esprimo anche a nome degli abitanti di Serrara Fontana di cui sei Cittadino onorario e in cui ti sei distinto per essere stato assiduo servitore e dispensatore dei Sacramenti prima nella Congrega di Serrara e poi nella Comunità Parrocchiale di Fontana…Che il tuo Sacerdozio sia fiaccola e motivo di conversione per tanti…
di Luigi Schiano
Immagine: Teleischia