Ai fedeli della Parrocchia
“S. Maria delle Grazie in San Pietro”
Carissimi tutti,
vi rivolgo il mio saluto più affettuoso, facendo mie le parole del Risorto che riecheggiano in ogni celebrazione: “La Pace sia con voi!”.
La Provvidenza, resasi concreta nella volontà e nella voce del Vescovo Gennaro, unisce il mio nome alla vostra Comunità, perché insieme possiamo fare un tratto di strada nel preparare il Regno di Dio con la Parola, i Sacramenti e la Carità, pilastri della vita della Chiesa.
Avreste forse desiderato, e certamente meritato, un Parroco più giovane e in forze, ma vi viene affidato un prete già anziano a causa delle scarse risorse della nostra Chiesa Ischitana: Dio fa cose grandi attraverso
strumenti poveri e umili, ci insegnano l’Antico e Nuovo Testamento.
Oggi, in termini di mercato, si usa una espressione che, con autoironia, applico a me: “Usato sicuro”! Il “sì” detto al Vescovo, quando progettavo una vita più tranquilla, è un “sì” detto a Gesù Bel Pastore ed è un atto di amore alla Chiesa.
Ho servito la Parrocchia di Panza per venticinque anni e quella di Lacco Ameno per dodici. Ora ricomincio daccapo con voi, confidando nell’aiuto di Dio e della Madonna delle Grazie, che ha sempre accompagnato il mio ministero presbiterale nelle due Parrocchie che ho finora servito.
Vi ringrazio e rendo lode a Dio per la vostra fede, come sono riconoscente nei confronti di Don Agostino Jovene, dalle cui mani ricevo la vostra comunità. I Parroci cambiano, ma la Chiesa resta e “Cristo è lo stesso ieri, oggi e nei secoli.” È Lui che dobbiamo conoscere, amare e servire!
Mi sento già responsabile di voi, per pochi giorni ancora solo con la preghiera e in seguito nei volti, nelle storie, nei dolori e nelle gioie che punteggiano la vita dell’uomo, di ogni uomo, di tutto l’uomo.
Pregate per me perché sia sacramento di Gesù Buon Pastore ed attiri a Lui i vostri sguardi e i vostri cuori. Mi sento responsabile di voi, ma anche voi sentitevi responsabili di me, perché il Vescovo non affida solo una comunità ad un prete, ma consegna anche il prete alla comunità, perché si adempia la parola dell’Apostolo Paolo: “Portate i pesi gli uni degli altri”.
Inizierò il mio ministero di Parroco, come sapete, il prossimo 12 settembre, Festa del Nome di Maria, “Nome Dolcissimo” in cui possiamo sperare salvezza: Sia la Madre a guidare i miei passi verso di voi e i vostri verso di me. La Stella del Mare sia punto di riferimento per questi tempi difficili e per le nostre traversate nelle tempeste della vita e ci mostri, al tramonto dei celeri giorni, il frutto del Suo Seno: Gesù.
Vi benedico. Voi beneditemi.
Don Gioacchino