La grande Veglia ecumenica che precede il Sinodo
Nel pomeriggio del 30 settembre il Papa è in Piazza San Pietro con il Patriarca ecumenico Bartolomeo I, l’arcivescovo di Canterbury Welby e altri responsabili ecclesiali per pregare per i lavori dell’assise che si aprirà il 4 ottobre. L’evento è stato organizzato dalla Comunità di Taizé in collaborazione con i Dicasteri vaticani e il Vicariato di Roma. Attesi migliaia di giovani da Europa, Stati Uniti, Africa e Asia
Saranno soprattutto i loro, i visi di ragazze e ragazzi di varie parti del mondo, “l’icona” della Veglia presinodale intitolata “Together – Raduno del popolo di Dio”, che il 30 settembre apre idealmente nella preghiera l’assise sulla sinodalità, in programma dal 4 al 29 ottobre. Il Papa ha voluto che fosse un momento ecumenico di raccoglimento e di invocazione allo Spirito Santo a precedere l’avvio del Sinodo, e l’afflusso delle circa 3 mila persona attese a Roma per l’evento sta coinvolgendo, informa in una nota il Vicariato, oltre 80 parrocchie e comunità religiose della diocesi capitolina.
Il Papa con i leader delle confessioni cristiane
Francesco viene a condividere la preghiera con il Patriarca ortodosso ecumenico Bartolomeo, l’arcivescovo di Canterbury Justin Welby e molti altri responsabili ecclesiali, assieme a migliaia di cristiani di diverse confessioni. Prima dell’arrivo del Papa, una celebrazione di gratitudine attorno a quattro doni: gratitudine per il dono dell’unità e per il cammino sinodale, per il dono dell’altro, per il dono della pace e per la dono del Creato.
A Roma da molti Paesi
La Veglia ha la Comunità di Taizé tra gli organizzatori principali, con la collaborazione della Segreteria del Sinodo dei vescovi, il Dicastero per la Promozione dell’Unità dei Cristiani, quello per i Laici, la Famiglia e la Vita e il Vicariato stesso, che stima le presenze in arrivo in particolare da Polonia (470), quindi Francia (400), Spagna (280), Ungheria (220), ma anche da Egitto, Vietnam, Corea, Stati Uniti, oltre che dall’Italia. Piazza San Pietro diventa l’epicentro di una serie di iniziative analoghe in tutto il mondo, sia in concomitanza con la Veglia del 30 settembre sia attorno a quella data. Finora ne sono state programmate più di 200, con cristiani di diverse Chiese che condividono insieme preghiera e riflessione nei rispettivi Paesi, ma l’elenco è in aggiornamento.
Incontri e tavole rotonde per i giovani
Nel periodo in cui le Chiese celebrano il Tempo del Creato, la stessa Piazza San Pietro è stata trasformata in un “giardino”, pieno di alberi e fiori, dove spicca la Croce di San Damiano di San Francesco. Per le migliaia di giovani dai 18 ai 35 anni giunti a Roma, è previsto oltre alla Veglia un programma di laboratori e incontri. Si svolgeranno dal 29 settembre al primo ottobre e comprendono nel primo pomeriggio di sabato una preghiera di lode e adorazione nella Basilica di San Giovanni in Laterano. I temi dei laboratori sono dedicati fra l’altro all’ascolto dei rifugiati, alle loro esperienze, all’imparare dalle altre confessioni e religioni, a visitare l’opera delle missioni della città con le persone emarginate, al riconoscere Cristo nella diversità delle varie tradizioni, alla partecipazione a tavole rotonde ecumeniche, alla preoccupazione per il Creato.
Il progetto della Veglia
L’idea del raduno di preghiera è nata, informa un comunicato ufficiale, nell’ottobre 2021, quando frère Alois, priore di Taizé, è stato invitato a parlare all’apertura del processo sinodale della Chiesa cattolica. Egli aveva dichiarato in quell’occasione: “Attraverso il battesimo, siamo sorelle e fratelli in Cristo, uniti in una comunione ancora imperfetta ma molto reale, anche quando le questioni teologiche rimangono senza risposta. Un simile raduno – qui a Roma e contemporaneamente altrove nel mondo – avrebbe al centro una sobria celebrazione dell’ascolto della Parola di Dio, con un lungo momento di silenzio e un’intercessione per la pace”. “La preparazione – si legge ancora nel comunicato – della Veglia è stata un vero esercizio di sinodalità, con il desiderio di coinvolgere fin dall’inizio numerosi partner ecclesiali: più di cinquanta, di origini confessionali diverse, che hanno lavorato insieme in stretta collaborazione con la Segreteria del Sinodo di Roma, il Dicastero per la Promozione dell’Unità dei Cristiani, il Dicastero per i Laici, la Famiglia e la Vita e il Vicariato di Roma”.
Welby: un raduno che può ispirare il cambiamento
L’arcivescovo di Canterbury, Justin Welby, pure presente, ha dichiarato a proposito di “Together”: “Non dovremmo sottovalutare l’impatto che possiamo avere come cristiani sul resto del mondo, perché è un impatto dato dallo Spirito Santo. Come segno visibile di unità, questa veglia di preghiera ecumenica è un’opportunità per tutti noi di riunirci e ispirare il cambiamento. Spero che “Together – Raduno del popolo di Dio” sia un’esperienza stimolante per tutti coloro che parteciperanno”. La segretaria generale della Federazione luterana mondiale, Rev. Anne Burghardt, ha dichiarato in una intervista: “Vorrei esprimere la mia profonda gioia per questa iniziativa, perché iniziative come questa, che riuniscono giovani di tutto il mondo per dialogare, sono semplicemente meravigliose quando si tratta di promuovere l’unità dei cristiani.”
Fonte: Vatican News