“I gruppi armati palestinesi rispondano delle uccisioni, dei rapimenti e degli attacchi indiscriminati”. “Liberare gli ostaggi e porre fine al blocco illegale di Gaza”
“Hamas e altri gruppi armati palestinesi hanno flagrantemente violato il diritto internazionale e mostrato un agghiacciante disprezzo per la vita umana commettendo crimini brutali – come uccisioni sommarie di massa, cattura di ostaggi e lancio di attacchi indiscriminati con razzi – in Israele”. Lo afferma Amnesty international, precisando che indagherà anche “sulle azioni delle forze israeliane a Gaza per determinare se esse rispettino il diritto internazionale umanitario, comprese le norme che chiedono di prendere tutte le precauzioni per ridurre al minimo i danni alla popolazione civile e alle strutture civili e di evitare attacchi e forme di punizione collettiva contro i civili”.
In Israele, “oltre 1200 persone – per lo più civili, bambini compresi – sono stati uccisi e 2400 sono rimasti feriti negli attacchi iniziati nelle prime ore del 7 ottobre. A Gaza almeno 1200 persone, bambini compresi, sono state uccise dalla rappresaglia militare israeliana. Il rafforzamento del blocco della Striscia di Gaza, con la completa cessazione delle forniture di acqua, elettricità, cibo e carburante, sta rendendo ancora più grave la già catastrofica crisi umanitaria”.
Amnesty chiede alla comunità internazionale di “prendere tutte le misure necessarie affinché i diritti umani dei palestinesi e degli israeliani siano pienamente protetti e siano garantite alle vittime giustizia e riparazione”. Chiede inoltre alle autorità israeliane e ai gruppi amati palestinesi di “aderire rigorosamente al diritto internazionale umanitario, soprattutto assicurando umanità nella condotta delle ostilità, prendendo tutte le precauzioni necessarie per ridurre al minimo i danni a civili e strutture civili e astenendosi dal compiere attacchi illegali e dall’imporre punizioni collettive contro i civili”.
A tutti i gruppi amati palestinesi chiede di “liberare tutti immediatamente e senza condizioni tutti i civili presi in ostaggio” e ad Israele “di porre fine al blocco illegale di Gaza, in vigore da 16 anni, a partire dalla sospensione immediata delle restrizioni aumentate da una settimana. Israele deve porre fine agli attacchi illegali che uccidono o feriscono civili e che distruggono abitazioni e infrastrutture civili”.
di Patrizia Caiffa – Sir