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Sintetico, chiaro e diretto

Dalla guerra in Medio Oriente al conflitto in Ucraina, ma anche il bilancio del Sinodo, il ruolo delle donne nella Chiesa, la necessità di rinnovamento. Il Pontefice a colloquio con il direttore del Tg1 Giam Marco Chiocci in un’intervista esclusiva. Clicca qui per il VIDEO su RAI . Eccovene un sunto.

– “La guerra è una sconfitta”, lo dichiara con la fatica del peso del fallimento che ogni essere umano dovrebbe sentire quando c’è una guerra in qualunque parte del mondo, e il paradosso giornalistico, oggi, è che la guerra non fa più notizia, come se ci stessimo abituando tutti all’orrore;

– Sulla questione dei migranti: “Manca la politica migratoria che accolga, inserisca e che sia costruttiva sia per chi arriva sia per chi ospita”.

– Sull’apertura delle donne nella Chiesa: “Le donne capiscono cose che noi non capiamo, loro hanno un fiuto speciale”. Vanno inserite nel lavoro normale della Chiesa, ma sulle ordinazioni c’è un problema teologico; La chiesa è donna e il loro potere (delle donne) è più importante di quello dei ministri. Maria è più importante di Pietro. Se vogliamo ridurre questo al funzionalismo, perdiamo.

– Sul sinodo: “Il bilancio è positivo e si è parlato di tutto con tutta libertà. È un sinodo a tappe, manca la parte finale, si sta lavorando.”

– Sulla abolizione del celibato nel sacerdozio: “È una legge buona ed è una questione di mentalità, quelli della Chiesa orientale si possono sposare, in Occidente no; è una legge che può anche essere tolta ma non credo che aiuti. Oggi il problema è che alcuni preti si comportano da ‘zitelli’ invece di essere padri delle loro comunità.” E Papa consegna una bella immagine di un parroco che ha conosciuto, di tre parrocchie, e alla domanda “come fai a conoscere tutte le persone” ha risposto “Io conosco anche il nome del cane delle persone”.

– Sulla omosessualità il Papa replica che la Chiesa riceve tutti coloro che possono essere battezzati. Le organizzazioni non possono essere battezzate, le persone sì.

– Sugli scandali degli abusi: la pulizia nella Chiesa continua, gli abusi, che non sono solo sessuali, sono contrari al Vangelo: il Vangelo è servizio, non abuso.

– Il momento più difficile del suo pontificato: la guerra siriana, un momento difficile ma “il Signore mi aiutato a risolvere o ad avere pazienza e aspettare di risolvere”.

– Sul cammino della Chiesa: gli “indietristi” non accettano che la Chiesa vada avanti, che sia in cammino; la Chiesa deve crescere e con essa anche la coscienza morale; attingendo dalla radice, la crescita, l’evoluzione può avvenire.

– Sulla paura: “In questo momento la guerra in Terrasanta mi fa un po’ paura, ma poi davanti al Signore le paure si dissolvono, non è che scompaiono ma restano in modo umano”.

– “Il Papa non è né di destra né sinistra; non sono qualifiche reali, quello che bisognerebbe chiedersi è coerente o no? quello che propone è coerente con le radici o no?”

– Chi minimizza la portata del problema del cambiamento climatico, mente. Dopo l’uscita della “Laudato sii” c’è stata una battuta di arresto, c’è voluto coraggio all’epoca. Oggi ci vuole responsabilità. Siamo stati cattivi custodi del creato ma siamo ancora in tempo.

– Cosa manca al Papa della vita precedente: nessuna mancanza, solo ricordi belli come, per esempio, la mamma che insegnava l’ascolto alla musica, l’opera.

– Ama il mare ma vi manca dal 1975.

– Sulla fede e se ha mai vacillato: “Non l’ho mai persa, ma ci sono momenti in cui non la sentivo e mi chiedevo dove sta il Signore?”. “A volte il Signore si nasconde ma forse sono io che mi faccio un po’ da parte”.

– “Come sta il Papa?” ….. “Ancora vive, sai?”.

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