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Francesco scomunica i fedeli del Bambinello di Gallinaro

Il documento ufficiale della diocesi di Cassino-Pontecorvo-Aquino-Sora è stato pubblicato nel giugno 2016 e letto in tutte le chiese locali. Il gruppo legato alla «veggente» Giuseppina Norcia è fuori della Chiesa

L’annuncio ufficiale è arrivato dalla Santa Sede: scomunicati per il delitto canonico di scisma. Papa Francesco ha deciso e la Congregazione per la Dottrina della Fede (ex Sant’Uffizio) ha messo fuori dalla Chiesa ifedeli del gruppo «Bambinello di Gallinaro», in Ciociaria, provincia di Frosinone, legati alla «veggente» Giuseppina Norcia.

La notizia è stata diffusa con un documento della diocesi di Cassino-Pontecorvo-Aquino-Sora, che porta la firma di monsignor Antonio Lecce e monsignor Fortunato Tamburini, vicari generali: è stato letto in tutte le chiese.Il Vaticano ha ritenuto contraria alla fede cattolica la posizione del gruppo di Gallinaro, la «Chiesa Cristiana Universale della Nuova Gerusalemme», che era sottoosservazione da anni.

Il Pontefice ha dunque scomunicato i fedeli del «Bambinello di Gallinaro» che, secondo quanto accertato dalla Santa Sede, e anche da alcune indagini giudiziarie, farebbero parte di una vera e propria setta con a capo Samuele Morcia.

Il santuario della «Nuova Gerusalemme» è stato per oltre 30 anni punto di riferimento per migliaia di fedeli provenienti da ogni parte d’Italia, fino a quando non è deceduta la veggente Giuseppina, colei che ha sempre sostenuto di vedere apparire nella cappella di Gallinaro il Gesù Bambino. Dalla morte dell’anziana donna, infatti, a prendere le redini di quella che sembrava una normale congregazione è stato un suo parente prossimo. Da qui, gradualmente, la «decadenza» del posto di preghiera fino a una seriedi azioni e comportamenti che hanno indotto il Vaticano a intervenire in modo drastico.

Il gruppo denominato «Bambino Gesù di Gallinaro» o «Nuova Gerusalemme» è «impegnato a diffondere in diverse località dottrine falsamente religiose e insegnamenti biblici distorti ed estranei alla verità dei testi sacri», si legge nel comunicato ufficiale della curia letto in chiesa. «La posizione dottrinale di tale gruppo -prosegue la nota -è chiaramente contraria alla fede cattolica, in quanto obbliga i fedeli a non frequentare i sacramenti, a disapprovare gli insegnamenti e la stessa autorità del Papa, a non avere relazioni con i sacerdoti e le rispettive comunità parrocchiali, a trasgredire la disciplina ecclesiastica».

La sua costituzione in un nuovo ente, «scismatica», ha come conseguenza che «le iniziative della sedicente organizzazione pseudo-religiosa denominata “Chiesa cristiana universale della nuova Gerusalemme” sono in assoluta opposizione alla dottrina cattolica, e pertanto nulla hanno a che fare con la grazia della fede e della salvezza affidate da Gesù Cristo alla Chiesa fondata sulla salda roccia dell’apostolo Pietro».Quindi, le persone che aderiscono «alla suddetta associazione incorrono nella scomunica “latae sententiae” per il delitto di scisma».

Gia nel 1992 una nota della Diocesi metteva in guardia i fedeli da «fatti che tendono a presentarsi come “straordinari” o “soprannaturali”, mentre non risultano tali né per origine, né per natura, né per contenuto. Ciò vale anche per affermate guarigioni che si dicono colà avvenute, in quanto non provate scientificamente e mai presentate e sottoposte ad esame degli organi competenti».

Il comunicato della Diocesi di Sora Cassino Aquino Pontecorvo

di Domenico Agasso Jr – La Stampa


A volte ritornano…

Gli scomunicati della setta del “Bambinello di Gallinara” continuano a diffondere la loro versione della fede, anche sul territorio isolano

Sono ormai ben sette anni –era il 2016 –che Papa Francesco e la Congregazione per la Dottrina della fede, dopo attenta analisi, hanno messo al bando i fedeli, e relative guide, noti come gruppo del “Bambinello di Gallinara”, scomunicati perché scismaticinelle loro azioni e professione di fede.

Pare tuttavia che il comunicato della Santa Sede non sia noto a tutti, o perlomeno sia stato dimenticato o omesso, se ancora oggi sentiamo la necessità, attraverso le pagine del Kaire, di proporre un breve promemoria, due documenti del 2016, un articolo apparso sul quotidiano nazionale La Stampa e il comunicato della Diocesi di cui fa parte la Chiesa di Frosinone, in cui l’atto di scomunica è stato reso noto.

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