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Il Card. Pizzaballa in videocollegamento con i Vescovi italiani

Assemblea Generale Straordinaria

Un momento di grande condivisione e partecipazione al dolore e alla sofferenza di quanti vivono il dramma del conflitto in Terra Santa: mercoledì 15, i Vescovi italiani, riuniti in Assemblea Generale Straordinaria ad Assisi, hanno ascoltato la testimonianza del Card. Pierbattista Pizzaballa, Patriarca di Gerusalemme dei Latini, collegato durante la prima sessione dei lavori della giornata dedicata alla preghiera per la pace. Il collegamento è durato oltre 20 minuti.

Il Cardinale ha presentato la “drammatica situazione attuale”: “Sono – ha spiegato – 1400 le vittime israeliane dell’attacco del 7 ottobre, oltre 11mila i morti accertati a Gaza, gran parte civili di cui almeno 4000 i minori. Gli sfollati in Israele sono circa 100mila, mentre a Gaza almeno 1 milione”. I cristiani presenti a Gaza, dove “le infrastrutture sono completamente distrutte”, sono “meno di un migliaio, accolti in un centro ortodosso e in una parrocchia cattolica nella zona settentrionale, sotto bombardamenti continui e al centro delle operazioni militari”. “Diamo inoltre alloggio – ha aggiunto – a circa 3000 musulmani, ospitati nei locali di una scuola”. Grande, ha continuato, “è la preoccupazione anche per i cristiani che si trovano a Betlemme e nelle zone limitrofe e per quelli sparsi in Cisgiordania”.

Nel ringraziare la Chiesa in Italia per la vicinanza concreta e spirituale, il Card. Pizzaballa ha espresso l’auspicio che si arrivi presto ad una soluzione che garantisca pace e sicurezza per tutti. “Preghiamo – ha concluso – per tutte le vittime innocenti. La sofferenza degli innocenti davanti a Dio ha un valore prezioso e redentivo, perché si unisce alla sofferenza redentrice di Cristo. Che la loro sofferenza avvicini sempre di più la pace e non contribuisca a generare altro odio!”.
Il Card. Matteo Zuppi, a nome dei Vescovi italiani, ha rinnovato la prossimità delle Chiese in Italia, assicurando un ricordo particolare nella preghiera per la pace di quello stesso pomeriggio.

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