Guardate che nessuno ti porterà via il natale; nessuno impedirà al Signore di nascere nella tua vita se sei disposto ad accoglierlo, perché il Natale di Dio sei tu. Nessuno ci porterà via il natale se però saremo disposti veramente ad accogliere questa parola in queste quattro settimane di avvento, facendo lo slalom tra le nostre inquietudini, le nostre preoccupazioni e paure per accogliere infine in noi il messaggio di un Dio che viene; nessuno ti impedirà di convertirti. Siamo chiamati a svegliarci e a vegliarci. Il Battista che abbiamo incontrato per due domeniche ci aiuta a vedere se quello che stiamo vivendo ci porta nella felicità. Egli ci chiede se vuoi che egli nasca veramente. In questa ultima domenica ci viene consegnata un’ultima parola, un’ultima sfumatura per vivere questo Natale 2023.
Dopo aver sentito che Dio ci ha dato il potere di renderlo visibile, dopo averci chiesto se vogliamo ricominciare, dopo averci chiesto di cominciare a spianare la via più tortuosa che è la conoscenza di sé stessi, alla fine ci chiede di accogliere. È di nuovo Maria a prenderci per mano in questi ultimi giorni per accompagnarci a vivere di nuovo il mistero della nascita di Gesù. Questa ragazza è di Nazareth e Nazareth non è nulla sulla cartina geografica, segno che non esiste “nulla” che possa impedire di far venire Dio, di farlo incarnare. Dio si incarna in una ragazzina adolescente in un buco di paese che ha la vita ormai segnata: è una ragazzina di paese, farà la brava moglie, la brava figlia. Ma lei dice di sì a un progetto che Dio le propone: le chiede di accettare il suo natale. Non abituiamoci al Natale, non cediamo alla voglia di salvare il nostro natale.
Lasciamo che Dio ci faccia celebrare il suo natale, il suo progetto, il suo sogno. Dio aspetta la tua risposa come quell’attimo di suspense quando Maria deve dare una risposta al messaggio dell’Angelo. San Bernardo dice che in quell’attimo è come se l’universo fosse sospeso e aspettavano tutti quel sì. Anche questa attesa aspetta una tua risposta. Ormai Dio aspetta una tua risposta per salvare il suo Natale. Maria risponde sì, avvenga; quel sì è come un treno in corsa che ci raggiunge. Il sì di Maria avrà un effetto domino che arriva fino a noi nel 2023. Se lei ci avesse pensato su, non noi saremo qui. Se io nella prossima notte di Natale insieme a voi, nonostante il mio limite, nonostante il dolore che abita dentro di noi, nonostante lo scoraggiamento in questo mondo, in questo uomo che non accetta di cambiare, che non accetta di essere salvato, se in questa notte però in qualche modo ci sarà in questa mia vita che alle volte è un po’ come la mangiatoia di Betlemme, un po’ sporca di letame, ci sarà questo Bambino che ci è dato, questo Dio consegnato, questo inaudito che si rivela, questa follia realizzata, è perché questa quindicenne ha detto sì.
Se io ho speranza, è perché 2023 anni fa, in un buco di paese, una ragazza ha detto di sì. Questo è l’ultimo messaggio per tutti noi per non celebrare un Natale lamentoso. Non so come sia andato il vostro tempo di avvento, non so come andrà il vostro Natale, ma paradossalmente importa poco, importa questo momento in cui mi sento di dire: imitate Maria, diciamo di sì. Sì alla vita, sì allo sguardo benevolo sulle cose, sì alla compassione, sì alla misericordia, sì alla speranza, sì al non arrendersi, sì al credere, sì allo sperare, sì all’operare, sì allo stare in parrocchia, sì a cambiare le cose, sì a creare nuove relazioni, sì a credere in un mondo nuovo, sì a pregare, sì a non mollare, sì a quando pensi di non farcela più ma ci riprovi, sì alla mia anima, sì che esiste un mondo alto e altro, sì a far crescere la vita di Dio dentro di me, sì a dire che c’è un disegno su di me, sì, sì, e questo sì è il figlio di un altro si: quello di Maria e di Gesù al Padre. Diciamo di sì perché questo mondo irrisolto, sanguinante, ne ha bisogno; noi abbiamo bisogno di un grande sì alla vita.
Ci siamo, è il momento di prepararsi. Buona domenica!
Roma, 15-17 novembre 2024 “Partiti dalle nostre Chiese locali ci siamo riuniti qui a Roma, la Chiesa di Pietro e Paolo, per inserirci nell’ininterrotta corrente spirituale che scaturì dal mandato
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Tutto il cammino di Avvento aspetta il tuo sì!
Commento al Vangelo Lc 2, 28-36
Guardate che nessuno ti porterà via il natale; nessuno impedirà al Signore di nascere nella tua vita se sei disposto ad accoglierlo, perché il Natale di Dio sei tu. Nessuno ci porterà via il natale se però saremo disposti veramente ad accogliere questa parola in queste quattro settimane di avvento, facendo lo slalom tra le nostre inquietudini, le nostre preoccupazioni e paure per accogliere infine in noi il messaggio di un Dio che viene; nessuno ti impedirà di convertirti. Siamo chiamati a svegliarci e a vegliarci. Il Battista che abbiamo incontrato per due domeniche ci aiuta a vedere se quello che stiamo vivendo ci porta nella felicità. Egli ci chiede se vuoi che egli nasca veramente. In questa ultima domenica ci viene consegnata un’ultima parola, un’ultima sfumatura per vivere questo Natale 2023.
Dopo aver sentito che Dio ci ha dato il potere di renderlo visibile, dopo averci chiesto se vogliamo ricominciare, dopo averci chiesto di cominciare a spianare la via più tortuosa che è la conoscenza di sé stessi, alla fine ci chiede di accogliere. È di nuovo Maria a prenderci per mano in questi ultimi giorni per accompagnarci a vivere di nuovo il mistero della nascita di Gesù. Questa ragazza è di Nazareth e Nazareth non è nulla sulla cartina geografica, segno che non esiste “nulla” che possa impedire di far venire Dio, di farlo incarnare. Dio si incarna in una ragazzina adolescente in un buco di paese che ha la vita ormai segnata: è una ragazzina di paese, farà la brava moglie, la brava figlia. Ma lei dice di sì a un progetto che Dio le propone: le chiede di accettare il suo natale. Non abituiamoci al Natale, non cediamo alla voglia di salvare il nostro natale.
Lasciamo che Dio ci faccia celebrare il suo natale, il suo progetto, il suo sogno. Dio aspetta la tua risposa come quell’attimo di suspense quando Maria deve dare una risposta al messaggio dell’Angelo. San Bernardo dice che in quell’attimo è come se l’universo fosse sospeso e aspettavano tutti quel sì. Anche questa attesa aspetta una tua risposta. Ormai Dio aspetta una tua risposta per salvare il suo Natale. Maria risponde sì, avvenga; quel sì è come un treno in corsa che ci raggiunge. Il sì di Maria avrà un effetto domino che arriva fino a noi nel 2023. Se lei ci avesse pensato su, non noi saremo qui. Se io nella prossima notte di Natale insieme a voi, nonostante il mio limite, nonostante il dolore che abita dentro di noi, nonostante lo scoraggiamento in questo mondo, in questo uomo che non accetta di cambiare, che non accetta di essere salvato, se in questa notte però in qualche modo ci sarà in questa mia vita che alle volte è un po’ come la mangiatoia di Betlemme, un po’ sporca di letame, ci sarà questo Bambino che ci è dato, questo Dio consegnato, questo inaudito che si rivela, questa follia realizzata, è perché questa quindicenne ha detto sì.
Se io ho speranza, è perché 2023 anni fa, in un buco di paese, una ragazza ha detto di sì. Questo è l’ultimo messaggio per tutti noi per non celebrare un Natale lamentoso. Non so come sia andato il vostro tempo di avvento, non so come andrà il vostro Natale, ma paradossalmente importa poco, importa questo momento in cui mi sento di dire: imitate Maria, diciamo di sì. Sì alla vita, sì allo sguardo benevolo sulle cose, sì alla compassione, sì alla misericordia, sì alla speranza, sì al non arrendersi, sì al credere, sì allo sperare, sì all’operare, sì allo stare in parrocchia, sì a cambiare le cose, sì a creare nuove relazioni, sì a credere in un mondo nuovo, sì a pregare, sì a non mollare, sì a quando pensi di non farcela più ma ci riprovi, sì alla mia anima, sì che esiste un mondo alto e altro, sì a far crescere la vita di Dio dentro di me, sì a dire che c’è un disegno su di me, sì, sì, e questo sì è il figlio di un altro si: quello di Maria e di Gesù al Padre. Diciamo di sì perché questo mondo irrisolto, sanguinante, ne ha bisogno; noi abbiamo bisogno di un grande sì alla vita.
Ci siamo, è il momento di prepararsi. Buona domenica!
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Don Cristian Solmonese
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