“Senza cuore non c’è conoscenza umana”. Lo ha detto, a braccio, il Papa, durante l’udienza del 5 gennaio.
“Noi conosciamo con la mente, con l’intelletto, ma da solo è una conoscenza incompleta: senza cuore non c’è conoscenza umana. Per conoscere dobbiamo conoscere con la mente, col cuore e poi fare con le mani”.
Il Papa ha poi così esortato i presenti: “Non dimenticate i tre linguaggi: che la mente sia unita al cuore e alle mani, il cuore alle mani e alla mente, e le mani al servizio di cuore e mente. Non dimenticate questo nel vostro agire”.
In riferimento al lavoro delle associazioni presenti all’udienza, impegnate nel sostegno alle persone indigenti, il Papa ha così proseguito: “Il vostro impegno è da sempre rivolto alle persone più bisognose, in vari ambiti di servizio, dall’indigenza economica al bisogno di cultura, dalla solitudine all’esigenza di formazione, utilizzando, oltre ai consueti mezzi di aiuto finanziario e alimentare, tanti altri strumenti, come l’escursionismo, la letteratura, l’arte e la musica.
Il vostro intervento –ha proseguito il Papa –è nato anche per salvaguardare gli interessi dei consumatori, la loro salute e sicurezza anche accrescendone e migliorandone l’informazione e l’educazione”. Il Papa ha poi lodato l’iniziativa nata nel 2010 ‘Il cuore si scioglie’, pensata per spingere le persone a fare qualcosa per gli altri: “Potremmo dire, usando un’espressione biblica, per favorire la formazione di cuori di carne al posto di cuori di pietra. E questa è una cosa molto bella!”, ha commentato Francesco a braccio: “Il cuore è una fonte di conoscenza”.